Andrea De Pasquale

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Tanto inquinamento ma sul treno è silenzio

A Bologna siamo di fronte a 360.000 spostamenti intercomunali al giorno che, per una media presumibile di 12 km, fanno circa 4 milioni di km. A 12 km percorsi ogni litro di carburante e 180 grammi di anidride carbonica emessa per km, diventano almento 360.000 litri di carburante e 720 tonnellate di CO2 in atmosfera ogni volta che il sole tramonta. Il treno può ridurle, ma nessuno ne parla.

L'Unità Bologna, 23 settembre 2007, pagina 1 e 3.



In questi giorni il Comune di Bologna ha fondato Sintra srl,  una socierà operativa che ha il compito di snellire tutta la procedura che va dalla ideazione alla inaugurazione delle infrastrutture di trasporto comunali. Nel nostro paese dove non è infrequente che, a causa dei tempi biblici di attuazione, le opere pubbliche nascano già vecchie o, quantomeno, concettualmente superate, ben venga uno strumento, previsto dalle leggi vigenti, che cerca di accorciarne i tempi (senza toglierne  il controllo alle istituzioni elettive).

Sintra, però, si occuperà solo delle opere di competenza strettamente comunale mettendo ancora una volta in luce, se ce ne fosse ancora bisogno,  la inadeguatezza di confini amministrativi che si perdono nella notte dei secoli, continuamente scavalcati dal modo di vivere odierno. I trasporti ne sono l’esempio più evidente. Più di tutto ne soffrono quelle infrastrutture che richiedono la concertazione e la spinta decisa ed unanime di più livelli amministrativi e, magari, sono proprio quelli che più sarebbero necessari alla popolazione.

Valga per tutti l’esempio del Servizio Ferroviario Metropolitano da tutti proclamato “opera strategica per la mobilità di Bologna e provincia” ma che continua a languire a livelli indegni di un paese civile. Eppure, da qualsiasi punto di vista si guardi, la sua strategicità è talmente evidente che consiglierebbe a qualsiasi amministratore di investirvi tutte le risorse umane e finanziarie disponibili.

Siamo di fronte a 360.000 spostamenti intercomunali al giorno che,  per una media presumibile di 12 km,  fanno circa 4 milioni di km. A 12 km percorsi ogni litro di carburante  e 180 gr di anidride carbonica emessa per km, diventano almeno 360.000 litri di carburante e 720 tonnellate di anidride carbonica in atmosfera ogni volta che il sole tramonta. L’80% circa di questo target potrebbe essere interessato ad un efficiente SFM. Nè la metro/tramvia, nè il people/mover vi si avvicinano lontanamente, e nemmeno il Passante Nord Autostradale, che pur avendo un effetto "fluidificante" rispetto al traffico locale (Bologna è letteralmente soffocata dal nodo scorsoio della Tangenziale e la necessità di allentarlo assolutamente vitale), non può assolutamente competere con il SFM per gli spostamenti radiali "da" e "verso" il capoluogo.

Eppure mentre sulle tre opere citate si sprecano i viaggi a Roma, le intemerate fra Ministri ed amministratori locali, la grancassa di stampa e tv, addirittura finanziamenti diretti come i 27 milioni di euro della Regione sul people/mover (più i 3 dell’Aeroporto), al SFM viene riservata, come da troppo tempo, nient’altro che una bella dichiarazione d’intenti: l’accordo del 19 giugno scorso, un altro bel mucchietto di numeri sulla carta che non si traducono mai in treni e servizi (i binari, per fortuna, sono lì dalla fine dell’800), per la gioia delle decine di migliaia di utenti attuali e delle centinaia di migliaia potenziali. Anzi proprio questo accordo ha dimezzato la costruzione della fermata a servizio del Guglielmo Marconi a cavallo delle linee per Milano e Verona in evidente concorrenza con il people/mover, mantenendo il solo lato per Milano.

Quale altra conurbazione europea potrebbe vantarsi di avere una raggiera di otto linee passanti che collegano oltre 80 stazioni periferiche al centro del capoluogo? Quale amministratore di città media o grande europea non morirebbe di invidia e di incredulità nel vedere tanto bendidio così malamente utilizzato?

Altri Capoluoghi  regionali, in sinergia con le rispettive Provincie, Regioni, Comuni del bacino, sebbene non così storicamente ben dotati di binari, stanno mettendo in comune le risorse disponibili per supplire alle carenze dello Stato ed incentivarlo all’azione. Lazio, Piemonte, Toscana, Lombardia, Veneto, Campania sono più avanti di noi, addirittura alcuni acquistano direttamente treni e li danno in comodato Trenitalia in cambio del servizio.
Non si capisce la ragione della nostra arretratezza, qualcuno può spiegarla ai cittadini di Bologna e provincia?

Andrea De Pasquale   Consigliere Provincia Bologna
Paolo Serra               Consigliere Comune Bologna
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