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Primarie 2009, il fronte si allarga
Un gruppo di iscritti ha presentato una bozza di modifica del regolamento per superare l'incognita Cofferati
Repubblica Bologna, 14 maggio 2008, pag. 7
Dai quartieri sveglia al PD: primarie subito.
Repubblica Bologna, 14 maggio 2008, pag. 7
Il PD e il 2009, pressing per le primarie. Appello di un gruppo di dirigenti e presidenti di Quartiere. De Maria: decideremo il 24 giugno.
Unità Bologna, 14 maggio 2008, pag. 5
PD, è già febbre per le primarie.
Quattro quartieri chiedono consultazioni "vere" per il candidato sindaco.
Il Resto del Carlino, 14 maggio 2008, pag. 8
PD, LA FRONDA DELLE PRIMARIE - un gruppo di amministratori chiede che siano "vere".
Corriere di Bologna, 14 maggio 2008, pag. 4
Primarie vere per scegliere i candidati alle amministrative del 2009 (e senza dimenticare che l'Unione qualche risultato l'ha prodotto). Perché "è fondamentale che, nel regolamentare il sistema delle consultazioni primarie per l'individuazione dei candidati alle cariche elettive monocratiche, si dia un segnale di apertura vera, sostanziale e non formae, a questo sistema". E dunque "ponendo tutti coloro che sono interessati a farlo nelle condizioni oggettive di poter esporre" idee e programmi. E' la richiesta di 14 "primaristi" del PD (tra cui vari nomi di ispirazione prodiana e 4 presidenti di quartiere: Andrea Forlani, Santo Stefano; Virginia Gieri, Savena; Sergio Palmieri, Porto; Roberto Fattori, Saragozza), indirizzata al segretario provinciale e al coordinatore cittadino del partito, Andrea De Maria e Maurizio Degli Esposti.
Archiviato in fretta il voto (e la sconfitta) del 13 e 14 aprile, nel PD si sono aperti i giochi sulle alleanze per il 2009 complicate dal rebus sul bis da sindaco di Sergio Cofferati e dalla sua idea di un Partito Democratico solitario. Sabato prossimo e poi il 24 maggio, le assemblee (regionale prima e provinciale poi) daranno il verdetto sulle alleanze.
Intanto si muovono questi "primaristi", convinti che le elezioni del 2009 saranno "una sfida estremamente delicata e il tempo che ci separa da esse è breve". Un anno, nfatti, "passa in fretta, e questa volta non possiamo farci trovare in stato di emergenza", quindi "impossibilitati a utilizzare gli strumenti partecipativi individuati dal nostro statuto come fondamentali".
Ma che nei democratici sia già febbre per le primarie lo dimostra anche un altro elemento. Sul sito del PD infatti è spuntata la prima bozza di regolamento per scegliere il futuro candidato sindaco. Lo ha stilato il comitato promotore per le primarie, con le firme di una ventina di aderenti tra cui il politologo Gianfranco Pasquino, il consigliere provinciale ex diellino Andrea De Pasquale, Riccardo Lenzi (già l'Altrainformazione), il primarista Paolo Orioli ed esponenti del comitato Insieme. La "bozza zero" - così viene definita - prevede tempi serrati. A partire dalla campagna di raccolta firme per le candidature, anche all'interno della Festa dell'Unità, ma si comincia già dal 1 luglio.
Il partito però spegne gli entusiasmi dell'avanguardia dei "primaristi" e rimanda ogni discussione e decisione sul merito all'assise del prossimo 24 maggio. Una riunione, precisano Andrea De Maria e Maurizio Degli Esposti, del resto "già convocata proprio con all'ordine del giorno il piano di lavoro verso le elezini amministrative ed europee del 2009".
PD BOLOGNA. DE PASQUALE: E' ORA DI DARCI REGOLE PER PRIMARIE - "NON POSSIAMO ARRIVARE TARDI, CI GIOCHIAMO NOSTRA CREDIBILITA'"
(Agenzia DIRE del 2 maggio 2008)
Il Pd lo ha scritto nello statuto e non puo' fare brutte figure. Per Andrea De Pasquale, consigliere alla Provincia di Bologna, le primarie sono imprescindibili. "Non possiamo permetterci di arrivare tardi - scrive De Pasquale nel suo periodico rendiconto dell'attivita' svolta a Palazzo Malvezzi- di trovarci in stato di di emergenza, di dire ancora una volta che 'non c'e' tempo' per una consultazione vera e aperta della base del partito su nomi e programmi dei futuri leader locali". Tra questi potrebbe esserci Beatrice Draghetti, che proprio la scorsa settimana ha annunciato la propria disponibilita' a ricandidarsi come presidente della Provincia. De Pasquale non nomina lei e nessun altro, ma sulle primarie il tono e' fermo e non sembra prevedere deroghe.
