Andrea De Pasquale

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febbraio 2006

Seduta del 28 febbraio


Tra le domande di attualità, il Consigliere Vigarani ne pone una relativa all'abbattimento di 3 alberi nel cortile della scuola Sabin, di proprietà della Provincia. Risponde l'assessore Tedde, dicendo che l'abbattimento è stato sospeso, ma che ci sono perizie su 2 dei 3 alberi che ne consigliano l'eliminazione per rischi di caduta.

Viene approvata una delibera sulla gestione attiva del debito della Provincia, già discussa nella II Commissione.

Vengono respinti due ordini del giorno presentati dalla minoranza, uno di censura rispetto alle dichiarazioni del candidato (ormai ex) Ferrando rispetto ai militari italiani in Iraq, l'altro che invitava la Regione "ad adoperarsi con appositi atti per non introdurre la pillola RU 486 nelle pratiche sanitarie della nostra Regione e perchè venga favorita la presenza di volontari nei consultori pubblici". Su quest'ultimo segnalo gli interventi mio e del capogruppo della Margherita Gabriele Zaniboni, focalizzati sulle seguenti tesi: 
- la pillola abortiva non va banalizzata come un farmaco contraccettivo, ed in questo senso la posizione della Regione Emilia Romagna, che ha prescritto la sperimentazione del farmaco abortivo soltanto in regime ospedaliero e con le stesse procedure per l'interruzione della gravidanza in modalità chirurgica, va nella giusta direzione;
- la prevenzione dell'interruzione di gravidanza è prioritaria rispetto ai mezzi (chirurgici o farmacologici) con cui questa si attua;
- l'offerta di aiuto e sostegno alla maternità richiede certamente la collaborazione con il volontariato, ma non si attua necessariamente con la presenza dentro i consultori;
- la diretta citazione di documenti e pronunciamenti ecclesiali (fatta dal collega Leporati a sostegno del suo odg) non ci sembra opportuna, in sede politica e istituzionale, per sostenere una posizione che deve essere laicamente motivata e argomentata; i cattolici in politica (categoria nella quale ho l'onore di riconoscermi) hanno più il compito di persuadere alleati e avversari della fondatezza umana e della positività materiale delle proprie proposte di valori, non di dire: "se volete assecondare la Chiesa, dovete darci ragione".

Viene infine approvato un ordine del giorno critico nei confronti delle motivazioni di una recente sentenza della III Sezione Penale della Corte di Cassazione, che riguardo a un episodio di violenza sessuale ai danni di una minorenne ha riconosciuto le attenuanti al colpevole, in quanto la minorenne aveva già esperienze sessuali e nella fattispecie aveva scelto il tipo di rapporto, da ciò potendosi dedurre un consenso allo stesso.

Nel mio intervento sottolineo come quelle motivazioni rovescino la realtà, fino a trasformare la miseria affettiva e il degrado sociale in cui questa povera ragazzina si è trovata a vivere, in una attenuante per il violentatore (la cosiddetta "esperienza"...), e scambia per consenso quella che può leggersi come una scelta coatta (e tristissima) del "male minore" (un rapporto sessuale che minimizzava il rischio di contagio, visto il passato di tossicodipendente del violentatore). E pongo anche il dubbio che il ripetersi di episodi simili (nei quali il corpo della donna è trattato come un bene di consumo, da ottenere con le buone o con le cattive: e ne abbiamo visti anche a Bologna, di recente) trovi appoggio e connivenza anche in una concezione diffusa, e rintracciabile in molti simboli e messaggi, pubblicitari e non solo, rispetto ai quali dovremmo essere più attenti e vigilanti in quanto preparano culturalmente il terreno a questo tipo di comportamenti.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 28-02-2006.pdf

Seduta del 21 febbraio


Dopo le interrogazioni (tra cui una sulla sicurezza degli edifici scolastici di proprietà della Provincia, un'altra su interventi edilizi sull'esterno del Palazzo Malvezzi al fine di impedire il bivacco sui sedili di pietra posti sulla facciata del Palazzo prospicente piazza Rossini), viene posta in votazione la delibera di accordo tra le Province di Bologna e Ferrara per il conferimento dei rifiuti urbani non differenziati (20.000 tonnellate all’anno per tre anni) prodotti nel territorio di Ferrara in stabilimenti del territorio bolognese, e di rifiuti urbani non differenziati prodotti dai Comuni di Pieve di Cento e Castello d’Argile (Bo) alla discarica di Sant’Agostino. La delibera passa con i voti favorevoli di DS, Margherita e Italia dei Valori, le astensioni di Verdi, Rifondazione e Comunisti Italiani, e il voto contrario di Forza Italia e Alleanza Nazionale.

