Andrea De Pasquale

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Aggiornamenti dicembre 2005

Sintesi attività novembre - dicembre 2005

22 dicembre 2005

Cari amici,
eccoci all’ultimo aggiornamento del 2005 sulle attività in Provincia. Pensando di fare cosa gradita, ho aggiunto a questa lista alcune persone incontrate negli ultimi tempi: se ho sbagliato, basta rispondere a questo messaggio chiedendo di essere cancellati.

Mi fa piacere partire da dove ci siamo lasciati, ovvero dall’appello – nell’aggiornamento di ottobre – per votare alle primarie: il risultato ha superato ogni previsione, anche nel mio seggio (Cirenaica), dove hanno votato oltre 2.100 persone, con una fila ininterrotta ma composta e gioiosa dalle 8 di mattina alle 11 di sera. Segno che poi quando la politica offre alla “gente” spazio per esprimersi, la “gente” non sta a casa...

Venendo a noi, riassumo intorno a 4 temi il lavoro in Provincia di questi 2 mesi.
- Traffico e inquinamento
- Trasporto Pubblico su gomma e su ferro
- Nodo di Rastignano
- Emissioni elettromagnetiche

--- TRAFFICO E INQUINAMENTO ---

Riguardo ai temi del traffico e dell’inquinamento, il periodo è dominato dalla decisione del Comune di Bologna (o meglio, del sindaco) di riaprire il centro al traffico privato nella giornata di sabato e nelle 2 settimane precedenti il Natale. Al di là della mia posizione nettamente contraria (uscita inaspettatamente sui giornali i primi di novembre), anche il mio partito, pur nella doverosa lealtà al sindaco, si è attestato su posizioni di forti perplessità (vedi le insistenze di questi giorni di Paruolo e Natali sul promesso monitoraggio degli effetti).

Al riguardo sono rimasto un po’ interdetto dalle “bacchettate” che alcuni amici DS hanno rifilato, in comune e in provincia, al nostro assessore Burgin, colpevole di dire ai giornalisti – in risposta alle loro domande – niente po’ po’ di meno che… l’acqua è bagnata! (ovvero che la riapertura del centro al traffico privato non aiutava a ridurre l’inquinamento). Maggiori dettagli nel resoconto (e nel verbale) della seduta di consiglio del 15 novembre, sul mio sito www.andreadepasquale.it

--- TRASPORTO PUBBLICO SU GOMMA E SU FERRO ---

Ancora in novembre, abbiamo come Provincia preso posizione sulla gara di affidamento del TPL (Trasporto Pubblico Locale). Qui la vicenda è complessa e probabilmente anch’io non la so tutta, ma quanto ho capito mi è bastato per farmi un’opinione nettamente contraria all’espletamento della gara nelle condizioni date, che vedono un gestore locale (ATC, controllata da Comune e Provincia) penalizzato per avere attuato lo scorporo del patrimonio (calando così il proprio capitale da 180 a 24 milioni di Euro), in forza di una normativa regionale (legge 30 del 1998) poi risultata superata, col risultato che oggi possono partecipare alla gara aziende (nazionali o estere) che, non avendo fatto lo scorporo, partono nettamente avvantaggiate.

E visto che, in tema ferroviario, Bologna patisce in modo evidente l’assenza di una regia locale della mobilità su ferro (di fatto, leggendo la storia delle scelte gestionali, siamo trattati come periferia di Roma da Trenitalia e come periferia di Ferrara e Parma da Ferrovie Emilia Romagna), mi pare proprio sciocco rinunciare anche al controllo del TPL. Non a caso, mi dicono che le maggiori città italiane hanno accuratamente evitato la gara e si sono organizzate per mantenere il controllo dei trasporti pubblici, che – come ho sottolineato nel mio intervento in consiglio – non risponde solo a criteri aziendalistici, ma rappresenta uno strumento di politica territoriale e sociale (ad esempio collegare alcuni piccoli paesi di montagna non rende, ma è fondamentale per la popolazione anziana o comunque priva di auto o di patente). I privati sono utili per realizzare economie di gestione nell'erogazione dei servizi di trasporto, ma in un quadro governato dalle Pubbliche Amministrazioni. E, tra i motivi per il rinvio, ho proposto di aggiungere quello "di favorire, in prospettiva, una gestione più integrata tra trasporto pubblico su gomma e su ferro".

E proprio al ferro, e in particolare ad un braccio fondamentale del SFM (la linea Bologna – Portomaggiore) sono state dedicate ben due Commissioni, entrambe le quali hanno visto protagonista il presidente nonché amministratore delegato di FER (Ferrovie Emilia Romagna) Roberto Soffritti, il quale si è prodigato in una presentazione largamente virtuosa dell'azienda (45 milioni di fatturato, 600 dipendenti ben pagati, gestione economica per minimizzare i contributi pubblici…), che però a Bologna non è particolarmente apprezzata visti i disagi patiti dagli utenti sia sulla linea per Portomaggiore (gestita totalmente da FER), sia della linea Bologna-Vignola (gestita a metà con ATC).

