Andrea De Pasquale

giugno 2005

Seduta del 24 giugno


Dedicata a due argomenti: il potenziamento e l'adeguamento del sistema tangenziale-autostradale di Bologna (terza corsia dinamica), e l'accordo territoriale per l'ambito produttivo sovracomunale "San Carlo".

Rispetto al primo tema, la situazione critica di congestione del nodo bolognese è nota, essendo ormai divenuta una strozzatura a livello nazionale. L'intervento di potenziamento però ha necessità di avvenire con le strade in esercizio (non è possibile chiuderle), e senza allargare (se non minimamente) la sede stradale. I lavori sono stati affidati alla Pavimental, una controllata di Società Autostrade, e i cantieri stanno partendo adesso. I ritardi sono stati dovuti alle nuove procedure di esproprio previste dalla nuova normativa in materia.

L'intervento,che ci viene presentato dall'ing. Franco Tolentino, project manager di Società Autostrade è diviso in 3 lotti: il primo, da Casalecchio all'Arcoveggio; il secondo dall'Arcoveggio al nuovo casello della Fiera; il terzo lotto da qui a San Lazzaro.

Cuore dell'intervento è la realizzazione della "terza corsia dinamica", senza modifiche strutturali significative, se non l'allargamento della corsia di emergenza in modo che, in situazioni di traffico intenso, la si possa utilizzare come normale corsia di scorrimento. Pannelli a messaggio variabile e disposti lungo tutto il percorso detteranno le regole del momento, visto che la segnaletica orizzontale (striscie a terra) non saranno più utilizzabili a definire la corsia come di emergenza o di scorrimento normale.

Per fare questo occorre allargare di 112 cm il piano stradale dell'autostrada. Questo significa spostare la tangenziale verso l'esterno. Con l'occasione si realizzerà anche un tappeto drenante e fonoassorbente sia sulla tangenziale, sia sull'autostrada, e sarà riqualificato l'impianto di illuminazione.

Perchè la terza corsia dinamica funzioni occorre un sistema integrato di gestione e controllo del traffico, composto da 4 sottosistemi: 
1  - di rilevazione del traffico (RT)
2 - di informazione agli utenti mediante pannelli (PMV)
3 - di rilevazione automatica degli incidenti (AID)
4 - di videosorveglianza (CCTV)

I componenti di questi sottosistemi sono installati su portali previsti in media ogni 800 mt lungo tutti i 14 km.

In particolare i sensori di controllo traffico (RT) utilizzano una tripla tecnologia (infrarosso, radar, ultrasuoni), e sono in grado di rilevare dimensioni, velocità e frequenza dei veicoli. Simili sensori sono previsti anche in 4 punti di avvicinamento al nodo di Bologna, a Castel San Pietro, a Crespellano, a Sasso Marconi e a Bentivoglio.

I messaggi variabili irradiati dai pannelli (PMV) servono non solo a incanalare l'uso delle corsie, ma anche a prevenire problemi indicando agli automobilisti con anticipo i comportamenti da tenere (cambio corsia, rallentamento per lavori, corsia chiusa per incidente).

Una vera novità tecnologica è il sistema di rilevazione automatica degli incidenti (AID), costituito da telecamere a focale fissa e alta definizione che trasmettono le immagini ad un sistema esperto in grado di rilevare diversi tipi di allarme (variazioni improvvise di velocità, veicoli fermi, contromano).

L'ultimo sottosistema (di videosorvegliaza) è costituito da telecamere brandeggiabili, alte su tralicci e attivabili a controllo umano in seguito all'allarme segnalato dal rilevamento automatico: in questo modo tutto il tratto sarà coperto da videosorveglianza.

Verranno inoltre adeguati gli svincoli, tra cui quello di Aeroporto (dove vengono inserite due rotatorie, una a nord e una a sud della tangenziale, di cui la prima a due piani). Rotatorie vengono previste anche a Lame e in altri svincoli esistenti, in modo da eliminare gli innesti a T con semafori.

Vi è poi il nuovo casello riservato alla Fiera, che sorgerà laddove oggi via Michelino scavalca l'autostrada, mentre la barriera di entrata e uscita sorgerà a fianco dell'attuale Comet, proprio davanti al grande parcheggio Michelino. In pratica in questo modo si arriverà in Fiera direttamente con l'autostrada. Verrà completato anche il quadrifoglio sull'attuale svincolo di Viale Europa.

Con l'occasione verranno realizzate anche barriere antirumore su tutto il percorso e il tunnel fonoassorbente di San Donato.

Le domande dei consiglieri vertono soprattutto su tempi e costi, e anche sulla sicurezza (di fatto, viene meno la corsia di emergenza). Sui tempi però non vi sono certezze in quanto dipendono dagli esiti dei sondaggi archeologici (soprattutto l'area della fiera è sensibile per possibilità di resti etruschi) e di bonifica bellica (occorre essere certi che non vi siano ordigni inesplosi). Comunque si tratta di indagini già avanzate, e si spera che in 3 anni l'opera sia finita. Il costo è di 145 milioni di Euro.

