Andrea De Pasquale

giugno 2007

Seduta del 28 giugno


Dedicata alla presentazione dell'Accordo Territoriale per gli Ambiti Produttivi sovracomunali dell'Associazione Intercomunale "Reno Galliera".

Si tratta di un accordo che riguarda complessivamente aree per 240 ettari, sparsi in vari comuni, con perequazione territoriale tra le amministrazioni che si vedono "premiate" per la maggiore vocazione insediativa di poli produttivi, e territori che invece sono più difficili, dal punto di vista della viabilità, e che pur rinunciando a sviluppare aree industriali, ricevono benefici dai territori dell'associazione che invece hanno capacità insediativa.

I comuni interessati sono Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d'Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale.

Seduta del 22 giugno


Seduta dedicata ad una convenzione tra Provincia di Bologna e Comune di Lizzano in Belvedere per la costruzione di un marciapiede a margine delle SS.PP. 71 "Cavone" e 324 "del Passo delle Radici", in centro abitato.

Essendo tutti d'accordo sul merito, la discussione verte sulla frase "nell'ambito dell'anno dedicato alle pari opportunità", che conclude il titolo della delibera: che si tratti di un marciapiede riservato alle donne è un'ipotesi da subito esclusa, mentre prevale la tendenza a dare interpretazione estensiva al concetto di "pari opportunità", includendo tra i beneficiari anche i disabili (ecco quindi il collegamento con il marciapiede!).

Seduta del 20 giugno


Dedicata alla delibera di affidamento diretto alla società Area Blu S.p.A. per la costruzione e per la gestione del sistema di controllo fisso della velocità (Autovelox) sulle strade di competenza della provincia, e di elevazione delle infrazioni ai limiti di velocità.

In questa occasione esprimo l'auspicio che si possa gradualmente passare da un sistema sanzionatorio che funziona a singhiozzo (gli autovelox vengono accesi poche ore alla settimana) su violazioni di qualsiasi gravità (viene multato chi va ai 56 kmh come chi va ai 110, se il limite era dei 50), ad un sistema "tarato" per punire le violazioni più gravi (quindi con una soglia più elevata rispetto al limite formale) ma sempre attivo.

L'assessore mi risponde che allo stato attuale della normativa non è consentito di intervenire sulla "soglia" di sanzionamento: il divieto vale per tutti. Mi viene però da pensare che un certo ambito di discrezionalità è sempre assicurato ad un operatore umano: un vigile decide di colpire, tra i tanti comportamenti irregolari, quelli che giudica più pericolosi. Allo stesso modo dovrebbe essere consentito di fare per i vigili elettronici.

Seduta del 15 giugno


Dedicata alla presentazione del Piano Particolareggiato dell'Area Produttiva di Ponte Rizzoli, con caratteristiche di APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata).

Si tratta di un'area di 24 ettari, sulla quale verranno realizzati 88.000 mq di Superficie Utile.

Di seguito alcune scelte progettuali qualificanti (illustrateci da Luca Borsari, del settore Pianificazione):

- la superficie permeabile è pari al 24% della superficie territoriale;
- si è scelto di accorpare il verde pubblico e quello privato, ottenendo una massa critica notevole (parcheggi alberati);
- l'orientamento degli edifici è scelto in funzione della maggior raccolta dell'energia solare nei mesi invernali e della maggior schermatura nei mesi estivi (con alloggiamento di pannelli fotovoltaici);
- è stata prevista un'area comune per la raccolta e il trattamento dei rifiuti;
- le acque piovane sono raccolte e convogliate in una grande cisterna (Fossa dei Galli);
- ci sarà una centrale di cogenerazione per fornire al comparto calore ed energia;
- tutto intorno al comparto è prevista una fascia boscata consistente (larga fino a 40 metri).

I costi finali sono in linea con quelli del mercato: saranno di 105 Euro per mq, comprese tutte le opere comuni sopra elencate (Castel Guelfo 135, Castenaso 105, entrambe non APEA), e soprattutto permetteranno risparmi gestionali in termini di energia, acqua, rifiuti.

Riguardo il gestore unico (al quale è riservato uno spazio di 150 mq all'interno dell'area), l'assessore Meier afferma che sono state superate le obiezioni provenienti dalle associazioni imprenditoriali rispetto alla "chiusura" rispetto al mercato. Il gestore unico sarà quindi selezionato con bando ed avrà la mission del costante miglioramento delle prestazioni ecologiche dell'area. Mentre i costi saranno ripartiti in proporzione allo spazio occupato, le decisioni rispetto al programma ambientale verranno prese con la formula "una testa un voto", dando quindi pari rappresentanza all'azienda grande e piccola.

Seduta del 14 giugno


Dedicata alla presentazione del progetto "Controllo della velocità per la sicurezza stradale nella Provincia di Bologna".

Gli obiettivi sono quelli di ridurre del 50% entro il 2010 le vittime da incidenti stradali, che nel nostro territorio provinciale significa 64 morti (a partire dai 143 del 2002, e 3.700 feriti (a partire dai 7.600 del 2002). Oggi (ovvero nel 2006) siamo a 107 morti e 7.000 feriti.

In questo quadro si è deciso di collocare 15 nuovi autovelox, in punti scientificamente individuati come pericolosi. Ci viene mostrata una mappa del "costo sociale per chilometro" delle strade provinciali, e vi sono diversi tratti, indicati in "nero", che hanno un costo di oltre 400.000 Euro all'anno per chilometro. Si tratta di una cifra altissima, che globalmente, sul territorio provinciale, arriva a formare un costo annuale di 600 milioni di Euro.

