Andrea De Pasquale

novembre 2007

Seduta del 23 novembre


Dedicata all'esame della delibera di definizione del criterio di determinazione e adeguamento delle tariffe applicate dalla società Autostazione Spa ai concessionari dei servizi pubblici di linea che utilizzano la struttura. 

Andrea Leonardi (consigliere di amministrazione di autostazione) sottolinea lo sforzo dell'Autostazione su due versanti: un nuovo sistema di informazione agli utenti, che andrà a regime a dicembre, e la decisione di offrire anche all'utenza notturna (per corse internazionali) diversi servizi aperti: scelte che entrambe hanno richiesto forti investimenti.

Tra le osservazioni dei colleghi segnalo: Anna Cocchi (PD), che sottolinea l'importanza del decoro e della funzionalità dell'autostazione, che costituisce una "porta d'accesso alla città", e l'importanza dell'apertura notturna, a presidio del territorio; Sergio Caserta (SD), che chiede di avere un quadro dei collegamenti internazionali che utilizzano l'autostazione in ora notturna (anche per capirne la valenza sociale); Marco Mainardi (AN), che osserva come davanti alla stazione spesso vi siano pullmann che caricano e scaricano comitive in mezzo alla strada, con conseguenze negative per traffico e sicurezza, e chiede perché queste attività non avvengano nella vicina Autostazione; Luca Finotti (FI), che chiede perché non si siano incontrati, prima di questa delibera, i "clienti" dell'Autostazione, per verificare che considerino eque le tariffe.  

In risposta alle domande l'ing. Nigro (dirigente servizio Trasporto Pubblico della Provincia) fornisce alcuni dati: in una settimana media del 2006 il traffico è stato di circa 95.000 persone alla settimana. Leonardi chiarisce che i servizi notturni messi a disposizione sono servizi igienici, vigilanza, distributori automatici di bevande. C'è l'intenzione di rivedere gli affitti agli esercenti, nella volontà di riservare gli spazi ad attività attinenti all'accoglienza (anche se i tempi non saranno brevi dovendo andare a scadenza i contratti attuali). Come traffico notturno, le domande sono di circa 20-30 pullmann a sera, quindi un traffico notevole. Infine l'Autostazione non può "costringere" gli operatori di utilizzare i propri spazi anziché la strada.

La delibera viene approvata all'unanimità, con la non partecipazione (riserva di voto in aula) di Forza Italia.

Seduta del 22 novembre


Convocata in via straordinaria il giovedì mattina per effettuare il tanto a lungo pianificato sopralluogo sullo stato della viabilità nel territorio di pianura. Siamo quindi partiti per una "gita" in pullman che ci ha portato per 3 ore (dalle 9.30 alle 12.30) a percorrere la Strada Provinciale 3 (trasversale di Pianura) da San Giovanni in Persiceto a Ganzanigo (Medicina), con digressioni su cantieri aperti o opere di recente apertura (tangenziale di San Giovanni, tangenziale di Budrio, nuova San Carlo).

Tra le tante riflessioni emerse dall'osservazione diretta delle cose (pratica che sempre più mi sembra indispensabile per una buona amministrazione), segnalo se seguenti:

- a San Giovanni si sta ultimando una rotonda sull'innesto della Trasversale sulla persicetana, al posto del semaforo. Entro natale dovrebbe essere pronta.

- sempre a San Giovanni, in primavera dovrebbe essere pronto il primo tratto di tangenziale (6 km, 12 mln di Euro) che consente al traffico di aggirare il centro abitato.

- il tratto di Trasversale tra San Giovanni e Funo, costruito tra gli anni '70 e '80, è piuttosto stretto (manca la banchina transitabile che oggi è obbligatoria), e soprattutto punteggiato di incroci a raso e di accessi alle proprietà private: la cosa rappresenta un continuo rischio per le frenate causate da veicoli che escono o si immettono dalle case alla strada di transito.

- all'intersezione della Trasversale con la strada padullese è in costruzione un ponte, disassato rispetto al tracciato della strada, che consentirà di evitare l'incrocio a raso e recupera gli innesti attuali come rampe di accesso.
- il semaforo di Funo, oggi causa di lunghe code, verrà eliminato grazie all'interramento della strada comunale che quindi non incrocierà più la Trasversale.

- all'altezza dell'Interporto si evidenzia come sia irrazionale il fatto di costringere i camion che escono dal casello di Interporto a immettersi nella Trasversale per un brevissimo tratto per raggiunger il terminal merci. Sarebbe nettamente auspicabile un collegamento diretto che non interferisca con la viabilità ordinaria.

- positivo l'effetto del cavalcavia che risolve l'intersezione con la SP 45 di Bentivoglio;

- dopo l'intersezione con la San Donato la Trasversale diventa molto stretta e perde la caratteristica di strada di transito, e fino a Budrio è un labirinto di curve a 90 gradi in mezzo a case: davvero un tratto critico;

- la Trasversale ritorna larga (con banchine praticabili) da Budrio a Villa Fontana di Medicina: da qui invece ritorna molto stretta, soprattutto in corrispondenza di 3 ponti sui quali non si possono incrociare due mezzi.

- da Villa Fontana la strada torna bella e larga fino a Ganzanigo, dove finisce.

Seduta del 16 novembre


Dedicata alla presentazione dei dati sugli incidenti stradali dell'anno 2006.