Sulla sicurezza, tutti i segnali provenienti dai sistemi di controllo sono replicati alla polizia stradale, ai vigili del Fuoco e al 118.  

In chiusura il dr. Dionisi illustra i vincoli di cantiere che come responsabile del 3° tronco ha imposto all'azienda: sempre 2 corsie libere per senso di marcia anche durante i lavori, cantieri non più lunghi di 1 km per lotto, chiusure solo notturne e solo in 1 senso di marcia per volta. E sottolinea come la grande quantità di incidenti che avvengono in autostrada sono "in linea" e dipendono dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza.

Da qui un secondo giro di interventi di vari consiglieri sul tema della sicurezza.

Rispetto al secondo argomento, sinteticamente si tratta di una modifica alla dislocazione di nuovi insediamenti produttivi nel polo San Carlo (posto a metà strada tra Castel San Pietro e Medicina, ove hanno sede l'Outlet di Castel Guelfo, la Ford, la Malaguti...), che si decide di limitare nell'espansione verso nord, e di espandere invece verso est, oltre il canale di Medicina, per ben 50 ettari (!). In contemporanea viene presentato un progetto suggestivo di riqualificazione ambientale del polo, che oggi appare un'area di nudi capannoni e strade spoglie, e che dovrebbe diventare un'area ecologicamente attrezzata (ma con quali risorse? è la domanda chiave...)
Per saperne di più: Verbale IV comm 24-06-2005.pdf

Seduta del 17 giugno


Due gli oggetti: l'adesione della Provincia al "Comitato Esposizione Bologna - EBO", e il regolamento per conseguire l'abilitazione ad istruttore di autoscuole.

Sul primo tema, la partecipazione della Provincia ad un momento di divulgazione sulle principali trasformazioni del territorio bolognese è certamente molto positiva, perchè costituisce uno dei primi "fatti" di concreta collaborazione interistituzionali tra Provincia e Comune. 

Il Comitato, di cui fanno parte, oltre a Provincia e Comune, anche la Fondazione del Monte, Hera, ATC, Aeroporto, con il sostegno di Ferrovie dello Stato, Fondazione CARISBO, BolognaFiere, avrà lo scopo di "promuovere, dandone adeguata informazione, i progetti urbani, architettonici, infrastrutturali e ambientali di Bologna e in generale ogni  iniziativa pubblica e privata destinata a qualificare e migliorare il territorio metropolitano bolognese".

Dalla minoranza vengono alcune osservazioni critiche, come la necessità di allargare lo sguardo al territorio provinciale, e l'opportunità di esplicitare che tale partecipazione deve avvenire senza oneri a carico della Provincia; quest'ultima viene accolta subito (come integrazione alla delibera), rispetto all'altra si sottolinea l'opportunità di entrare nel Comitato, per poi fare il quella sede pesare il nostro ruolo di rappresentanza di un territorio piu' vasto e interdipendente.

Sul secondo oggetto si scatena un divertente scambio di opinioni sui punteggi di valutazione (essendo la soglia di sufficienza 18 trentesimi, da ottenersi in 3 prove distinte, in ognuna delle quali occorre raggiungere la sufficienza, si discute se la dicitura corretta sia "un minimo di 6 trentesimi in ogni prova"o "un minimo di 6 decimi", non potendo effettivamente superare i 10 punti in una singola prova), che ci tiene tutti appassionatamente impegnati su un tema squisitamente matematico.

In conclusione, entrambe le delibere sono approvate, con riserva di voto in aula da parte delle minoranze.
Per saperne di più: Verbale IV Comm 17-06-2005.pdf

Seduta del 10 giugno


Dedicata alla visita ad Interporto, per mettere meglio a fuoco i problemi della logistica delle merci, tra trasporto su gomma e trasporto su ferro.

Emerge un dato di fondo, preoccupante ma apparentemente ignorato dal dibattito politico: la crescita della movimentazione delle merci sta avanzando a ritmi superiori alle previsioni, bruciando ogni soglia e facendo prevedere la paralisi della viabilità entro il 2015.

Inoltre - ha sottolineato appassionatamente Galloni, direttore di Interporto - la mancanza di efficienza e competitività della logistica (dovuta ad una organizzazione frammentaria e corporativa, grazie alla quale intorno al trasporto merci in Italia vivono in tanti, i quali per conservare il proprio orticello si oppongono ad una modernizzazione che rivoluzionerebbe il settore) non rappresenta un problema solo per il settore dei trasporti, ma di tutta l'economia, perchè ne patisce l'export, molto più danneggiato dai ritardi e dagli ingorghi dei trasporti che dal costo del lavoro.
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
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