Andrea De Pasquale

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Aprile - giugno 2005 (5 interventi)

Intervento del 28 giugno (in orario serale avanzato...) a presentare un Ordine del Giorno sul 25° anniversario della Strage di Ustica (che sarà votato all'unanimità).


DE PASQUALE – Sarò brevissimo, se siamo in silenzio facciamo ancora prima. Ieri è stato il venticinquesimo anniversario della strage, ritenevamo giusto non dimenticarcene nemmeno come amministrazione provinciale, quindi non mi dilungo sull’importanza del fare memoria di questi fatti che ci hanno ferito come comunità civile e come città, e quindi anche come Provincia, dico soltanto che rispetto al testo che vi è stavo distribuito c’è stato un errore materiale per cui cade completamente l’ultima fase, quella che dice “a proseguire nella realizzazione”, perché evidentemente fuori dalle competenze della Provincia, quindi l’ordine del giorno si chiude con “giustizia e verità”, nel testo che avete in mano. Io mi fermerei visto l’orario e l’unanimità con cui è stata accolta l’idea di dare un segnale di memoria di questo fatto, penso che sia inutile soffermarsi sull’importanza di questo anniversario. Grazie.

Intervento sull'Ordine del Giorno che invita ad un ripensamento il Governo rispetto al Decreto Marzano che incentiva l'utilizzo di bottiglie monodose usa e getta per la somministrazione di acqua nei bar.


DE PASQUALE – Per unirmi a molte delle considerazioni atte dal Consigliere Vigarani col quale ho condiviso questo ordine del giorno proprio sul tema della produzione dei rifiuti, sul tema del trasporto, perché queste convezioni mono dose citano anche un problema di onerosità dei trasferimenti di acque minerali che percorrono le nostre autostrade e, come lui ha sottolineato, anche per un motivo di messaggio culturale che sembra andare contro la necessaria sobrietà a cui ci spinge anche l’attualità, la cronaca.

Noi abbiamo sempre più presente la carenza d’acqua e credo che la pur comprensibile buona intenzione che sta dietro a questo decreto, cioè il fatto di prevenire problemi di igiene, sia debole rispetto al problema invece dell’inquinamento e della produzione dei rifiuti che in questo modo noi invece andiamo ad aumentare. Per cui ne approfitto per fare dichiarazione di voto a favore di questo ordine del giorno da parte di tutto il Gruppo della Margherita.

Intervento del 28 giugno sugli emendamenti della minoranza alla delibera di adesione allo spazio espositivo E-BO.


DE PASQUALE – Grazie. La terrò pochissimo perché in questi casi non so mai se l’intervento di merito debba seguire o procedere la valutazione di metodo che è quella su cui mi pare siate, siamo impegnati. Dico siate perché mi sento abbastanza incompetente, a quanto sento, invece la perizia della collega Angela La banca e quella del Presidente mi sento effettivamente molto ignorante di queste vicende. Io voglio solo fare questa osservazione.

Io c’ero in Quarta e non c’ero in Prima Commissione, ricordo bene, anche leggendo i miei appunti, mi sembra che le osservazioni provenienti dalla minoranza, e in buona parte che vedo riportati anche in questi emendamenti rispetto alla necessità di utilizzare quell’esperienza di E-BO per allargare lo sguardo sui problemi del territorio provinciale, e mi sembra di interpretare in questo modo diversi emendamenti proposti, quando si propone l’inserimento della parola metropolitana, città grande, questa richiesta non è stata assolutamente respinta o trascurata dalla Commissione che io ho presieduto, ma è stata data una spiegazione che a me ha convinto da parte dell’Assessore, che è la seguente: noi abbiamo oggi l’opportunità di dire sì o no ad una proposta che ci fa il Comune di Bologna di entrare o non entrare in una vicenda che ha sede lì, che ha diciamo dei limiti anche spaziali su cui ci siamo intrattenuti in Commissione, e soltanto entrandoci potremo essere in grado di alzare lo sguardo e allargare la visione ai problemi.

Oggi, essendoci chiesto se starci o non starci, trovo molto saggio il suggerimento che ci ha fatto Venturi, e che oggi qui io riporto: intanto entriamoci perché è uno dei primi, uno dei fatti concreti di collaborazione tra Provincia e Comune al quale sarebbe assolutamente sbagliato rispondere con sufficienza. Mi sembra, per quanto attiene alla mia Commissione, che gli argomenti sostanziali che soggiacciono a questi
emendamenti siano stati ampiamente dibattuti.

Intervento del 14 giugno (di presentazione di un ODG relativo alla attuazione del Servizio Ferroviario Metropolitano).


Passiamo agli ordini del giorno. Oggetto 31. E’ stato distribuito un testo modificativo. Io apro la discussione. Chi chiede la parola? Consigliere De Pasquale per la presentazione,prego.

