Andrea De Pasquale

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Aggiornamenti gennaio 2009

Rendiconto attività gennaio 2009


11 febbraio 2009

Cari amici,

con l'ormai consueto ritardo, eccomi al periodico rendiconto, dedicato stavolta all'attività svolta in Provincia nel mese di gennaio, e anche alla situazione politica generale. Rammento che per essere eliminati da questa lista basta farmelo presente con una mail, mentre chiedo a quanti cambiano  indirizzo - e desiderano continuare a ricevere questi aggiornamenti - di segnalarmi il nuovo, e quello di eventuali amici interessati.

Come le altre volte citerò sommariamente i temi, rinviando al mio sito ( www.andreadepasquale.it ) per le argomentazioni e i dettagli. Quattro i punti principali, che elenco a mo' di indice affinché possiate saltare quanto non vi interessa:

1) VIABILITA' E TRASPORTI: BAZZANESE E TRENI ELETTRICI.
2) GUERRA E PREGHIERA IN PIAZZA: PRIMO, NON CONFONDERE.
3) PD: RISCHI E OPPORTUNITA'.
4) ELUANA E IL CONSIGLIO PROVINCIALE.

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1) VIABILITA' E TRASPORTI: BAZZANESE E TRENI ELETTRICI.

Dopo la notizia "cattiva" riguardante il nodo di Rastignano (rispetto al quale il ministro Matteoli ha espresso, lo scorso 7 gennaio, un sostanziale disimpegno del governo), di cui si parla nei due consigli del 13 e 20 gennaio,  ne arriva invece una buona: la convenzione per il completamento della Nuova Bazzanese (approvata nel consiglio del 29 gennaio, e prima discussa in IV Commissione il 9 e 23 gennaio), anch'essa infrastruttura fondamentale per la parte occidentale del nostro territorio e per il collegamento con l'area pedemontana modenese (Vignola, Maranello, Sassuolo). 

Si tratta di un tracciato lungo 11 chilometri, che parte dalla rotonda di via Lunga (laddove oggi le due corsie dell'asse attrezzato Casalecchio-Bazzano terminano nel nulla), aggira a nord gli abitati di Crespellano e Bazzano e arriva alla zona industriale Muffa-Spadetta, al confine con la provincia di Modena, collegandosi con la pedemontana della provincia di Modena, con evidente fuidificazione del traffico. Il costo complessivo dell’opera, che dovrebbe venire appaltata nel 2011 e terminata tra il 2013 e il 2014, è previsto in 52 milioni di euro.

Anche sul trasporto ferroviario il mese trascorso ci porta quantomeno una speranza: il 30 gennaio esce la notizia secondo cui la FER avrebbe iniziato formalmente l'iter della procedura di gara per l'acquisto di 12 treni elettrici da destinare alla linea Bologna-Portomaggiore, per un investimento di 75 milioni di Euro, e che, nell'attesa (la consegna dei treni richiede dai 2 ai 3 anni) avrebbe avviato un piano di manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente (che ne ha davvero molto bisogno). Inoltre da marzo 2009 dovrebbe entrare in servizio un nuovo convoglio elettrico da affiancare a quelli già in uso nelle ore di punta. Speriamo che alle parole facciano stavolta seguito anche i fatti.

2) GUERRA E PREGHIERA IN PIAZZA: PRIMO, NON CONFONDERE.

Gennaio è stato segnato anche dai riflessi politici locali dei bombardamenti israeliani su Gaza e della preghiera islamica in piazza Maggiore di sabato 3 gennaio. In proposito mi limito a segnalare il dibattito su Israele nel consiglio del 9 gennaio, che mi sembra brillare per strabismo sia da parte della destra (per la quale pare che a Gaza non sia accaduto nulla, se non un'azione di contrasto al terrorismo), sia della sinistra, che non riesce a mettersi nei panni di un popolo minacciato nel proprio diritto di esistere da vicini (l'Iran di Ahmadinejad, il Libano di Hezbollah e Gaza di Hamas) che lo additano come un cancro da estirpare e un insetto da schiacciare. Davanti a questa duplice miopia, decido di fare una eccezione alla regola che mi sono dato (quella di concentrare il mio impegno amministrativo su cose locali ed evitare temi su cui la Provincia non ha competenze), e fare quindi un intervento su Israele e la guerra (vedi alla voce "miei interventi in consiglio").

Sull'episodio della manifestazione islamica in piazza Maggiore invece trovo sbagliato e fuorviante confondere la preghiera, che come tale non può offenderci né come bolognesi, né tantomeno come cristiani, e l'arroganza (o addirittura la violenza) contenuta in gesti e parole che l'hanno accompagnata, e che come tali hanno meritato una netta condanna. Ancora una volta, il problema non è religioso, ma civile, e dispiace che non poche voci cittadine, pur tra loro molto diverse, abbiano invece preferito confondere i due piani e mescolare regole di convivenza, identità e fede sia per difendere, sia per censurare quanto accaduto.