Non consultare gli elettori sulle candidature, continua De Pasquale, sarebbe un grave errore: "Ne andrebbe della nostra credibilita' presso i nostri sostenitori ed elettori, con immediati riflessi in termini di delusione, demotivazione e quindi di risultati elettorali". Ma il tempo stringe. Occorre, infatti, definire "rapidamente, entro meta' giugno, un regolamento chiaro che renda effettivamente praticabili a Bologna delle vere consultazioni primarie". Queste, spiega il consigliere provinciale, sono "entrate di fatto nel dna democratico, e non piu' rinviabili". (SEGUE) (DIRE) Bologna, 2 mag. - Il regolamento, per De Pasquale, dovra' incentivare e non scoraggiare la presentazione di candidature, "prevedendo soglie accessibili a chi ha idee e proposte politiche". Altrimenti, il rischio e' alto tanto da evocare lo spettro della vittoria di Gianni Alemanno al Campidoglio. "Se malauguratamente dovessero prevalere le cautele e le paure di chi e' disposto a giocare solo le partite gia' vinte a tavolino- chiude De Pasquale- temo che la dura lezione di Roma possa ripetersi anche qui a Bologna".
PD BOLOGNA. PRIMARIE PER VOTO 2009, SPUNTA LA 'PAR CONDICIO' - BOZZA PASQUINO: STESSI SPAZI, 2 EURO PER VOTARE IL 29-30 NOVEMBRE
(Agenzia DIRE del 13 maggio 2008)
Mentre continua il braccio di ferro sulle alleanze per il 2009 tra le diverse anime del Pd, nei democratici e' gia' febbre per le primarie. Spunta infatti sul sito del Pd bolognese la prima bozza di regolamento per le primarie del Pd che dovranno selezionare il candidato sindaco. Lo ha stilato il comitato promotore per le primarie, con le firme di una ventina di aderenti tra cui il politologo Gianfranco Pasquino, il consigliere provinciale ex diellino Andrea De Pasquale, Riccardo Lenzi (gia' "Altrainformazione"), il 'primarista' Paolo Orioli ed esponenti del comitato "Insieme". La "bozza zero"- cosi' viene definita- prevede tempi serrati. A partire dalla campagna di raccolta firme per le candidature, anche all'interno della Festa dell'Unita', ma si comincia gia' dall'1 luglio.
Nella stessa Festa provinciale del partito verranno presentati i candidati, che dovranno avere pari accesso alle strutture del partito e la disponibilita' dei recapiti degli iscritti. Inoltre "si dovranno definire forme e modi per la parita' di presenza negli organi d'informazione e pagine speciali dei siti del Pd dedicate ai candidati delle Primarie". Il sabato prima della chiusura della Festa, si legge ancora nel regolamento, "sara' dedicato al confronto fra le cariche di sindaco di Bologna, di presidente della Provincia e di sindaco dei maggiori Comuni della Provincia".(SEGUE)
La campagna elettorale vera e propria, in base alla bozza di regolamento, si svolgera' dalla fine della Festa al 28 novembre, vigilia del voto che viene ipotizzato per il 29 e il 30, in tutte le sedi dei circoli. "Per votare- precisa il documento Pasquino- e' necessario presentare un proprio documento d'identita' (attestante la residenza nel territorio in cui si vota), sottoscrivere il programma del Pd, versare una quota minima di 2 euro e accettare di iscriversi all'albo degli elettori del Pd, rilasciando tutti i dati anagrafici necessari". Tra le condizioni per le candidature viene posta quella in base alla quale "i segretari e i componenti degli esecutivi ai vari livelli che si candidano devono dimettersi subito dai loro ruoli". 'Libere', invece, ma temporalmente limitate, le discese in campo per l'uno o l'altro candidato. "I segretari e i componenti degli esecutivi ai vari livelli possono pronunciare pubblicamente, solo come aderenti e a titolo personale, la loro preferenza per un candidato. Questo se espresso in forma pubblica (giornali, tv, assemblee, ecc.) deve avvenire solo nel mese di novembre 2008".
Politica e mestieri
PD BOLOGNA. EX DL PREOCCUPATI: CATTOLICI SONO SPARITI -2-
(DIRE) Bologna, 10 mar. - Dalle parti della ex Margherita si registra anche la presa di posizione del consigliere provinciale Andrea De Pasquale, un altro che chiede discontinuita' con l'ingombrante eredita' della Quercia. Nel bilancio mensile della sua attivita' di consigliere, infatti, De Pasquale, ricorda l'elezione a segretario del Pd dell'ex numero uno della Quercia, e trova una scelta "di continuita', analogamente a quella di Salvatore Caronna sul livello regionale, e a diverse altre a vari altri livelli". Di conseguenza, "questo rende ancora piu' importante per il Pd individuare e praticare, in qualche direzione, anche strade di discontinuita', se vuole accreditarsi come forza politica nuova, e non come riverniciatura di facciata". De Pasquale appoggia quindi la "proposta coraggiosa" di Raffale Donini (ex Ds): fissare limiti temporali ai ruoli direttivi di partito. "In pratica, dopo tre o cinque anni da dirigente (con tanto di stipendio del partito), si torna a fare un altro mestiere. Una proposta semplice, ma carica di forza innovatrice rispetto ad una prassi che vede la carriera nel partito come prospettiva vitalizia e come alternativa professionale rispetto ad altri mestieri", scrive De Pasquale. Una proposta che "garantirebbe insieme un forte ricambio tra i quadri della politica, e un positivo 'meticciato' tra esperienza di partito ed esperienza di lavoro nelle imprese e nella societa'. Una proposta quindi da sostenere con forza".
(Bil/Mac/ Dire) 18:11 10-03-08
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