Andrea De Pasquale

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Aggiornamenti gennaio 2008

Rendiconto attività gennaio 2008

Bologna, 8 febbraio 2008

Cari amici,

eccomi (con una settimana di ritardo...) al rendiconto sull'attività svolta in Provincia nel mese di gennaio . Rammento che per essere eliminati da questa lista basta farlo presente con una mail, mentre chiedo a quanti cambiano  indirizzo - e desiderano continuare a ricevere questi aggiornamenti - di segnalarmi il nuovo.

Come al solito citerò sommariamente i temi, rinviando al mio sito ( www.andreadepasquale.it ) per le argomentazioni e i dettagli.

Quattro anche stavolta i temi principali:

1) ATTUALITA': RIFIUTI E CORNO ALLE SCALE
2) VIABILITA': INAUGURAZIONI E NUOVI PROGETTI
3) LAICITA', VALORI, LEGGE 194
4) COSTI E CREDIBILITA' DEL PERSONALE POLITICO

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1) ATTUALITA': RIFIUTI E CORNO ALLE SCALE.

Il tema dei rifiuti della Campania, in parte smaltiti anche sul nostro territorio (a Imola), tiene banco nelle prime due sedute dell'anno (vedi 8 e 15 gennaio ). La situazione creatasi al Corno alle Scale è invece al centro della seduta del 22 gennaio, dopo diverse domande di attualità nelle sedute precedenti.

2) VIABILITA': INAUGURAZIONI E NUOVI PROGETTI.

Dopo qualche migliaio di firme raccolte, il comitato promotore della bretella autostradale di collegamento tra la valle del Reno (presso Vergato) e la valle del Setta (presso il casello di Rioveggio) è tornato in Commissione, questa volta per la presentazione dello studio di fattibilità dell'opera, fatto dalla Provincia. Si tratta di un progetto interessante, ma anche molto costoso. Maggiori dettagli nella IV Commissione del 25 gennaio .

Sempre in tema di viabilità, a gennaio (il giorno 16) avviene l'inaugurazione della III corsia dinamica dell'autostrada , alla presenza del ministro Di Pietro. ed è degli stessi giorni l'apertura dello svincolo della Tangenziale 11 nord (in via Larga), figlio dell'accordo di pianificazione dell' area UNIFIMM (ex Barbieri Burzi, a fianco del Centro Commerciale Vialarga) da me seguito nel mio mandato di coordinatore della commissione urbanistica al quartiere San Vitale (per maggiori dettagli vedi alla voce di menù " attività urbanistica in quartiere - parere sull'intervento UNIFIMM ").

Al riguardo noto con soddisfazione che talvolta è possibile gestire questi accordi di programma in modo che le opere di pubblico interesse (come è certamente la realizzazione dello svincolo della tangenziale) non solo accompagnino, ma precedano la realizzazione delle opere di interesse privato (lo svincolo è stato inaugurato prima che inziasse la costruzione del grattacielo previsto nell'area).

3) LAICITA', VALORI, LEGGE 194

Siccome da consiglieri provinciali non vogliamo farci mancare nulla, incuranti dei limiti delle nostre competenze istituzionali, ecco che nella seduta del 29 gennaio affrontiamo il tema della legge 194. Il dibattito naturalmente spazia sui temi caldi dell'attualità mediatica, toccando parole d'ordine e luoghi comuni in materia di laicità e valori, stato e chiesa, e così via.

Ho pensato di non sottrarmi al tema, ed ho fatto un intervento, che trovate alla voce " miei interventi in consiglio ". So che in materia è più facile trovare consenso assumendo posizioni nette e trancianti: ho cercato di fare il contrario, e di avvicinare posizioni normalmente contrapposte, non per timida cautela, ma per sincera convinzione di ciò che la politica è chiamata a fare. 

In proposito riporto alcuni passaggi della parte conclusiva del mio intervento, chiedendo anche il vostro parere.

Nella cronaca noi vediamo sempre più spesso notizie o denunce di violenze sessuali tra ragazzi giovanissimi; e gli aborti,  pure in calo, sono invece in grossa crescita tra le donne straniere e anche tra le giovanissime . Credo che per parlare correttamente e coerentemente, in modo non ipocrita, di lotta contro  l’aborto - non contro la possibilità di abortire, ma contro il fatto che si abortisca - non si possa fare un discorso serio in questa direzione senza coinvolgere la prevenzione , che vorrei declinare in due concetti : sia in educazione sessuale , che effettivamente è carente anche dal punto di vista della tecnicalità, ma anche in educazione affettiva per una sessualità più consapevole.

