Andrea De Pasquale

maggio 2008

Seduta del 27 maggio


In apertura dichiarazione di Spina (RC) che attacca Cofferati (e fin qui nulla di nuovo) per aver definito "attività di copertura" la professione di insegnante elementare del maestro arrestato pochi giorni fa per spaccio di droga: un intervento, quello del collega, in linea col clima corporativo per cui ciascuno in Italia difende la propria categoria a prescindere dai comportamenti individuali, e quindi indipendentemente dalle ragioni e dai torti dei singoli. Peccato. 

La presidente Draghetti comunica alcune designazioni (tra cui il dott. Morten e la sig.ra Vivi: non è una battuta, potete vedere il verbale allegato).

Viene approvata (con 21 voti favorevoli e 7 astenuti) la delibera relativa al Piano d'Azione Ambientale 2004-2006 (sic!), che contiene la convenzione tra la Provincia di Bologna ed il Comune di Galliera per la realizzazione del Centro di educazione ambientale “La Bisana”. Il Centro sorgerà nei locali messi a disposizione dal Comune, nell’edificio ex casa di guardia del Genio Civile “La Bisana” di proprietà del Demanio.

Passando agli ordini del giorno:

Viene approvato con 26 voti favorevoli e 2 astensioni un ordine del giorno proposto dalla minoranza, di sostegno ad una proposta di legge unitaria relativa all'inno nazionale (quello attuale è provvisorio dal 1946).

Viene approvato un testo, proposto dal PD, che evidenzia come la soppressione dell'ICI, pur avendo un beneficio diretto sui redditi delle persone e delle famiglie, mette in difficoltà gli enti locali e richiede quindi un complessivo riordino della imposizione fiscale nazionale e locale. La votazione vede 20 favorevoli e 8 contrari (le minoranze).

Vengono quindi proposti due ordini del giorno quasi identici, se non per poche parole: proposto il primo dall'intero centrosinistra meno Rifondazione, il secondo dalla sola Rifondazione. L'argomento è il ripetersi di episodi di intolleranza e violenza razzista, e la differenza tra i due testi sta in alcune espressioni relative alla legalità, sulle quali il capogruppo di Rifondazione decide di lanciare l'ormai consumata battaglia contro l'amministrazione comunale di Bologna.

Il primo testo viene approvato con 18 voti favorevoli, 1 astensione (RC) e 5 contrari (la minoranza). Il testo di RC viene invece respinto, ma io decido (insieme alla collega del PD Emanuela Torchi) di astenermi invece che di votare contro, perché i due documenti sono praticamente identici. I colleghi del PD invece votano contro, non tanto al testo, ma al discorso con cui lo ha presentato il capogruppo di Rifondazione, in effetti piuttosto provocatorio.

Per saperne di più: Verbale Consiglio 27-0-20058.pdf

Seduta del 20 maggio


In apertura l'assessore Burgin riferisce al consiglio riguardo le forti piogge dei giorni scorsi (che per la verità continuano, sia pur con minore intensità, anche oggi) sul nostro territorio. In sole 12 ore sono caduti 115 mm di pioggia, quando la media degli scorsi anni è stata di 60 mm in tutto il mese di maggio. Nonostante questo non si sono registrati eventi o rischi preoccupanti, se non alcuni fontanazzi sull'argine del Samoggia a Sala Bolognese.

In mezzo alle varie interpellanze, vengono poste in votazione 3 delibere: la prima riguarda l'autorizzazione data alla Società Finanziaria Bologna Metropolitana SpA alla vendita di azioni proprie alla Regione Emilia Romagna (che viene approvata con 22 voti a favore e 7 contrari); la seconda riguarda il rimodellamento di una zona di ex cava a scopo di sostegno del regime idrico e riqualificazione ambientale di un tratto del fiume Reno a monte della Chiusa di Casalecchio, in località Laghi del Maglio, nel comune di Sasso Marconi, che viene approvata con 23 voti a favore e 3 astensioni. Non passa invece, nonostante i 22 voti a favore e i 6 astenuti, la delibera di approvazione del regolamento provinciale di istituzione, composizione e attribuzioni della Commissione provinciale di Concertazionee prevista dalle leggi regionali 12 del 2003 e 17 del 2005, perché trattandosi di materia regolamentare necessita, in prima votazione, di una maggioranza qualificata.
Viene infine respinto un ordine del giorno proposto dalle minoranze che chiedeva l'istituzione di un albo di esperti nella certificazione dei valori immobiliari e finanziari.
Per saperne di più: Verbale consiglio 20-05-2008.pdf

Seduta del 13 maggio


In apertura il consigliere Spina (Rifondazione) ricorda il trentesimo anniversario dell'omicidio di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia.

