Andrea De Pasquale

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marzo 2005

Seduta del 31 marzo


Dedicata alla nuova società PROMOBOLOGNA, che ha come "mission" quella di attirare investimenti sul nostro territorio.

Seduta del 24 marzo


Dedicata alla visita al Museo del Patrimonio Industriale, nell'ex Fornace Galotti. Un'esposizione davvero molto bella, ricca e ben spiegata, in un luogo di per sè suggestivo (forni per la cottura di mattoni di argilla).

Particolarmente curata la sezione relativa all'industria della seta, e in generale alla storia economica locale, dalla quale si ricava come da una "invenzione" tecnica sono derivate generazioni di aziende, che hanno variato, migliorato, dato nuove applicazioni a quella "invenzione" risalente magari alla generazione del bisnonno.

Mi ha colpito anche un grafico dal quale si capisce come tra due aziende di inizio novecento, entrambe con sede a Bologna, ma una di proprietà locale, l'altra straniera, sono derivate vicende assolutamente opposte. Dalla prima, sono sorte "spin off" (nuove aziende) in numero consistente (oltre una ventina), che hanno appunto modificato e ri-applicato il know-how dell'azienda madre, producendo nuovo sapere, nuova occupazione, nuova ricchezza. Dalla seconda, dove il know-how era tenuto all'estero, non è nato nulla. Una lezione da tenere presente davanti alle attuali vicende di fusioni ed acquisizioni...

Seduta del 17 marzo


Seduta doppia, una - al mattino - dedicata all'illustrazione dei dati del Centro per l'Impiego sulla situazione occupazionale nel territorio provinciale al 31/12/2004, l'altra - al pomeriggio - dedicata all'udienza conoscitiva con le Organizzazioni Sindacali e le RSU sulla situazione della BredaMenarinibus.

Per quanto riguarda la disoccupazione, i dati presentati dall’assessore Paolo Rebaudengo, tratti dagli elenchi dei disoccupati registrati dai Centri per l’impiego della Provincia (CIP) presenti sul territorio, fotografano al 31 dicembre 2004 una situazione di circa 36.000 le persone alla ricerca di lavoro, pari al 5,9% dei 608.000 bolognesi tra i 15 e i 65 anni.
Delle 36.000 persone iscritte negli elenchi dei Cip e (dichiaranti l'immediata disponibilità al lavoro, secondo quanto previsto dalla legge), 7.300 sono alla ricerca del primo impiego (di cui il 62% donne) mentre 28.700 hanno perso il lavoro e cercano nuova occupazione (il 58% donne).

Le donne e le persone di età tra i 30 e i 49 anni rappresentano la maggioranza dei disoccupati: le prime costituiscono il 59% del totale complessivo e le seconde il 55%. Il 45% dei disoccupati non ha alcun titolo di studio o ha la sola licenza elementare o media inferiore (di questa tipologia il 58% sono donne); il 26% ha un diploma; il 12% ha una laurea. La percentuale di disoccupati con laurea sale al 17% a Bologna.
Le donne, rileva l’assessore Paolo Rebaudengo, hanno maggiore difficoltà a trovare lavoro anche con titoli di studio superiori a quelli degli uomini. Infatti tra i disoccupati con un diploma le donne sono il 62% e tra quelli laureati le donne sono il 67%.

Seduta del 10 marzo


La seduta - alla quale non ho preso parte - ha visto il trasferimento a Imola per la partecipazione della Commissione al Convegno "Le sfide dell'Artigianato bolognese nella competizione globale" - Sala Consiliare del Comune di Imola.
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