Bologna, 15 giugno 2004
Dunque, sono stato eletto in consiglio provinciale, come uno dei 3 rappresentanti eletti dalla Margherita a livello provinciale. Con il 9,7% ottenuto nel mio collegio, sono l’unico candidato eletto a Bologna (15 collegi in tutto, con media del 6,8%): infatti gli altri due compagni di partito in Consiglio Provinciale, Gabriele Zaniboni e Fabrizio Castellari, sono entrambi di Imola.
Come prima cosa desidero ringraziare i tanti che mi hanno aiutato in campagna elettorale, e che mi hanno telefonato o scritto nelle prime ore dopo la chiusura dei seggi. Il vostro lavoro e il vostro aiuto non sono stati vani. Non lo sarebbero stati comunque, ma così il frutto è più evidente e palpabile.
Ora, da eletto, desidero condividere con voi tre riflessioni.
1) La vittoria ampia di Sergio Cofferati e Beatrice Draghetti è una bella cosa, e spero che l'ampio margine di consensi venga utilizzato dai candidati come mandato ad agire con coraggio, anche contro i condizionamenti dei poteri forti locali. Abbiamo lavorato molto perchè questo avvenisse, e credo importante - anche davanti ad un risultato non positivo per la Margherita in quanto tale, soprattutto se confrontato con quello dei DS - sentire queste due vittorie anche nostre, al di là delle percentuali dei singoli partiti.
2) Mi ha seriamente colpito, in tante persone incontrate nelle settimane di campagna elettorale, una forte fiducia nel fatto che la mia azione possa portare del bene alla collettività. Questa fiducia, espressa anche dopo il voto, prima nella delusione delle prime ore, che parevano decretare la mia mancata elezione, poi nell’entusiasmo espresso quando si è diffusa la notizia contraria, ha cominciato a pesarmi di più, e a far risaltare tutte le mie ben note insufficienze. Spero davvero di meritarla, come ho detto a un conoscente di area politica lontana, che mi ha scritto: “ti ho procurato 5 voti, usali bene”.
3) Credo onesto e doveroso interrogarci sul calo di consensi verso la Margherita e su come, a livello locale, sia possibile fronteggiarlo. Condivido pienamente quanto espresso dagli organi locali del partito, riguardo alla linea politica ulivista da rafforzare, e al voto di opinione da riconquistare. La squadra di persone che abbiamo formato in questi anni è buona, e non va dispersa: circa la metà dei voti ottenuti dalla Margherita sono stati voti di preferenza, a indicare come le persone di questa “squadra” siano radicate nel territorio. Si tratta di un capitale prezioso, da far crescere e fruttare.
Un grazie di cuore e un caloroso abbraccio a ciascuno.
Andrea De Pasquale
