Andrea De Pasquale

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dicembre 2006 - Convegno sul disagio giovanile


Ragazzi difficili o adulti che faticano ad educare?


Psicoterapeuti, operatori scolastici e politici a confronto sulle cause profonde del disagio giovanile quello che spesso si manifesta come bullismo, violenza.


(Dal comunicato stampa). “Ragazzi difficili”, anzi no: “Adulti difficili”, è il titolo del Convegno sul disagio giovanile e le difficoltà educative nella società di oggi che si terrà venerdì 1 dicembre dalle 17.00 alle 19.30 in via Zamboni 13, presso la sede della Provincia.


Sempre più spesso infatti giungono voci allarmate sulle situazioni problematiche di bambini ed adolescenti, anche alla luce di episodi che recentemente si sono fatti particolarmente frequenti (oppure sui quali si è maggiormente appuntata l’attenzione dei media).


Ci sembra dunque necessario cercare un significato ed una ragione a questa situazione che va ripetendosi e chiedersi se, fra le cause, non vi sia anche una sostanziale incapacità del mondo degli adulti di fronteggiarle.


Obiettivo dell’incontro è aumentare innanzitutto la consapevolezza su questo problema, e quindi creare una “rete” fra chi – genitori, scuola, enti – si occupa dei ragazzi, per trovare soluzioni e strategie comuni.

L’incontro è organizzato dal Gruppo Consiliare della Margherita della Provincia di Bologna. Tutti i cittadini sono invitati.

Andrea De Pasquale (consigliere provinciale)


- Saluto:  
Beatrice Draghetti, presidente Provincia di Bologna.

- Introduzione:  
Andrea De Pasquale, consigliere provinciale


- Relazione:  
Stefano Costa, neuropsichiatra dell’età evolutiva, psicoterapeuta.


- Contributi:  
Giuliana Balboni, dirigente Istituto Comprensivo n.8
Gabriella Savoia, preside Scuola Media "Maria Ausiliatrice"

- Interventi:  
Fabrizio Castellari, consigliere provinciale e vicesindaco di Imola con delega alla Scuola
Maria Elena Guarini, presidente delle ex-IPAB Istituti Educativi - Bologna
Paolo Marcheselli, direttore Centro Servizi Amministrativi di Bologna
Adriana Scaramuzzino, vicesindaco di Bologna con delega ai Servizi Sociali
Paolo Rebaudengo, assessore all'Istruzione, Formazione, Lavoro della Provincia di Bologna

- Interventi dal pubblico

La traccia della relazione del dott. Stefano Costa

Per saperne di più: adulti difficili.doc

La citazione


“E’ avvenuto un cambiamento di segno del futuro: assistiamo al passaggio da una fiducia smisurata a una diffidenza altrettanto estrema. Educare significava invitare a intraprendere con impegno un determinato cammino, che conduceva a un futuro positivo. Come è possibile ormai educare, nel momento in cui il futuro-promessa è diventato futuro-minaccia ? Gli adulti temono l’avvenire e quindi cercano di formare i loro figli in modo che siano “armati” nei suoi confronti…”

“La perdita di ideali e la tristezza hanno portato ad abbandonare un tipo di educazione fondato sul desiderio. L’educazione dei nostri figli non è più un invito a desiderare il mondo: si educa in funzione di una minaccia, si insegna a temere il mondo. Professori e genitori possono essere tentati di utilizzare i pericoli incombenti del futuro come strumento educativo, ma dal punto di vista psicoanalitico ogni tentativo di educare qualcuno fondandosi sulla minaccia è destinato a fallire…”

da “L’epoca delle passioni tristi” – Miguel Benaysag e Gérard Schmit –  Feltrinelli, Milano, 2005.

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