Andrea De Pasquale

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Amministrative 2009: i dubbi sulla ricandidatura Cofferati

"Un PD in piedi, non in ginocchio, che sa ascoltare la città": Rassegna stampa sull'assemblea del 24 maggio 2008.

Lo sfogo dei malpancisti: "Ma la vera scelta la faranno le primarie". Attacchi al sindaco dal palco, al voto poche astensioni


Corriere di Bologna, 25 maggio 2008, pag. 3

(...) La palma del più anticofferatiano va al consigliere provinciale Andrea De Pasquale. "C'è un candidato virtuale - attacca - e una posizione passiva del partito, che dovrebbe porre le condizioni, non subirle". E mentre prevale "la linea Cofferati o morte, come i kamikaze giapponesi - aggiunge De Pasquale - nella base vi sono forti dubbi su una ricandidatura solitaria" (...)
Per saperne di più: Malpancisti su Cofferati.pdf

Tutti pazzi per le primarie


Repubblica Bologna, 25 maggio 2008, pagina 1 e 3

(...) "Io un Dio da pregare ce l'ho già", sbotta il cattolico Andrea De Pasquale, e salendo al microfono va giù duro: "Qui stiamo implorando un candidato virtuale, che bisogna supplicare perché accondiscenda, ma un partito col 49 per cento le condizioni le pone, non le subisce in ginocchio" (...)
Per saperne di più: Tutti pazzi per le primarie.pdf

Ecco la corrente degli amministratori


Carlino Bologna, 25 maggio 2008, pagina 12

(...) il presidente Forlani critica il sindaco, perchè il nodo della candidatura non è ancora stato sciolto come doverosamente avrebbe dovuto essere già da tempo". Su questo punto è durissimo il consigliere provinciale ex diellino Andrea De Pasquale. Già è anomalo, attacca, che "stiamo parlando di un candidato virtuale, non avendo Cofferati ancora sciolto le riserve". Vede i democratici "in ginocchio" quando "con i numeri che ha il PD ci si aspetterebbe un partito che pone le condizioni per la candidatura, non che le subisce". Si preoccupa infine per il "rapporto faticoso tra la pancia del nostro partito e di larghi settori della città e la figura dell'attuale sindaco".

Per Cofferati investitura a metà.
Dall'assemblea al Pala Nord il partito esce compatto su alleanze ed elezioni primarie. De Maria chiede al sindaco di ricandidarsi, ma il documento approvato non ne parla.


Unità Bologna, 25 maggio 2008, pag. 1

(...) Duro Andrea De Pasquale, consigliere provinciale. "Se vogliamo ascoltare le critiche e interpretare i nuovi bisogni, è meglio sposare la linea "Cofferati o morte", come dei kamikaze giapponesi, o aprire una fase di confronto tra diversi candidati?"

De Pasquale e la diaspora degli ex caschi blu


Il Domani di Bologna, 25 maggio 2008, pag. 5

Bolla Cofferati come "l'apostolo della rottura a priori". Ribadisce fedeltà a Veltroni e al suo "liberi e soli". Ma a Bologna no: è Cofferati il problema, non la sinistra radicale. Mentre Beatrice Draghetti sta scendendo dal palco, Andrea De Pasquale è già al microfono. E applaude la "sua" presidente. Sì, perché il giovane consigliere provinciale del Pd (ed ex DI) è un fedelissimo di Draghetti. Anzi, mormora qualcuno in sala, le sue parole interpretano a pieno il pensiero di Draghetti tanto da dire quello che la presidente non ha potuto (o voluto) dire per rispetto del suo ruolo istituzionale. L'intervento di De Pasquale è una frustata al Pd: un partito che non ascolta, un partito chiuso, ecc.... Il colpevole? Manco a dirlo: Cofferati. Da qui l'esplicita richiesta di primarie con l'implicito invito a cambiare candidato. La solita fronda bindiana, si potrebbe dire. E invece no: nell'affondo di De Pasquale, uno cresciuto a Ulivo e Comitati per l'Italia che vogliamo, c'è qualcosa di più. C'è qualcosa che va oltre il solo affaire Cofferati. C'è tutta la tragedia dell'ex Asinelio. Le sue parole raccontano la diaspora dei Democratici (prodiani) del '99. I protagonisti di "competition is competition" sono divisi: Giuseppe Paruolo fa l'assessore con Cofferati ed è più cofferatiano di tanti ex Ds. Draghetti fa l'equilibrista tra le correnti, Monari guida il gruppo in regione in un totale sodalizio con Errani. De Pasquale e altri (pochi) pasionari invece no: sono rimasti fuori dalle stanze del potere. E dicono le stesse cose che dicevano dieci anni fa. Con la piccola differenza che oggi la sferzata oggi riguarda anche molti loro compagni di cordata di un tempo.
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