L'assessore Barigazzi comunica che la provincia ha distribuito ai comuni 1 milione e 400 mila Euro (corrispondenti a 230 nuovi posti nido) di provenienza regionale finalizzati al potenziamento dei servizi educativi per l'infanzia (da 0 a 3 anni).

Tra le domande di attualità domina la notizia di giornata, ovvero le prese di posizione del sindaco di Bologna sul futuro della Fiera (che lui vede nell'alleanza con Rimini e nella ricapitalizzazione della società, sfidando su questo i soci privati), e la posizione della presidente Draghetti (che ha criticato il sindaco per la scelta di parlare prima alla stampa che ai soci delle sue idee sulla fiera).

Delle due delibere in programma, una (quella relativa al completamento urbanistico dell'ambito produttivo sovracomunale Lavino - Anzola) viene rinviata in Commissione, su orginaria richiesta della minoranza, poi accolta anche dal PD. La seconda, relativa a modifiche statutarie su CUP 2000, viene approvata con 20 voti favorevoli e 3 contrari.

In coda viene approvato (all'unanimità) un ordine del giorno di adesione al recente progetto di legge regionale che chiede di istituire un “Fondo per il sostegno socio-educativo scolastico e formativo dei figli di vittime di incidenti mortali sul lavoro”.
Per saperne di più: verbale consiglio 13-05-2008.pdf

Seduta del 6 maggio


Tra le dichiarazioni di inizio seduta segnalo quella del consigliere Caserta (SD), che propone una riflessione sulla brutale uccisione tramite pestaggio di Nicola Tommasoli, a Verona, come conseguenza di personalità vuote (citando la definizione dello psichiatra Andreoli). Caserta fa notare come questo episodio colga in contropiede il concetto di sicurezza largamente diffuso (come protezione da criminali, immigrati e diversi), visto che gli assassini sono cittadini del luogo, normali, integrati. Ma - appunto - vuoti. " ...il vuoto pneumatico dei nostri quartieri senza più socialità, il deserto delle nostre città di cemento, il sottofondo delle nostre televisioni sempre accese, non ci fa udire che in quell’angolo buio della società cresce, insieme alla solitudine di questi giovani uomini abbandonati a se stessi, il seme della violenza in un delirio ormai senza fine".

Del resto la giornata è segnata dalla tensione tra Sinistra e una parte del PD che, per assecondare gli umori del sindaco di Bologna, fa pressione sulla presidente Draghetti affinché metta nell'angolo gli alleati (PRC, PDCI, VERDI), usciti dalla giunta comunale ma che invece in Provincia continuano a condividere responsabilità di governo.

L'occasione è data dall'approvazione in aula del Piano della Mobilità Provinciale (PMP), che viene promosso con 20 voti favorevoli, 7 contrari (l'opposizione), ma soprattutto con l'astensione dei 6 rappresentanti della sinistra (PRC, PDCI, VERDI, SD), a motivo della presenza del Passante Autostradale Nord come asse portante del piano.  

Se nel merito capisco l'insofferenza dei colleghi PD di provenienza DS per l'interpretazione particolarmente libera (e talvolta poco responsabile) che i nostri alleati di sinistra danno allo stare in una maggioranza, sul piano del metodo politico mi riesce fastidioso lo zelo organizzato con cui 3 diverse dichiarazioni (Donini, consigliere provinciale e braccio destro del segretario provinciale PD De Maria; Merighi, capogruppo PD al comune di Bologna; e Gnudi, consigliere provinciale ed ex capogruppo DS in Provincia) tendono a mettere in bocca le parole alla presidente Draghetti, che invece - con mio grande sollievo - si smarca da queste pressioni mirate alla rottura dell'Unione a Palazzo Malvezzi, in obbedienza a un diktat di palazzo D'Accursio, sinceramente inaccettabile.

Capisco infatti che là si sia arrivati alla rottura tra PD e Sinistra Radicale su provvedimenti concreti, sui quali non ho dubbi a sostenere la posizione del mio partito. Ma altrove, dove si è governato - e si sta governando - insieme, con risultati quantomeno non inferiori a quelli ottenuti laddove si sta praticando l'autosufficienza, esportare la rottura al solo scopo di non far apparire troppo solo Cofferati, con la sua istintiva e irrefrenabile vocazione al conflitto e alle bacchettate (agli avversari, agli alleati, alle altre istituzioni territoriali, alle imprese, ecc...), mi pare proprio una sciocchezza.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 06-05-2008.pdf
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