Dalla relazione di Soffritti emerge infatti la focalizzazione primaria di FER sul trasporto merci lungo l'asse Porto di Ravenna - Ferrara - Poggio Rusco (la cosiddetta “cispadana ferroviaria”), da dove il traffico merci si biforca, prendendo parte la via per il Brennero verso la Germania, parte quella per Parma - La Spezia verso il Tirreno. In questa prospettiva evidentemente Bologna, dove FER gestisce solo trasporto persone, appare marginale.
Soffritti annuncia anche l'avvio dei cantieri per l'elettrificazione della linea Bologna-Portomaggiore (da concludersi entro 13 o 14 mesi), e il contestuale acquisto di materiale rotabile elettrico, nei limiti consentite da risorse insufficienti, il cui versamento il ministero continua a ritardare. Ottima cosa l’elettrificazione, che però (secondo me, e anche secondo il Comune e il Quartiere San Vitale) andava portata avanti insieme all’interramento della micidiale tratta urbana tra via Larga e via Rimesse, dove la chiusura prolungata dei passaggi a livello – a motivo delle fermate a ridosso – blocca tutta l’asse Massarenti. E invece oggi si elettrifica, e l’interramento è rimandato perché mancano i soldi.

Viene inoltre confermata la scelta di chiudere la sede FER di Bologna (in via San Donato) per concentrare le attività direttive a Ferrara, dove – a quanto mi risulta – FER intende stabilire propri uffici in un immobile di pregio, da acquisire per unl valore di 6 milioni di Euro. Soffritti inoltre afferma, rispondendo a un consigliere comunale, di non avere mai saputo della esigenza di preservare, nell’area Zanolini, un margine di spazio per il possibile futuro di raddoppio dei binari: cosa niente affatto vera per la Provincia, che in tutti i documenti e gli atti ha sempre sottolineato questa necessità. Maggiori dettagli sulla vicenda li trovate nel resoconto delle IV commissioni del 23 novembre e del 2 dicembre sempre sul sito www.andreadepasquale.it

--- IL NODO DI RASTIGNANO ---

Molto interessante è stata la Commissione dedicata all’annosa vicenda del Nodo di Rastignano, su richiesta dei Quartieri Savena e Santo Stefano e dei vari Comitati attivi in zona.

Una vicenda che nasce dal lontano 1991, quando si decise di accompagnare la realizzazione dell'Alta Velocità ferroviaria con la realizzazione di una variante all'allora "strada statale" n. 65 della Futa, che nel tratto Rastignano - San Ruffillo - Bologna è ormai una strada urbana, che passa in mezzo a case, scuole, negozi, con immaginabili effetti sulla vita degli abitanti.

Sulla storia del progetto e sui motivi per cui si sono persi anni preziosi trovate una mia sintesi sempre sul sito (lavori di IV Commissione, dicembre 2005, seduta del 16 dicembre). Pare però che da gennaio possa partire la fase finale di approvazione del progetto, da chiudersi entro il 2006. Resta il problema di risorse insufficienti (mancano all'appello 20 milioni di Euro...)

--- EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE ---

Sul tema delle emissioni elettromagnetiche, segnalo la IV Commissione dell’11 novembre dedicata al Piano Provinciale di Localizzazione dell'Emittenza Radiotelevisiva (PLERT), di cui trovate ampia relazione sul sito.

In estrema sintesi, dopo una controversa vicenda legislativa, durata dal 2000 al 2003, la Provincia riprende in mano la materia e presenta oggi il primo frutto del suo lavoro. Particolarmente interessante la relazione dell’ing Giovannelli sul funzionamento tecnico dei diversi impianti di emittenza, e del loro impatto sull’ambiente circostante, dalla quale emerge un conflitto tra salute e paesaggio, dato che gli impianti migliori dal punto di vista delle ricadute elettromaghetiche sul territorio circostante sono i più impattanti sul piano visivo.

Infine segnalo l’ordine del giorno – da me presentato – sul tema della riassegnazione dei beni sequestrati alla mafia, a proposito del disegno di legge che prevede la possibilità di revisione delle assegnazioni dei patrimoni confiscati, senza limiti di tempo e su semplice richiesta di chiunque sia titolare di un "interesse giuridicamente riconosciuto", indebolendo la legge "Rognoni - La Torre" del 1996, che ha permesso di rimettere in un circuito economico trasparente e legale patrimoni accumulati con il crimine (e oggi gestiti da cooperative ed associazioni legati alla rete di Libera).

L’anno si chiude – dal mio punto di vista – con la solita sensazione che il tempo corra troppo veloce rispetto alle cose da fare, da leggere, da approfondire... Penso a quante volte ho detto “ne parliamo”, “ci vediamo”, “organizziamo...”, senza poi riuscire a dare seguito. Mi dispiace, ma credo sia inevitabile.

A tutti e a ciascuno auguro un Natale vero, capace di riportarci all’essenziale delle cose per gustare il meglio della vita, e un nuovo anno da vivere con serenità e capacità di sorridere, in primo luogo di noi stessi. 
 
Andrea De Pasquale - a.depasquale@smart.it
Consigliere Provinciale, Gruppo Margherita - Democrazia è Libertà
Presidente IV Commissione "Urbanistica, Viabilità, Trasporti"
Provincia di Bologna 
www.andreadepasquale.it
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
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