Andrea De Pasquale

Home > Attività di Consiglio > gennaio 2007

gennaio 2007

Seduta del 30 gennaio


Interamente dedicata al dibattito sul bilancio di metà mandato. Si tratta di una formula abbastanza rituale, che vede prima una sequenza predeterminata di interventi (uno per partito), poi la libera iscrizione al dibattito da parte dei consiglieri. 

Così, al (prevedibile) sostegno degli intervenTi di maggioranza, si oppone la critica (altrettanto prevedibile) delle minoranze, che ricorrono anche a toni accesi ("bilancio fallimentare, peggio non si potrebbe fare...").

Pochi gli elementi salienti, tra cui segnalo l'attacco (ma anche questo era prevedibile) del collega di Rifondazione, Sergio Spina, all'omonimo primo cittadino di Bologna, laddove il collega sottolinea la "differenza" dell'approccio della Provincia a temi sociali affrontati invece in modo aspro e improduttivo da Cofferati.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 30-01-2007.pdf

Seduta del 24 gennaio



In apertura due risposte interessanti della Giunta ad altrettante interrogazioni della minoranza: una del vicepresidente Venturi a Leporati, sul numero di autobus ATC Euro zero ancora circolanti sul nostro territorio provinciale (225 mezzi nel 2006, che diventeranno 45 nel 2007).  

L'altra dell'assessore all'ambiente Burgin a Sabbioni, sugli sforamenti registrati nelle prime settimane dell'anno dalle centraline di rilevamento delle polveri (19 su 23 giorni!).

Viene poi approvata a maggioranza, con l'astensione della minoranza, una delibera relativa ad una convenzione tra la provincia di Bologna e il comune di Casarano (Lecce) per il trasferimento dell'esperienza di e-government "DocArea" nel progetto Sal.Go (Salento Government).

Viene respinto (con 21 voti contrari e 8 favorevoli) un ordine del giorno presentato dalla minoranza a proposito dei ticket sanitari, nel quale, dopo una serie di ragionamenti condivisibili sui disagi all'utenza (per la "retroattività" del prelievo dei 10 Euro su ogni prescrizione), concludeva impegnando la provincia a rappresentare alla Giunta regionale la volontà del Consiglio di non applicare retroattivamente la quota fissa...", di fatto intervenendo in un ambito di competenza tipico della Regione, e nel quale tra l'altro proprio la regione si è fatta portavoce, nei confronti del governo, dei disagi provocati agli utenti e dell'opportunità di una modifica delle prescrizioni della finanziaria. 

Viene infine presentato un odg relativo al Premio Marco Biagi, istituito dal Resto del Carlino, sul quale si tenta una convergenza unanime che necessita a un certo punto della sospensione del consiglio. Che non serve allo scopo, in quanto la Giunta presenta una modifica (che allenta l'impegno, richiesto nell'odg, a trovare una voce di bilancio specifica per il Premio) sulla quale converge la maggioranza (non senza qualche perplessità, me compreso), mentre la minoranza grida allo scandalo e urla (letteralmente) ai microfoni che si tratta di un sopruso della giunta sul consiglio, accusando la maggioranza di servilismo.

Alla fine l'ordine del giorno viene approvato con 18 voti favorevoli (Ds, Margherita, IdV), un’astensione (Emanuela Torchi dei Ds), e la non partecipazione al voto, per protesta, dei componenti dei gruppi di Forza Italia e An, che avevano presentato l’emendamento - dapprima condiviso, poi respinto da Ds, Margherita, IdV - che invitava anche «la Giunta provinciale a definire, nell’ambito del proprio bilancio, un apposito fondo destinato a contribuire all’iniziativa». Una pagina effettivamente un po' imbarazzante nella vita del Consiglio.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 24-01-2007.pdf

Seduta del 23 gennaio


Seduta di commemorazione, a 30 giorni esatti dalla tragedia di San Benedetto del Querceto (esplosione, l'antivigilia di Natale, di una palazzina causa fuga di gas, 5 morti e molti feriti).

Andiamo quindi in uscita sul luogo del disastro, per la deposizione di una corona di fiori, poi ci spostiamo nel teatro di Monterenzio, per un consiglio comunale commemorativo, senza dibattito, ma di sola partecipazione e solidarietà istituzionale.

Una nota personale sul mio incontro con il luogo dell'esplosione. Vederlo dal vero fa un effetto completamente diverso rispetto al vederlo in TV. Della casa non è rimasta pietra su pietra, solo la parte interrata è ancora integra, pure se coi muri scalcinati. Impolverati a terra tra i calcinacci rimasti dopo lo sgombero delle macerie, vari oggetti di vita quotidiana (una boccetta di shampoo, un libro aperto) come tracce di una normalità squarciata (erano le 11 di un sabato mattina), di una intimità violata (un bagno con le piastrelle staccate, qualche pupazzo), di progetti di vita spazzati via.

A terra travi metalliche grosse come binari giacciono piegate come burro. Una grondaia è accartocciata come un giornale. Gli alberi intorno offrono al vento stracci e lembi di vestiti, proiettati a 20 metri da terra. La casa di fianco è inagibile, quella di fronte pure, le persiane spaccate, il muro segnato da raffiche di pietre e mattoni scagliati dalla violenza dell'esplosione.

