luglio 2006
Seduta del 28 giugno
Dedicata ad organizzare il piano di lavoro di sopralluogo e approfondimento dei problemi del trasporto pubblico su gomma nel nostro territorio provinciale.
Dal dibattito escono alcuni criteri condivisi, che sinteticamente elenco:
- affiancare al lavoro di sopralluogo mediante uscite sui mezzi un lavoro, altrettanto importante, di analisi dei dati di carico che i gestori registrano sulle linee dei bus;
- coinvolgere anche FER oltre ad ATC per avere un panorama completo dei gestori di trasporto su gomma;
- dare priorità, come sopralluoghi, alle linee di bus "esclusive", non affiancate da linee ferroviarie;
- per quanto riguarda invece le linee affiancate alle ferrovie, verificare in particolare i collegamenti con le stazioni;
- confrontare i tempi di percorrenza extra urbani ed urbani, per scorporare il dato di congestione laddove effettivamente c'è l'intasamento;
Viene inoltre dichiarato da tutti che un tale lavoro dovrà avere un preciso obiettivo politico, e non restare fine a sè stesso.
Seduta del 7 luglio
Dedicata alla modifica statutaria del Comitato Esposizione Bologna "E-Bo" (che gestisce lo spazio espositivo nell'ex sottopasso sotto via Rizzoli), che diventa "Comitato Urban Center Bologna", con l'ingresso di nuovi soci quali Università, Camera di Commercio e Acer, che si aggiungono ai vecchi soci (Provincia e Comune, Fondazione del Monte, Hera, ATC, Aeroporto, e in veste di sostenitori Ferrovie dello Stato, Fondazione CARISBO, BolognaFiere). Viene inoltre allargato lo spazio disponibile, includendo il sottopasso verso via Indipendenza e alcuni locali di Palazzo Re Enzo.
Nel mio intervento sottolineo 3 elementi positivi del passaggio odierno, che va a consolidare un'iniziativa molto importante per la conoscenza e la trasparenza delle grandi scelte strategiche per lo sviluppo e il futuro del nostro territorio.
- Il primo elemento è che l'Urban Center è diventato parte della dotazione necessaria ad una città come Bologna: fatto non scontato, visto che fino a pochi anni fa erano in pochi "pensatori sparsi" ad affermare questa necessità.
- il secondo è che il perimetro territoriale individuato come oggetto delle esposizioni è il territorio metropolitano, e non solo cittadino.
- il terzo è che la chiarezza sui progetti strategici è un elemento necessario alla famosa "partecipazione" dei cittadini, che solo davanti a un quadro chiaro e completo degli obiettivi strategici del territorio possono adeguatamente giudicare la coerenza o meno degli atti amministrativi e delle scelte politiche degli amministratori.
La delibera viene approvata con i voti favorevoli della maggioranza e contrari della minoranza.
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