L'impegno da consigliere provinciale prevede innanzitutto la presenza al Consiglio, che si tiene tutti i martedì pomeriggio alle 16.00, normalmente preceduto da una riunione di maggioranza.
Il lavoro in consiglio si svolge prevalentemente con due "generi" di atti, da un lato le interrogazioni e interpellanze, dall'altro le delibere e gli ordini del giorno.
Il genere "interrogazioni e interpellanze" si rivolge alla giunta, e si distingue in interrogazioni, che puntano a conoscere situazioni di fatto (come stato di lavori, condizioni di settori economici, ecc.), e interpellanze, che chiedono conto di scelte e condotte della Provincia stessa (provvedimenti presi, nomine fatte, ecc). Si tratta di un genere utilizzato soprattutto dall'opposizione, su una vastissima gamma di argomenti, che vanno dallo stato di una strada alla diffusione delle cavallette nel territorio di un certo comune, e così via. Tocca ad uno degli assessori rispondere, e all'interrogante/interpellante dichiararsi o meno soddisfatto. Non è previsto dibattito nè voto.
L'altro genere, che costituisce invece il compito proprio del Consiglio, è rappresentato da delibere e ordini del giorno, sui quali invece si sviluppa un dibattito in aula al termine del quale si vota.
In particolare, le delibere sono atti di iniziativa della Giunta (quindi decisioni, scelte di governo, convenzioni) sulle quali si chiede l'espressione di voto del consiglio. Gli ordini del giorno sono invece atti di iniziativa del Consiglio (sono firmati da uno o più consiglieri) e contengono indirizzi o valutazioni politiche e si concludono normalmente richiedendo un impegno alla giunta conseguente agli indirizzi e alle valutazioni espresse nel testo.
In apertura del Consiglio possono aversi Comunicazioni da parte della Giunta (ad esempio su nomine e altri atti su cui il Consiglio va semplicemente informato), o domande a risposta immediata (cosiddette "domande d'attualità", o "Question Time") da parte dei consiglieri su temi caldi di stretta attualità.
