Andrea De Pasquale

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Aggiornamenti ottobre 2007

Rendiconto attività ottobre 2007



Bologna, 31 ottobre 2007

Cari amici,

rieccomi al rendiconto mensile delle attività svolte da consigliere provinciale. Ho aggiunto alcuni nuovi destinatari che mi sono stati segnalati come interessati: spero di non avere confuso indirizzi e rammento che per non ricevere più questi miei dispacci basta dirmelo rispondendo a questo messaggio. Ricordo anche a chi cambia indirizzo e desidera rimanere in contatto di comunicarmi il nuovo recapito, ed eventualmente quello di amici interessati. 

Quattro anche stavolta gli argomenti principali, che tratto qui sinteticamente rimandando al sito web (http://www.andreadepasquale.it) per maggiori dettagli.

1) MOBILITA' E TRASPORTI: PRIGIONIERI DEL PARTICOLARISMO
2) DUE LEZIONI DAL 14 OTTOBRE
3) COSTI DELLA POLITICA: LA CURA DELLA TRASPARENZA
4) EFFICIENZA ENERGETICA E SUPERLUOGHI: 2 CONVEGNI INTERESSANTI

Ma andiamo con ordine.

1) MOBILITA' E TRASPORTI: PRIGIONIERI DEL PARTICOLARISMO.

I primi di ottobre va sui giornali la richiesta di alcuni politici locali di dare al nodo di Casalecchio una "corsia preferenziale", e soprattutto di garantire per il futuro una "esenzione da pedaggi". Ma la possibilità di riscuotere pedaggi sugli assi di attraversamento di aree congestionate è stata chiesta proprio dal centrosinistra allo scopo di finanziare il trasporto ferroviario come alternativa all'auto privata... Per questo nel Consiglio del 9 ottobre rivolgo sul tema una domanda di attualità al vicepresidente Giacomo Venturi (vedi "miei interventi in consiglio - ottobre 2007") sul bisogno di agire come territorio unito, chiedendo soluzione al nodo bolognese nel suo complesso, evitando fughe in avanti e scorciatoie localistiche che finiscono solo per indebolire la capacità negoziale di Bologna rispetto ad altri territori più coesi.

Sempre in tema di particolarismi inaccettabili, segnalo la IV Commissione del 19 ottobre, nella quale esaminiamo una convenzione tesa a migliorare il servizio di taxi sul nostro territorio, grazie alla quale imparo - forse avrei dovuto saperlo, invece sono caduto dalle nuvole - che nonostante la "lenzuolata" di Bersani resistono in Italia vincoli di un corporativismo quasi feudale. Sapevate che le nuove licenze di taxi faticosamente messe a bando dal Comune di Bologna (uno dei pochi in Italia, dopo la marcia su Roma dei taxisti toccati nel loro oligopolio) fruttano denaro che viene diviso tra i detentori delle licenze esistenti? Immaginate la stessa regola applicata - che so - a una gelateria o a un elettrauto: vuoi aprire una nuova attività? Devi pagare preventivamente le altre gelaterie e gli altri elettrauto della città, per risarcirli del tuo ingresso sul mercato. Sembra incredibile, ma è vero: siamo davvero prigionieri, in Italia, di rendite di posizione e meccanismi parassitari e paralizzanti, all'opposto di un mercato concorrenziale, che garantisce libertà di impresa, premia il lavoro e l'iniziativa, spingendo ad abbassare i costi e/o migliorare i servizi. A questi concetti dedico il mio intervento nel Consiglio del 25 ottobre, che posso riassumere in 4 parole: Caro Bersani, avanti tutta!

Riguardo la sicurezza sugli autobus, che ha tenuto banco negli ultimi mesi, vi segnalo la IV Commissione del 28 settembre, a margine della quale ho reso pubblico lo scambio di lettere (risalente a giugno) tra me e il presidente di ATC Francesco Sutti, nel quale avevo in buona parte anticipato il problema.

Chiudo il capitolo Trasporti comunicando l'avvenuta pubblicazione degli atti del convegno "La cura del Ferro", organizzato lo scorso febbraio, all'indirizzo
http://sfm.provincia.bologna.it/cura_del_ferro.htm
Tra gli interventi più interessanti quello del prof. Helmut Moroder, che riferisce della riattivazione della linea ferroviaria della val Venosta, con grande successo di utenti (e di sgravio del traffico automobilistico): una esperienza positiva che prossimamente intendo andare a verificare di persona.

2) DUE LEZIONI DAL 14 OTTOBRE

Al di là delle valutazioni più "politiche", su cui molto è stato scritto e detto, dal 14 ottobre ho ricavato due messaggi, molto evidenti almeno nel mio seggio (dove hanno votato oltre 1.300 persone).

- non c'è nulla che unisca meglio di un lavoro faticoso fatto insieme: vale nella vita in genere, ma anche in politica, al momento di fare un partito nuovo. Nei seggi abbiamo condiviso oltre 15 ore filate di fatica, con scene di grande abnegazione e spirito di squadra. La partecipazione ha bisogno di tempo, di generosità e di molto lavoro, anche manuale. E il fatto di dare tempo ed energie per un progetto comune, di spendersi fisicamente per un obiettivo condiviso, ha un potere "costituente" superiore a qualsiasi documento o piattaforma programmatica. Ricordiamocene, per il bene del Partito Democratico.

