Andrea De Pasquale

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Luglio - settembre 2006 (1 intervento)

Intervento del 19 settembre sul Piano per la Logistica


Grazie. Sarò conciso per unire il mio apprezzamento e quindi naturalmente il voto favorevole del mio gruppo a questo documento, perché - mi si consenta una breve risposta politica all’intervento di Leporati, che ho ascoltato con attenzione - qui siamo davanti a tutt’altro che un approccio vincolistico e ideologico.

Mi sembra di ricordare che proprio nella Commissione che presiedo, alcuni colleghi di Minoranza, che credo che di logistica e trasporto sappiano qualcosa anche direttamente, avanzassero addirittura i timori contrari, cioè che il perimetro definito per l’efficacia di questo documento (che, ricordo, è soltanto per le funzioni logistiche medie e grandi, non per quelle piccole e per quelle urbane) fosse addirittura troppo largo e lasciasse diciamo scappare la possibilità di alcuni grossi centri di movimentazione merci si potessero insediare al di fuori dei canoni definiti da questo documento, quindi quantomeno ci sono visioni diverse all’interno della stessa Minoranza.

Quello che io mi sento di dire è che questo documento innanzi tutto demanda l’attuazione delle scelte alla pianificazione associata e comunale, quindi non compie invasioni di campo in competenze altrui e non aggiunge vincoli, dà semplicemente delle indicazioni, delle direttive che sono credo innanzi tutto di buon senso, quelle cioè che i centri attrattori di traffico merci siano il più possibile ubicati vicino alle piattaforme esistenti, siano il meno possibile interferenti con gli abitati e non vadano a pesare sui reticoli stradali minori, quindi non ci troviamo i camion in mezzo alle case, in mezzo alle scuole e non ci troviamo dei grossi veicoli che cercano di prendere scorciatoie per le vie di campagna.

Questo è quanto si legge nel documento che è sottoposto oggi al nostro voto e alla nostra attenzione ed io con convinzione dico che mi sembra la strada giusta, proprio anche in vista di quella competitività del territorio, in vista di quel marketing territoriale che vuole attirare imprese ed il nemico più grande che hanno oggi le imprese è a congestione stradale, perché in tempo di just in time, in questo ha ragione Leporati, un tempo cioè dove le ore e i minuti necessari alla consegna delle merci fanno la differenza tra scegliere un fornitore o sceglierne un altro, il fatto di avere strade intasate a causa anche dello spargimento disordinato dei centri logistici sarebbe effettivamente un autogol. Quindi, mettere ordine del nostro territorio, concentrare gli insediamenti logistici, è credo una scelta non affatto miope, ma anzi di lunga prospettiva a beneficio del presente e di chi verrà dopo di noi. Grazie.
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