DE PASQUALE – Bene. Arriviamo, dopo un lavoro abbastanza lungo e intenso, nato con la Commissione, la Quarta Commissione di venerdì 20 maggio, quindi quasi un mese fa, a presentare questo ordine del giorno, che ha visto un lavoro condiviso con - direi - tutte le forze politiche del Consiglio e in particolare con l’Assessorato, che mi dispiace oggi non possa partecipare a questo momento di discussione. Ma abbiamo, insieme proprio all’Assessore Venturi, concordato sull’opportunità che si andasse avanti comunque oggi, visto appunto che è già passato quasi un mese, visto che il tema dell’SFM ci sembra molto importante e vi sono tutta una serie di decisioni, che devono essere prese a Roma, come in Regione, che devono aiutare questa importante infrastruttura ad andare avanti. Quindi, dicevo, d’accordo con l’Assessore, la presentiamo oggi, anche se Giacomo Venturi è assente.

Si tratta, quindi, come dicevo, di un lavoro che ha visto il contributo di tanti Consiglieri, che hanno dato integrazioni, suggerimenti, note tecniche, raccolte in queste due pagine che oggi sottoponiamo alla valutazione del Consiglio. Si è cercato, anche, su questo testo, un lavoro - diciamo - per cercare una convergenza unanime del Consiglio; un lavoro che ha avuto, diciamo, un risultato parziale, non un risultato del tutto negativo. Parziale nel senso che alcune integrazioni, alcune idee sono state recepite anche dalla minoranza, e per questo la ringrazio cioè proveniente dalla minoranza sono state recepite in questo testo. Su altri testi non ci siamo riusciti a trovare una piena consonanza. Pazienza. Comunque direi che il lavoro, almeno dal mio punto di vista, è stato proficuo.

Faccio solo questa annotazione, rispetto all’importanza che al Servizio Ferroviario Metropolitano si dia, a partire da questo Consiglio, una forte spinta e un forte impulso politico. Ci sono vari aspetti del cosiddetto nodo di Bologna che sono di rilevanza nazionale. Il discorso della strozzatura autostradale, per esempio, interessa tutto il Paese; il discorso dell’Alta Velocità ferroviaria, anche questo sta a cuore indubbiamente a tutte le altre Regioni e a tutte le altre aree italiane, perché da qua devono passare treni e merci provenienti e diretti in tutta Italia, anche in larga parte d’Europa. Quindi, certamente su questi due temi, possiamo contare su uno spontaneo interesse da parte del Paese e quindi del Governo. Il tema dell’SFM, invece, è un tema prettamente locale. Quindi tocca a noi, come amministratori locali, tenerlo atto, tenero alto nell’agenda politica di tutti gli Enti amministrativi che hanno competenza su di esso.

Ecco allora il senso di questo ordine del giorno, che richiama diverse realtà, quindi il Governo, la Regione, Trenitalia, RFI, la FER - non vi leggo tutti i soggetti citati - a mantenere gli impegni e a rinnovare lo sforzo per arrivare davvero ad una utilizzabilità piena di questa infrastruttura, che è un po’ un unicum in Italia, cioè una raggiera di otto linee già esistenti ma ampiamente sotto utilizzata; e potrebbe invece sgravare di tantissimo il carico veicolare su tutte le nostre strade, da e verso il capoluogo. Quindi io non la tengo lunga, lo do per letto; anche perché il dibattito ha coinvolto, nelle scorse settimane, a vari livelli, tutto il Consiglio, diversi Consiglieri. Sono comunque a disposizione per rendere ragione di alcune scelte di stesura del testo, piuttosto che altre; e mi fermerei qui come presentazione.

(Dopo gli interventi di vari consiglieri sull'argomento chiedo nuovamente la parola).

DE PASQUALE – Non abuserò della vostra pazienza, sarò telegrafico; solo per rispondere a tre questioncine puntuali. Sul tema di stazioni nuove e tempi di percorrenza, dico solo che una nuova stazione rende possibile, non obbligatoria, la fermata di un treno; e che, poiché l’ordine del giorno a questo punto è accompagnato dalla richiesta di nuovo materiale rotabile, faccio notare che giustamente ci si preoccupa… anche il Consigliere Venturi, su un’altra linea, si preoccupava che l’aumento di fermate non rendesse poi troppo lungo… No ma…
assolutamente. Dico appunto che noi siamo perfettamente consapevoli che non si può infittire troppe le stazioni; però, Colleghi, tenete conto del fatto che il materiale rotabile nuovo significa che per raggiungere la velocità diciamo normale di marcia un treno adeguato ci mette - prendete una metropolitana - sui venti/trenta secondi, mentre un treno normale, diciamo da linea da città a città, ci mette tre minuti, dai due ai tre minuti; e quindi non ci arriva mai alla velocità piena. Quindi nel nostro ordine del giorno c’è scritto: cambiare materiale rotabile e aprire nuove stazioni per intercettare l’utenza locale. Quindi credo che sia un rischio e un problema di cui l’ordine del giorno si fa carico.Secondo punto. Il Consigliere Leporati parlava di nuovo dell’assenza dell’Assessore. L’abbiamo già detto, non perdiamo tempo a ripeterlo; se oggi non presentavamo questo, perché non c’era un Assessore, ci veniva detto: beh, si blocca l’attività dell’istituzione, dell’Ente, perché c’è un impegno improvviso di un Assessore. Credo che siamo persone serie; l’Assessore ci ha accompagnato fino a oggi pomeriggio in questo lavoro, c’era in Commissione, quindi non credo che questo sia un problema.

VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO – Prima avevo chiesto un po’ di attenzione, adesso ci vorrebbe un po’ di silenzio.

DE PASQUALE – Grazie Presidente. Ultimo punto: i comitati. Sì, i comitati non li abbiamo citati semplicemente perché abbiamo raccolto, io direi, tutte le rimostranze che ci sono state comunicate da parte dei comitati stessi, proprio in questo ordine del giorno: dal materiale rotabile al cadenzamento, alla frequenza. Non sto ad elencare. Credo quindi che un comitato di utenti, più che il gusto di essere citato, voglia vedere che le sue domande e le sue esigenze siano riprese. E qui sono state riprese. Io ho finito.

Intervento del 26 aprile (di presentazione di un ODG relativo all'educazione stradale dei giovani conduttori di ciclomotori, e all'esigenza di prevedere appositi spazi per questo addestramento).


Passiamo agli ordini del giorno. Il primo, l’oggetto 48, ordine del giorno firmato da tutti i Gruppi consiliari. Chi chiede la parola? Per la presentazione, Consigliere De Pasquale.  

DE PASQUALE – Sì, io ho preparato un lunghissimo intervento, perché devo leggere tutti i dati dell’incidentalità, a motivare questo ordine del giorno. Vediamo quanto resistete. Ma, in sostanza, no, vedo che non approvate. Allora cambio strategia. Starò sotto i due minuti.

Sapete bene che questo, o chi non lo sa lo ascolta adesso, questo O.d.G. è figlio in realtà di una idea, di una proposta che è sorta in maniera unanime e trasversale durante una delle ultime Commissioni, Quarta Commissione, da me presiedute. I dati di fatto sono molto semplici.

Esiste una carenza normativa rispetto all’addestramento ai conduttori di ciclomotori; esistono sul mercato nuovi veicoli, che sembrano delle automobiline ma che sul piano normativo rientrano tra i ciclomotori che diventano invece anche un pochino più pericolosi nell’uso. C’è, non l’abbiamo riportato nell’ordine del giorno, però dai dati, una incidentalità che per il 25 percento, quindi un incidente su quattro, coinvolge veicoli a due ruote, anzi, proprio ciclomotori o biciclette, quindi i veicoli che sono di fatto implicati in questo ordine del giorno.

Di conseguenza, insomma, siamo davanti ad un panorama dove la legge non tutela sufficientemente l’esigenza di addestramento, formazione ed educazione stradale, da parte di una quota consistente di utenti della strada, che invece, appunto, sono coinvolti o addirittura a volte all’origine di moltissimi incidenti. Nell’ordine del giorno, che vi risparmio, anche se sono solo 25 righe, però cerchiamo di andare veloci, si fa anche un altro passo. Si chiede cioè alla Giunta provinciale di verificare, insieme al Comune di Bologna e ai Comuni della cintura, la disponibilità di spazi perché possano tenersi questi corsi di addestramento. Sempre durante i lavori di Commissione abbiamo saputo, abbiamo preso atto della disponibilità di alcune associazioni di autoscuole ad offrire questo tipo di corso. Siccome la Provincia, oltretutto, non è nuova a questo genere di iniziative, perché abbiamo letto sui giornali, abbiamo sentito di conferenze stampa anche recenti, di presentazione di iniziative di educazione stradale rivolte proprio ai giovanissimi.

In buona sostanza, e qui concludo, questo ordine del giorno mette in fila tre esigenze: quella di formare maggiormente all’uso dei veicoli e della strada questi giovani utenti della strada; quello di coinvolgere le autoscuole in questa operazione; e quello di trovare degli spazi da parte della Provincia, insieme ai Comuni, perché appunto questi corsi non abbiano carattere estemporaneo ma costante. Io mi fermerei qui. E’ stato condiviso, direi, da tutti i Gruppi. Quindi, se ci sono altre cose, qui siamo disponibili per rispondere alle domande.
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