- La gente in fila per votare diceva, diversamente da Grillo: "credo ancora che i partiti possano essere utili"; ma, analogamente a Grillo, diceva anche: "comportatevi meglio, come politici: con il PD vi diamo un'altra possibilità, non sprecatela, perché anche noi siamo stanchi..." Un monito che non possiamo fingere di non sentire.

3) COSTI DELLA POLITICA: LA CURA DELLA TRASPARENZA

Proprio le raccomandazioni degli elettori del 14 ottobre mi portano dritto al capitolo dei costi (ma forse sarebbe più corretto dire dell'efficienza) della politica, e dell'assoluto bisogno di accrescere la trasparenza dell'azione amministrativa e di potenziare gli strumenti di verifica da parte dei cittadini sull'operato dei loro rappresentanti eletti. Argomento difficile, sul quale occorre innanzitutto sgombrare il campo da due equivoci.

A) Se parliamo di costi, efficienza e trasparenza non lo facciamo per motivi penitenziali, perché ci vergognamo di qualcosa, ma al contrario spinti dall'orgoglio e dalla stima per il nostro ruolo. Il tema non va inquadrato come meschina ragioneria, ma sotto il capitolo "credibilità" della classe dirigente, che ha bisogno di trasparenza agli occhi degli elettori, per un buon funzionamento della democrazia e un corretto esercizio della sovranità popolare.

B) Chi fa questo discorso non è migliore degli altri: si riconosce parte del sistema ma non intende accettarlo passivamente, bensì migliorarlo, a partire da sè, e non da "chi fa peggio", che è sempre altrove. Io non sono migliore di nessuno: so anzi di avere bisogno degli altri perché sono incompleto, parziale, limitato. Ma bisogna pure mettere mano a qualche cambiamento, partendo con quelli che ci stanno, altrimenti il principio per cui "nessuno può scagliare la prima pietra" diventa pretesto affinché tutto resti come è, senza fare nulla per cambiare.
Due fatti da segnalare al riguardo. Il primo è lo scarto (sempre meno accettabile) tra le presenze formalmente registrate e quelle fisicamente riscontrabili in alcune Commissioni (vedi ad esempio le note in fondo a quella del 28 settembre o quella del 10 ottobre). In proposito credo che vadano riviste alcune regole. 

Il secondo è la commissione dell'8 ottobre sul Circondario imolese (sul sito alla voce "Per ridare credibilità alla politica"), nella quale ho domandato due cose molto semplici, alle quali tuttavia il presidente Franco Lorenzi non ha risposto. In sostanza, partendo dal presupposto che il Circondario sia una scelta amministrativa saggia e illuminata (in quanto permette di affrontare, come da 2 anni ci andiamo dicendo, in modo più unitario, e quindi razionale, varie funzioni altrimenti disperse nei vari Comuni) ho domandato quali sono, a fronte dei 2 milioni di Euro di costo di funzionamento del Circondario, le differenze rispetto ad una semplice Associazione tra Comuni (che invece non ha costi aggiuntivi), oppure quali sono i risparmi che il Circondario permette ai Comuni o alla Provincia, grazie al fatto di farsi carico di attività che altrimenti sarebbero in carico a loro.

Per tutta risposta Lorenzi ha affermato che l'esistenza del Circondario è blindata nello statuto regionale, che la provincia nulla può sul Circondario, e che è più facile che sparisca la provincia piuttosto che il Circondario.

Insomma, la semplice idea di sottoporsi a valutazione genera dispetto e viene giudicata "antipolitica". Mentre invece "antipolitica" è proprio la pretesa di "esistere a prescindere", di non dover rendere i conti a nessuno. E profondamente (e nobilmente) politica è la domanda dei cittadini (e contribuenti), di poter giudicare gli organi politici in un'ottica di costi e benefici, che vuol dire di buonsenso e buona amministrazione. In nome della quale riteniamo importante avere risposte: coraggio presidente Lorenzi, siamo ancora in tempo.

4) EFFICIENZA ENERGETICA E SUPERLUOGHI: DUE CONVEGNI INTERESSANTI.

Chiudo segnalando nella pagina "Attività della IV Commissione - ottobre 2007" il resoconto di 2 convegni, quello del 10 ottobre sull'efficienza energetica degli edifici (con lo splendido intervento dell'assessore altoatesino Michl Laimer), e quello del 26 ottobre sui "Superluoghi", con la brillante relazione del direttore di GDOWEEK Luigi Rubinelli sull'evoluzione delle grandi superfici commerciali.

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Scusate la lunghezza, e anche il fatto che non sempre riesco a rispondere a quanti di voi mi scrivono (o peggio a richiamare): è un problema di tempo e di risorse, spero mi possiate capire. Per ora vi ringrazio e vi auguro un buon ponte del primo novembre, ci sentiamo tra un mese.

Andrea De Pasquale
Consigliere Provinciale dell'Ulivo
presidente IV Commissione "Pianificazione - Trasporti - Viabilità"
Provincia di Bologna
www.andreadepasquale.it
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
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