Seduta dell'8 giugno


Dedicata ai problemi di viabilità nei comuni di Malalbergo, Baricella e Minerbio in prossimimità della campagna saccarifera (luglio-agosto), che porterà 600 camion al giorno su strade urbane e di campagna per raggiungere lo zuccherificio CO.PRO.B, l'unico rimasto nell'area dopo la chiusura di molti impianti simili.

Alla commissione partecipano i sindaci di Malalbergo (Massimiliano Vogli), di Baricella (Luigi Zanardi), di Minerbio (Giacomino Simoni), oltre ai rappresentanti dello zuccherificio (Piero Cavrini, vicepresidente).

Il problema è semplice: la maglia stradale intorno allo zuccherificio non è adeguata a sopportare il traffico di camion che già l'anno scorso ha messo in crisi il territorio. Le soluzioni a lungo termine sono la realizzazione di una nuova strada (tangenziale di Altedo), sul cui tracciato però ci sono ancora divergenze tra i diversi comuni. A breve termine invece si può puntare solo al miglior utilizzo delle infrastrutture esistenti, distribuendo il disagio in modo da non concentrarlo su una sola comunità.

In questo senso l'ordine del giorno recentemente approvato dal comune di Malalbergo (nel quale si trova Altedo, il centro più sofferente per il traffico dei camion di barbabietole), nel quale il consiglio comunale all'unanimità (!) chiede la chiusura della strada interna al paese al traffico di mezzi pesanti, viene giudicato una "non soluzione", in quanto servirebbe solo a spostare il problema a casa d'altri, spinti anche loro ad analoghe prese di posizione.

Emerge infine da tutti gli intervenuti la considerazione che lo zuccherificio, che conta 4.000 soci e da lavoro a 200 persone (che diventano 400 nei due mesi di campagna), non va visto come un problema, ma come una risorsa del territorio. In proposito riporto una osservazione dell'assessore all'urbanistica del comune di Minerbio, Lorenzo Minganti, che fa notare come lo zuccherificio CO.PRO.B, al contrario di aziende sempre pronte a chiedere soldi agli enti pubblici, sta investendo di suo negli impianti di produzione dello zucchero (mentre gli aiuti comunitari si vanno esaurendo), e chiede alla politica semplicemente di fare il suo mestiere, ovvero di disporre una viabilità adeguata.

Seduta dell'1 giugno


Dedicata alla presentazione del progetto CIVIS, di cui in questi giorni è stato concluso l'iter burocratico, e i cui lavori dovrebbero iniziare a settembre.

Il costo complessivo è di 182 milioni di Euro, di cui solo il 40% per l'infrastruttura di mobilità e i mezzi, e ben il 60% per opere di interesse territoriale (riqualificazione urbana lungo tutto il percorso, modifica alle strade e ai marciapiedi, ecc.) Queste le quote di finanziamento:
- ministero trasporti 110 mln (60%)
- ATC 48 mln
- Comune di Bologna  18 mln
- Comune di San Lazzaro 2 mln
- Regione 4 mln
La lunghezza compessiva del tracciato (contando una volta sola i tratti in sovrapposizione tra diverse linee) è di 19 km. La velocità commerciale sarà di 17 kmh, contro i 14 kmh dei bus attuali: il vantaggio è ottenuto grazie alla preferenzialità semaforica.
4 saranno le linee di trasporto:
- da San Lazzaro zona Pertini a Riva Reno (rossa), 9 km;
- da Caselle alla Stazione Centrale via porta san Donato (azzurra), 9 km;
- da via Genova alla Stazione Centrale (verde), 7 km;
- da via Longo alla Stazione Centrale (gialla), 8 km.  

Andranno a sostituire le linee di autobus 19 e 27. La distanza media tra le fermate è di 350 metri. Vediamo ora qualche dettaglio sulle linee.

La rossa è l'unica che non va in stazione, ma compie un anello tra via Marconi, Riva Reno, San Felice. Tutte le altre fanno l'anello di Piazza XX Settembre, ovvero arrivando da via Amendola in direzione Stazione deviano per via Milazzo poi via Gramsci, attestandosi in Piazza XX Settembre, a fianco dei giardini, nell'attuale parcheggio davanti al Jolly Hotel. Da qui ripartiranno disegnando un anello in senso antiorario, passando quindi davanti alla stazione e tornando su via Amendola.

La linea azzurra è l'unica che passa da porta San Donato e via Irnerio sia all'andata che al ritorno, ricollegandosi alle altre invia Amendola. Tutte le altre entrano da porta San Vitale ed escono da Porta Mazzini.

Su quattro linee, due (rossa e verde) incrociano il Servizio Ferroviario Metropolitano in 2 punti (stazione Centrale e Pontevecchio), una in 3 punti (azzurra: i due di prima più la stazione di San Lazzaro a Caselle), una in 1 punto solo (gialla, solo Pontevecchio). Nel tratto condiviso (via Mazzini) si arriverà nelle ore di punta ad una frequenza di 1 mezzo ogni 90 secondi.

Il progetto aumenta la capacità di portata rispetto all'originale perché concentra gli stessi mezzi (42 veicoli da 18 metri) in 19 anziché 24 km di linea). Punto di forza principale del nuovo mezzo: la precisione di accostamento alla fermata, e l'incarrozzamento a raso con pochi centimetri di distanza tra banchina e mezzo. Punto di debolezza: è molto ingombrante e la via Emilia diventerà una strada quasi interdetta al traffico privato, da cui l'ipotesi (che vedo molto problematica) avanzata dal Comune di San Lazzaro di aprire una nuova via di penetrazione verso Bologna a nord della via Emilia, in zona Savena (ma dove farla passare, visto che l'area è già fortemente urbanizzata in senso residenziale?)

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