Una seconda delibera riguarda la convenzione tra la Provincia di Bologna e il Comune di Loiano per la realizzazione di interventi sulla Fondovalle Savena, nella zona delle Gole di Scascoli (si veda in proposito la commissione dello scorso venerdì 17 febbraio). Viene approvata all'unanimità.

Tra gli ordini del giorno, va in votazione un testo (presentato da tutti i gruppi di maggioranza) relativo al funzionamento dei Consultori Familiari e alla piena attuazione della legge 194 sull'interruzione della gravidanza, sul quale abbiamo per 3 settimane lavorato (soprattutto Margherita e DS) per arrivare a un documento condiviso dall'intero schieramento dell'Unione, ma soprattutto pienamente sostenibile anche da parte di chi - come me - si riconosce nelle posizioni cattoliche (non in quanto tali, ma in quanto capaci, da un punto di vista di etica laica, di sostenere i valori sottostanti alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo), e ritiene che la vita sia tale anche nel ventre materno, che le donne vadano innanzitutto aiutate ad accogliere la vita e ad evitare gravidanze indesiderate, e che (anche secondo la legge 194) l'aborto rappresenti l'ultima spiaggia della libertà di una donna: non quindi una scelta elettiva, ma una piaga sociale da contrastare con azioni concrete di aiuto, senza nasconderla nella clandestinità.

Nel dispositivo dell'odg scriviamo infatti: "Invita la presidente e la giunta a sostenere il pieno riconoscimento del valore sociale della maternità con il potenziamento dei consultori familiari, dei servizi per l'infanzia e con la promozione del lavoro per le donne e la reale possibilità di accesso alla casa, affinché siano rimossi gli ostacoli che possono indurre a richiedere l'interruzione di gravidanza; a impegnarsi affinché le forze politiche e il Parlamento sostengano la piena applicazione della legge 405 (sui Consultori) e della legge 194 in tutte le sue parti, compresa la prevenzione, valorizzando e non riducendo il suo impianto di tutela sociale della maternità; ad adoperarsi affinché sia valorizzato il ruolo ed implementata l'operatività dei consultori, perché siano sempre più una rete essenziale di assistenza e prevenzione anche per l'aiuto alle giovani donne e alle immigrate, e per vere politiche di sostegno alla maternità e alle famiglie; ad adoperarsi affinché, tramite i servizi sociali territoriali, siano offerti a tutte le donne, sia durante la gravidanza che dopo il parto, gli aiuti necessari, anche in collaborazione con le associazioni di volontariato e con formazioni sociali di base, a sostenere la loro scelta di maternità. (...)"

Il documento viene approvato con 21 voti favorevoli (tutta la maggioranza + Guidotti di AN) e 5 astenuti.

Viene bocciato un odg presentato da AN e FI che intendeva impegnare la Provincia "a dare corso alla proiezione del film Submission in una specifica iniziativa dedicata alla libertà di pensiero e di espressione, da tenersi ogni anno e da intitolarsi a regista Theo Van Gogh, vittima dell'intolleranza". 

In chiusura, vengono respinti due ordini del giorno, entrambi presentati dal gruppo di Forza Italia: il primo riguarda l’esito delle elezioni in Palestina; il secondo le dichiarazioni rilasciate dall’onorevole Ferrando sulla missione in Iraq.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 21-02-2006.pdf

Seduta del 14 febbraio


Seduta che mi vede particolarmente coinvolto per la (faticosa) presentazione di un ordine del giorno sul Servizio Ferroviario, che in sostanza chiede "...di pervenire all'istituzione di un unico gestore delle ferrovie locali subregionali, al fine di responsabilizzare un interlocutore unico al quale affidare l'attuazione complessiva dell'intero servizio, in funzione del superamento dei gravi disagi dell'utenza." Ma andiamo con ordine.