3) PD: RISCHI E OPPORTUNITA'.

Diverse volte, negli ultimi mesi, mi sono trovato a condividere posizioni e voci critiche rispetto ad alcune scelte, politiche e organizzative, del mio partito. Sui rischi di inconsistenza che corriamo come forza politica che invece voleva essere riformista, post-ideologica, capace di sintesi tra le due maggiori tradizioni politiche e popolari presenti in Italia (socialismo e cattolicesimo democratico), vi segnalo uno splendido articolo di Gianfranco Brunelli (Il Regno n. 22/2008), che descrive con estrema brevità (una pagina e mezzo) e nitidezza i problemi che vedo anch'io, a livello nazionale e locale.

Insieme ai problemi restano però anche le opportunità, legate soprattutto dal fatto - decisivo nella competizione politica - che il panorama esterno al PD non sembra in grado di offrire tanto di meglio. Guardando a Bologna e alle prossime amministrative, noto che nessuna forza politica, dopo avere criticato le nostre primarie (imperfette, come ho ampiamente sottolineato, ma pur sempre capaci di mobilitare centinaia di volontari e migliaia di elettori, sia pure sempre meno del desiderabile), abbia poi messo in opera un criterio migliore di selezione dei candidati. Il fatto che le primarie del PD non siano andate come io auspicavo non mi impedisce di apprezzare il fatto che si sia avuto il coraggio di farle, e resto convinto che siano meglio delle primarie imperfette come le nostre piuttosto che le autocandidature o le cooptazioni dall'alto di altri partiti.

4) ELUANA E IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Il 29 gennaio il consiglio provinciale si occupa del caso di Eluana Englaro, sui cui vengono presentati due ordini del giorno in totale antitesi, uno del centrodestra (naturalmente contro ogni ipotesi di interruzione delle cure), uno della sinistra (naturalmente contro ogni ipotesi di prosecuzione delle stesse). Per evitare spaccature palesi il PD sceglie di non presentare un testo proprio e di votare l'astensione su entrambi i documenti. Il capogruppo Zaniboni e la presidente Draghetti scelgono invece di non partecipare al voto: scelta che avrei condiviso anch'io, se non avessi dovuto allontanarmi per un impegno preso in precedenza (era un giovedì, giorno che solitamente dedico al lavoro).

Sull'argomento mi sono arrivate negli ultimi giorni, da parte di amici che stimo e ai quali sono molto legato, richieste analoghe e opposte, di schierarmi con nettezza dall'una o dall'altra delle parti in conflitto. Non l'ho fatto finora, non credo per vigliaccheria, ma per onestà: dopo avere letto centinaia di articoli e contributi, continuo a vedere in entrambi i fronti torti e ragioni, che non mi sento di tradire (le ragioni) o dissimulare (i torti) indossando l'armatura e andando alla battaglia, sia essa "pro life" o "pro choice". Non intendo però sfuggire alla questione: sto cercando di mettere in ordine le cose che su questa vicenda mi sono sembrate vere e quelle che mi sono sembrate false, e tra qualche giorno spero di avere finito, e di potere così accontentare o deludere con chiarezza gli amici di cui sopra, visto che ora, almeno per Eluana, non c'è più urgenza alcuna, in nessun senso.

L'unica banalità che mi sento di dire qui, scrivendo a voi da cittadino eletto in un organo di rappresentanza del territorio di Bologna, è che mi fa pensare il tempo e l'energia profuse dal nostro Consiglio provinciale (non bioetico, non sanitario: provinciale) in un dibattito su scelte di fine vita, testamento biologico e dintorni, mentre abbiamo problemi non piccoli su materie di nostra diretta competenza e responsabilità (per restare ai temi infrastrutturali: Passante autostradale, Civis, Servizio Ferroviario Metropolitano, manutenzione e costruzione di strade, ...). E mi chiedo: potrà il dibattito su Eluana salvarci dal rischio della nostra scarsa utilità politica e amministrativa?

Chiudo con un abbraccio a tutti e a ciascuno, tanto più sentito in questo momento, in cui i rapporti di stima intellettuale e di comprensione affettiva tra molti di noi sono duramente messi alla prova da una polarizzazione che dipinge chiunque onestamente e sinceramente su questi temi manifesta un punto di vista diverso come un nemico, un pervertito, un servo stupido (o peggio interessato) dell'ideologia dominante, sia essa quella relativista oppure oscurantista, radicale oppure clericale. Non credo sia così, non la vivo così, e ritengo di non essere il solo. Un saluto, e alla prossima.

Andrea De Pasquale
consigliere provinciale del PD
presidente IV Commissione "Pianificazione - Trasporti - Viabilità"
Provincia di Bologna
www.andreadepasquale.it
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
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