(...) Su questo tema, al di là delle differenze politiche, possiamo avere un largo cammino davanti, ed è un cammino che oltre che largo è anche urgente, perché i dati di cronaca che citavo prima sono sotto gli occhi di tutti, e siamo di fronte a una vera e propria emergenza da questo punto di vista, un’emergenza che crea semplicemente delle persone infelici - non è che stiamo parlando da posizioni morali e da visioni particolari - e che crea una generazione di adolescenti inconsapevoli che rischiano di diventare infelici perché praticano alcune esperienze senza avere forse neanche i riferimenti  culturali e i codici interpretativi per capire sé stessi, le proprie relazioni con gli altri e le proprie reazioni anche emotive a queste relazioni con gli altri. (...)

4) COSTI E CREDIBILITA' DEL PERSONALE POLITICO.

Gennaio ha segnato l'entrata in vigore delle disposizioni della finanziaria che prevedono la r iduzione del tetto massimo dei gettoni percepibili dagli eletti negli enti locali (prima il tetto mensile era pari al 33% dello stipendio del sindaco o del presidente della provincia, ora è pari al 25%). Mi si chiede un parere al riguardo. Rispondo con due osservazioni.

La prima è che, dopo anni di denunce sui "costi della casta", accompagnati però da scelte di segno opposto, orientate all'aumento abnorme della spesa per il personale politico, il governo Prodi ha avuto il coraggio di invertire la rotta . Dopo poche settimane di questo nuovo regime il governo è caduto: probabilmente tra le due cose non c'è una relazione diretta, ma la vicenda Mastella , così esemplare in termini di concezione clientelare e corporativa della politica , è stata in proposito davvero illuminante.

La seconda. Il taglio prodotto dalla finanziaria ha il difetto di colpire solo alcuni enti (non le Regioni, ad esempio), e di penalizzare in maniera generalizzata e indifferenziata tutti gli eletti , livellando amministratori seri e intenti alla cosa pubblica e amministratori intenti a massimizzare i propri interessi, mediante sfruttamento sistematico di gettoni, indennità, rimborsi e piccoli o grandi privilegi. Fare di tutte l'erbe un fascio e colpire nel mucchio non è mai giusto. Ma per evitare la generalizzazione e il livellamento occorrono strumenti di misurazione e verifica del lavoro amministrativo dei singoli eletti , che permettano di distinguere tra uso e abuso delle prerogative legate all'incarico politico. Li abbiamo mai proposti, o almeno accettati, tali strumenti ? Ovvio che, chiudendoci a falange e rispondendo in modo corporativo e difensivo a qualsiasi proposta di valutazione qualitativa e quantitativa del nostro lavoro, creiamo le condizioni per un clima di "antipolitica" qualunquista, e ci esponiamo al rischio di provvedimenti generalizzati.

In proposito, mi pare torni di attualità la mia proposta di novembre per una maggiore trasparenza sui costi e sul lavoro degli eletti (vedi alla voce " per ridare credibilità alla politica - la cura della trasparenza ", con alcune reazioni allora suscitate). Questo anche alla luce di recenti coraggiose prese di posizione di amministratori locali (penso al consigliere comunale Emilio Lonardo) riguardo l'assurdità di alcuni "benefit" legati al ruolo di eletto, come quello di riservare ad ogni consigliere comunale non uno (come avviene in Provincia), ma ben 3 permessi di ingresso in centro storico (quindi 3 auto diverse per ogni eletto!)

Personalmente, sarei favorevole a trattare il consigliere come un comune cittadino : per venire in centro usa l'autobus, la bici o lo scooter (anche per rendersi conto meglio di cose che altrimenti fatica a capire...). Mi si dice: ma il consigliere deve correre alle commissioni e alle riunioni che l'attività politica richiede... Rispondo: e la madre con i bambini da accompagnare dal medico? E il lavoratore che deve timbrare il cartellino? E il commerciante che deve aprire il negozio? Non devono correre anche loro?

Più vado avanti nella mia esperienza di amministratore, più mi convinco che l'Italia, per cominciare a cambiare, ha bisogno innanzitutto di una classe politica esperta della condizione di comune cittadinanza, e orgogliosa di appartenervi, non di allontanarsene . Una classe dirigente preoccupata non di distanziarsi dal popolo, attraverso benefici, immunità e franchigie varie, ma di esserne parte, di condividerne le condizioni materiali e le fatiche quotidiane. Il contrario insomma della corporazione che si autotutela e autoassolve, lavorando per accrescere le proprie esenzioni e garanzie.

Se non avessi fiducia che questo rinnovamento è possibile, a partire dai tanti politici e amministratori che già oggi, senza tanti clamori, si pongono in questa ottica, avrei già gettato la spugna. E invece ho fiducia. Perché non si tratta di questioni moralistiche, ma di questioni sostanziosamente politiche, sia pure trasversali ai partiti. Che diventeranno sempre più importanti, e decisive anche in campagna elettorale. 

Ciao a tutti, grazie per la pazienza e al mese prossimo.

Andrea De Pasquale
consigliere provinciale del Partito Democratico
presidente della Commissione Pianificazione, Trasporti, Viabilità
Provincia di Bologna
www.andreadepasquale.it
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
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