Andrea De Pasquale

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"Firma e fuggi", e il consigliere strigliò i colleghi

Corriere di Bologna, giovedì 1 novembre, pagina 1 e 2



Ora sono anche i colleghi a denunciare la pratica delle presenze "mordi e fuggi" nelle commissioni. Andrea De Pasquale (Margherita), presidente della commissione Trasporti in Provincia, accusa i colleghi del Comune che hanno presenziato ai lavori di Palazzo Malvezzi. "Dai resoconti ufficiali risultano 30 presenze. Dai miei riscontri ne risultano molte di meno". (A pagina 2). 

 II diellino De Pasquale: a una commissione i colleghi di Palazzo d'Accursio erano 13, pagati 30 gettoni

"Firma e fuggi", il consigliere provinciale sgrida il Comune

Non bastavano i giornalisti. Ora a denunciare la pratica del "firma e fuggi" dalle commissioni dei consiglieri comunali, ci si mette pure un loro collega. Si tratta del consigliere provinciale della Margherita, Andrea De Pasquale, presidente della commissione Trasporti di Palazzo Malvezzi. Sul suo sito intemet, pur ammettendo di non essere "il primo della classe", racconta alcuni episodi sullo "scarto, sempre meno accettabile, tra le presenze formalmente registrate e quelle tìsicamente riscontrabili in alcune commissioni consiliari", a cui hanno preso parte anche alcuni eletti di Palazzo D'Accursio. Uno scarto che permette comunque ai consiglieri di intascare il gettone di presenza (in Comune è di 72 euro lordi). Il caso risale allo scorso 28 settembre, una commissione congiunta Comune-Provincia sulla sicurezza sugli autobus Atc. In quella occasione, scrive De Pasquale, "le firme apposte dai consiglieri comunali nel foglio della commissione, come ho potuto riscontrare dal foglio firme che ho chiesto di acquisire agli atti, sono state complessivamente 30". Ma "le presenze in aula risultavano ben lontane da questi numeri. Da un campionamento da me effettuato - continua - le presenze effettive dei colleghi comunali alla commissione (iniziata di fatto alle 9.45, con sette o otto consiglieri di Palazzo d'Accursio) sono state: 13 consiglieri alle 10, nove consiglieri alle 10.15, sette alle 10.30. Dopo tale orario sono andate scemando ulteriormente". In Provincia è prassi registrare non solo la presenza di un consigliere in commissione, a anche i suoi movimenti in entrata e in uscita. Questo ha permesso a De Pasquale di tracciare anche il "firma e fuggi" dei colleghi comunali. Da qui la domanda del diellino: "È utile alla credibilità della politica continuare in questa prassi?". E intanto ieri in Comune è bastata una battuta del presidente del consiglio comunale, Gianni Soffi a rinfocolare le polemiche: "Questo venerdì risparmiamo - ha scherzato Sofri con i cronisti - perché non c'è il question time. Anzi, con l'abolizione della vita politica ci sarebbe un forte risparmio". Il vicepresidente del consiglio comunale, Paolo Foschini (Forza Italia) però non accetta che si continui a fare sarcasmo sul tema. Anche perché "il problema non riguarda i Comuni, ma le Regioni e il Parlamento. E comunque il problema delle spese va valutato in rapporto all'utilità". Se invece c'è un problema a Palazzo d'Accursio, chiude il ragionamento l'azzurro, "è quello di una giunta inefficiente che non produce delibero da portare in consiglio comunale". (Olivio Romanini).
Per saperne di più: CorBo01-11-2007.pdf
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