Andrea De Pasquale

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Da Bologna con Renzi. Per un'Italia responsabile, solidale, che lavora.

Il documento scritto a più mani che motiva il nostro sostegno a Matteo Renzi. Non come "fan" entusiasti della persona, ma da persone libere, critiche, con convinzioni forti e chiare, che vedono in Renzi una opportunità, una scommessa.

Da Bologna con Renzi. Per un'Italia responsabile, solidale, che lavora.

Siamo donne e uomini convinti che la vera ricchezza di un Paese sia il lavoro. Ci rivolgiamo a quanti ritengono che il lavoro sia il contributo più alto che ciascun cittadino porta alla società, la forza capace di migliorare il mondo, l'ambito in cui si realizza la creatività e la dignità umana. Lavoro come servizio, come intraprendenza, come capacità di sostenere la fatica oggi in vista di un risultato domani.

Ci interessa costruire le basi di una prosperità non effimera, e dare ai nostri figli la prospettiva di un futuro migliore. Vogliamo riportare al centro dei progetti economici, sociali e politici il lavoro in tutte le sue declinazioni: autonomo e subordinato, di impresa e di cura, pubblico e privato. Per fare questo oggi occorrono verità e discontinuità.

La verità riguarda il rapporto tra economia, debito, spesa pubblica in Italia. E' insostenibile spendere più di quanto produciamo, ed è immorale caricare i costi delle nostre scelte sulle generazioni future. Lo abbiamo fatto nei decenni passati, e iniziamo a pagarne ora le conseguenze. Questo discorso di verità, iniziato negli anni '90 con il governo Ciampi, ripreso nel 2000 da Prodi con l'ingresso nell'Euro e oggi da Monti, ha subìto troppe interruzioni, che ci hanno causato danni economici e sociali. D'ora in avanti, una politica responsabile non può prescindere da esso.

La discontinuità riguarda la classe dirigente, che ha mostrato l'incapacità di mettere mano ai problemi reali, di avviare vere riforme, a partire da quella della politica, di imprimere al Paese una spinta nella direzione dell'interesse generale. Abbiamo bisogno di un forte ricambio del personale politico, di una iniezione di energie nuove, formate non nel chiuso delle segreterie dei partiti o delle lobbies economiche, ma nel campo aperto dell'impegno professionale, civile, sociale. Abbiamo necessità di un continuo scambio (e ricambio) tra classe politica da un lato e mondo del lavoro dall'altro. Abbiamo urgenza di leader politici integri, coraggiosi, non prigionieri di vecchi steccati.

Perciò guardiamo con interesse alla candidatura di Matteo Renzi alle primarie promosse dal Partito Democratico.

Siamo disponibili a impegnare le nostre energie e i nostri valori in un nuovo patto di cittadinanza, che ci rimetta in cammino verso un orizzonte di fiducia e di speranza. Siamo pronti a mobilitarci contro gli ostacoli alla crescita che vengono da una società soffocata da corporativismi e rendite di posizione, e da un apparato pubblico poco orientato ai cittadini e molto alla burocrazia, che spesso tutela i garantiti e dimentica i più deboli. Siamo decisi a una battaglia che punti a liberare l'Italia dai troppi costi improduttivi che la paralizzano, e rimetta in gioco risorse, energie e passioni per una nuova stagione di impegno civile, per una sfida di produttività, di equità, di solidarietà.

Siamo convinti che rendere la pubblica amministrazione meno costosa e più efficiente, valorizzando chi al suo interno si impegna per questo obiettivo, non è atto di ostilità ma di amore per le Istituzioni. Che fare spazio al talento, premiare il merito, incentivare l'iniziativa non è regredire alla legge del più forte, ma al contrario serve a riattivare l'ascensore sociale e redistribuire le risorse. Che stare sul mercato in modo competitivo, confrontarsi con una concorrenza globale, guadagnare la fiducia di clienti e investitori, di dipendenti e comunità locali, non è un cedimento ad una cultura liberista e mercantile, ma la condizione per creare lavoro e ricchezza. Che puntare ad un nuovo modello di sviluppo, meno consumistico e più consapevole, sia di aiuto ad un progresso autentico e duraturo.

Ci stanno a cuore valori come democrazia, solidarietà, legalità, giustizia, responsabilità, etica pubblica.

Vogliamo ridurre le disparità economiche, ma aumentando produzione e circolazione della ricchezza e non il peso, già insostenibile, dell'imposizione fiscale su chi lavora e produce. Vogliamo uno sviluppo sostenibile, attento alla compatibilità ambientale, alla produzione di energia pulita e al suo risparmio, al recupero e al riciclo dei materiali, in un'ottica di rispetto degli equilibri naturali e di responsabilità verso le generazioni future.

Vogliamo regole che valgano per tutti, e siano più semplici e più stabili, affinché possano essere rispettate e fatte rispettare. Uno Stato che, in materia economica, abbia un ruolo di indirizzo e controllo, e sia meno pervasivo nella gestione. Carriere pubbliche determinate da capacità e impegno, non da clientele e raccomandazioni.

Vogliamo attuare lo Stato Sociale attraverso servizi di Welfare equi ed efficienti, e una sussidiarietà capace di coinvolgere le energie e le iniziative presenti nella società, con i giusti controlli e senza deleghe in bianco.

Crediamo nel ripudio della violenza, nel limite della politica, nella laicità delle istituzioni. E nell'utilità di politiche di accoglienza e integrazione, in modo che le diversità, ben governate, possano diventare una ricchezza.

Crediamo nella necessità di un rafforzamento dell'Unione Europea, non solo come scudo per i paesi aderenti, ma come faro, sulla scena internazionale, in tema di diritti umani, di rispetto dell'ambiente, di costruzione della pace.

Abbiamo quindi deciso di sostenere Matteo Renzi, e lo invitiamo a tradurre il suo messaggio rinnovatore e riformatore in proposte concrete, su cui ci confronteremo da persone libere e interessate al bene comune.

Bologna, 13 settembre 2012

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