Uno spettacolo che fa paura, pensando che è accaduto qui, una mattina, nonostante le telefonate e gli allarmi lanciati da ore. Viene da dire che, rispetto alla devastazione sulle cose, il bilancio di 5 vittime appare quasi fortunato. E fa pensare a come sia importante, ineludibile, l'impegno ad andare a fondo sulle cause, per evitare il ripetersi di simili casi.

Seduta del 18 gennaio


Seduta straordinaria dedicata al dibattito intorno alla tragedia di San Benedetto del Querceto.  Alla quale non ho partecipato per impegni di lavoro.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 18-01-2007.pdf

Seduta del 16 gennaio


Seduta priva di delibere, contrassegnata soprattutto dal dibattito intorno all'ordine del giorno presentato sul tema dei trattamenti sanitari ai malati terminali, sollevato dal caso di Piergiorgio Welby. Due ordini del giorno presentati, il primo dai consiglieri Alfredo Vigarani (Verdi), Plinio Lenzi (Idv), Giovanni Venturi (PdCi), Nadia Musolesi (Ds), Sergio Spina (Rc) e Andrea De Pasquale (Margherita), il secondo dai gruppi di Forza Italia e Alleanza nazionale, affrontano il problema della facoltà del malato di rifiutare le terapie e quello dei trattamenti contro il dolore.

Il documento dei consiglieri di maggioranza, approvato con 22 voti favorevoli (Ds, Margherita, Rc, Verdi e Idv; nessuno contrario, mentre non hanno partecipato al voto FI e An), ritiene che il caso Welby abbia evidenziato “come in Italia non esista una normativa univoca ed esauriente su questa delicata materia e come per il nostro sistema normativo sia necessario il consenso del paziente al fine di essere sottoposto a particolari trattamenti sanitari”. L’odg sottolinea inoltre come “per la qualità della vita e la dignità della persona di fronte alla propria malattia, sia di primaria importanza la presa in carico delle persone e delle famiglie in fasi tanto difficili e dolorose della propria esistenza, attraverso la presenza ed il rafforzamento su tutto il territorio di un sistema di cure e di servizi all’assistenza personalizzati, di qualità, garantendo a tutti i cittadini cure palliative e le terapie contro il dolore”. Per questi motivi il documento auspica che “al diritto costituzionalmente garantito di rifiutare trattamenti sanitari sia data piena attuazione, in ciò comprendendo il diritto del paziente consapevole e nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, di revocare un consenso già espresso e di rifiutare terapie precedentemente accettate”.
L’odg “invita perciò il Parlamento e il Governo ad assumere specifiche iniziative, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, per colmare l’attuale vuoto normativo”.

Il Consiglio ha inoltre approvato all’unanimità una parte dell’ordine del giorno della minoranza (che nella sua interezza non è stato invece accolto) nel quale si auspica “una convinta e puntuale applicazione della normativa sull’impiego dei farmaci analgesici oppiacei nelle terapie contro il dolore, in tutti i casi in cui ciò può servire a rendere più accettabile la condizione di vita dei pazienti”. Il documento ritiene inoltre che debba essere dato “il supporto necessario anche alle famiglie dei malati, prevedendo a tale scopo adeguate strutture di accoglienza nonché adeguato sostegno economico”.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 16-01-2007.pdf

Seduta del 9 gennaio


Seduta di apertura dopo la pausa di capodanno, segnata dagli echi del dibattito sulle due disgrazie accadute proprio intorno a Natale (soprattutto l'esplosione della palazzina a San Benedetto del Querceto, causata da fuga di gas e finita con 5 vittime).

Dopo la consueta trafila di interrogazioni, viene presentato un ordine del giorno sottoscritto da Italia dei Valori, Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi sulla tragedia di San Benedetto. Si tratta di un testo un pò sbilanciato in due punti (laddove tende ad anticipare un giudizio di inadeguatezza della condotta di Hera, oggetto di indagine giudiziaria; e laddove impegna la provincia in una materia fuori dalla sua competenza istituzionale, quella delle procedure di intervento in casi simili), ma non blindato (i presentatori sono disponibili a recepire modifiche) e per il resto opportuno, visto che siamo di fronte ad un incidente gravissimo accaduto proprio sul nostro territorio (mentre troppo spesso, come ho detto e scritto, finiamo per occuparci di questioni cosmiche come Afghanistan e Stati Uniti, donne arabe o diritti cinesi...)

Succede però che per una diatriba interna alla maggioranza si arriva ad una contrapposizione secca sul voto relativo all'urgenza dell'ordine del giorno (che, per regolamento, o viene depositato anticipatamente rispetto alla seduta, oppure, se viene presentato direttamente in assemblea, per entrare nell'ordine dei lavori e meritare l'apertura del dibattito sui contenuti deve essere dichiarato urgente e votato a maggioranza come urgenza, a prescindere dal merito: ovvero, si può votare a favore per l'urgenza e contro i contenuti).

DS e Margherita dunque fanno blocco negando l'urgenza, a favore della quale votano i 4 partiti presentatori insieme alla minoranza. Personalmente, visto che l'urgenza è stata concessa per questioni molto meno rilevanti (oggi stesso, ad esempio, è stata votata l'urgenza per un odg che critica le affermazioni di Calderoli contro la bandiera tricolore...), non approvo la decisione di votare contro l'urgenza e mi astengo.

L'urgenza non viene quindi concessa e il documento viene rinviato alla seduta successiva.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 09-01-2007.pdf
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
Home Home