Dopo la solita trafila di domande a risposta immediata (question time), interrogazioni e le interpellanze, viene approvata una delibera relativa all’aumento di capitale sociale dell’aeroporto “G. Marconi”, e il nuovo regolamento per l’applicazione delle norme in tema di semplificazione amministrativa.

Si arriva infine al mio ordine del giorno: presentato a dicembre direttamente in consiglio dalle opposizioni, alle quali ho chiesto di rinviarlo per consentirci un lavoro di approfondimento in IV Commissione, è stato nelle scorse settimane integrato da aggiunte della maggioranza e dell'assessore, ma senza stravolgerne il senso, tanto che - dopo un certo lavoro "diplomatico" - tutti i gruppi in IV Commissione hanno dichiarato di sostenerlo.

Accade però che alcuni consiglieri di minoranza propongono un emendamento, costituito dalla frase, aggiunta i coda, che recita: "auspica inoltre che l'amministrazione provinciale si faccia promotrice di un'intesa per il trasferimento da Trenitalia alle amministrazioni locali dei servizi a terra di supporto al trasporto ferroviario locale". Di fatto, l'emendamento raccoglie il grido di dolore lanciato da vari comuni (si veda per esempio la commissione del 10 febbraio scorso, a San Pietro in Casale) riguardo l'abbandono e il degrado delle stazioni e degli immobili gestiti dalle Ferrovie (così si interpreta infatti l'espressione "servizi a terra"), e ci appare accettabile. Se non che un paio di colleghi di maggioranza dichiarano che non voteranno l'emendamento, facendo così venire meno l'unanimità, che rappresentava un elemento di particolare forza politica del documento.

Per farla breve, dopo una discussione accesa ma sempre più avvitata su aspetti procedurali (si vota il documento prima, no, dopo l'emendamento; si puo' votare il documento per parti separate? voto a favore del documento ma contro l'emendamento; non si può, perche' se passa l'emendamento, diventa parte integrante del documento...), il presidente del Consiglio sospende il consiglio (siamo già verso sera), e io mi ritrovo intorno a un tavolo con 7 o 8 colleghi, e il rischio di mandare a monte un lavoro di 2 mesi, a mediare una discussione certamente interessante, ma in parte anche surreale ("se metti quell'aggettivo te la voto, altrimenti no"; "allora non va bene a me, toglilo sennò non la voto io"), perchè ormai chiaramente influenzata da elementi personali (qualcuno è rimasto male degli apprezzamenti fatti da altri al suo intervento), dove i veti incrociati erano orientati a "misurare" il proprio "peso" nella discussione.

Alla fine però il buonsenso è prevalso, e ciascuno ha rinunciato a qualcosa, convergendo sulla dicitura "Auspica inoltre che l'amministrazione provinciale si faccia promotrice di un'intesa per il trasferimento dal gestore del servizio ferroviario alle amministrazioni locali dei servizi a terra di supporto al trasporto ferroviario locale, e delle eventuali risorse". 

A campagna elettorale già iniziata, con le sparate quotidiane di Polo contro Unione, il voto unanime di tutti i 26 consiglieri presenti (era la sera di San Valentino, e durante la sospensione abbiamo perso qualche presenza...) su un documento sul drammatico ma strategico Servizio Ferroviario Metropolitano rappresenta a mio giudizio un risultato bello e importante.

Per saperne di più: Verbale Consiglio 14-02-2006.pdf

Ordine del giorno sulle Ferrovie Subregionali

Seduta del 7 febbraio


Riunione breve e dedicata, in apertura, alla celebrazione del "Giorno del Ricordo", istituito con la legge del 30 marzo 2004 n. 92, a commemorazione delle vittime delle Foibe e della "pulizia etnica" della popolazione dell'Istria e della Dalmazia.

Dopo una serie di interrogazioni, diverse delle quali chiamano in causa, su temi di qualità dell'aria, l'assessore Burgin (che si toglie la soddisfazione di rammentare alcune dichiarazioni di consiglieri di minoranza i quali, un anno fa, lo dipingevano come pazzo e isolato, mentre oggi non solo la Regione Emilia Romagna, ma pure la Regione Lombardia mettono i motori diesel in cima alle cause dell'inquinamento da particolato), la seduta è tolta con anticipo (ore 17.15).
Per saperne di più: Verbale Consiglio 07-02-2006.pdf
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