Prende la parola la dott.ssa De Novellis, che presenta l'Osservatorio Provinciale dell'incidentalità stradale della Provincia, nato in collaborazione con l'ISTAT. L'osservatorio riceve i dati da Polizia, Carabinieri, vigili urbani, e li invia all'ISTAT per l'elaborazione. Per incidente si intende un sinistro che coinvolge almeno un veicolo e in cui ci sono danni ad una persona.

Le forze dell'ordine hanno l'obbligo di compilare una scheda (prima cartacea, poi informatizzata in Access, oggi su PC portatile dotato di connessione web e GPS).

Nel 2006 abbiamo avuto questi dati:
-  5.191 incidenti (+ 0,7% rispetto al 2005)
-  7.239 feriti (+ 3,3%)
-    108 morti (+ 14%)
- 10.004 veicoli coinvolti (su un parco circolante di 760.00, quindi un veicolo su 146).

In sintesi, nel 2006 in media abbiamo avuto ogni giorno 14 incidenti con 20 feriti, 2 morti a settimana, e un rialzo degli indici di lesività (il rapporto tra feriti e incidenti, moltiplicato x 100: è passato da 135,9 a 139,5) e di mortalità (rapporto come sopra, ma tra morti e incidenti: passato da 1,8 a 2,1).

La distribuzione temporale degli incidenti è abbastanza omogenea nei mesi, con la prevedibile eccezione di agosto, e anche nei giorni della settimana.

Interessante il costo sociale degli incidenti (comprensivo di quello sanitario), che viene calcolato moltiplicando ogni decesso e ogni ferito per un parametro fissato ogni anno da Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, ed equivalente a 1.400.000 € per ogni decesso, e a 73.000 € per ogni ferito. La somma è di 684 milioni di Euro, 39 in più rispetto al 2005.

La stragrande maggioranza degli incidenti avviene con tempo sereno (4.300 du 5.191, ovvero l'83%). Come luoghi, prevalgono i rettilinei (40%) e gli incroci (40%), dove i primi sono molto più letali degli altri. Come tipologia di incidenti, le più letali sono lo scontro frontale/laterale, l'uscita di strada e il tamponamento. Seguono gli investimenti pedonali, molti dei quali per mancato rispetto della precedenza al pedone sugli attraversamenti appositi,

Tra le cause presunte dell'incidente, domina (27%) la distrazione. Tra i veicoli coinvolti, oltre le auto (64%), la somma di ciclomotori e motocicli (20%), gli autocarri (9%), e le biciclette (4,3%), che però rappresenta il mezzo con il 9,4% della mortalità. Come profilo demografico, la maggioranza di incidenti coinvolge conducenti maschi e giovani, mentre tra i passeggeri coinvolti prevalgono le donne. Dei 13 pedoni uccisi, 10 avevano più di 75 anni. Chiara la tendenza alla crescita delle vittime tra gli utenti deboli della strada (pedoni e ciclisti): in 5 anni sono passati da 353 (7%) a 477 (9,2%) i pedoni investiti, e da 320 (6,3%) a 423 (8,1%) gli incidenti con biciclette, mentre gli altri incidenti sono calati (da 86,7 a 82,7%).

Tra gli interventi dei colleghi segnalo in estrema sintesi i seguenti.

Finotti: vedo necessarie due linee di azione, educativa (perché i ragazzini contromano in bici diverranno cattivi motociclisti e cattivi automobilisti) e di manutenzione stradale.

Caserta: riducendo anche solo del 20% i costi sociali (di 700 milioni di Euro) si sanerebbe il disavanzo delle amministrazioni locali e si farebbero molte opere infrastrutturali.

Vigarani: le punte di incidentalità in alcuni comuni di pianura (Bentivoglio, Castello d'Argile) sono riconducibili ai molti incroci a raso e poche rotonde.

Ballotta: è molto importante utilizzare strumenti come l'osservatorio per misurare l'efficacia dell'azione politica.

Cocchi: agire sulle scuole guida, che devono essere anche agenzie educative.

Leporati: insiste sulla sua proposta di mettere a bordo strada sagome mobili di vigili o poliziotti che inducano l'automobilista al rispetto delle regole.

Seduta del 9 novembre


Dedicata a due oggetti, corrispondenti ad altrettante delibere:

- l'approvazione del regolamento per il conseguimento dell'idoneità professionale per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di merci in conto terzi e di viaggiatori;

- l'approvazione del piano provinciale per la localizzazione dell'emittenza radio televisiva (PLERT).

Sul primo punto, emerge che la normativa (decreto legislativo del 2000 e relativo regolamento attuativo del 2005), prevede che tale esame di idoneità (per trasportare merci o persone su camion e pullman, distinta dalla patente di guida del mezzo) non solo per i nuovi operatori, ma anche per quelli già presenti sul mercato.

Questo crea problemi sia a loro, sia alle Provincie che dovranno gestire un numero molto alto di esami. La Provincia di Bologna ha obiettato, al momento di emissione del regolamento attuativo della riforma, che non era giusto chiedere le stesse cose al un candidato giovane o a un operatore anziano con anni di esperienza. A livello nazionale purtroppo tale posizione è risultata minoritaria: il ministero quindi non ha preso posizione e intanto va avanti quindi una normativa che parifica l'esame di idoneità (per i nuovi) e l'esame di controllo (per chi già opera), con la sola differenza di richiedere, nel secondo caso, un punteggio più basso per il superamento dell'esame.

La delibera viene approvata dalla Commissione con il voto favorevole della maggioranza e al riserva del voto in aula da parte della minoranza.

Sul secondo punto (PLERT), i vicepresidente Giacomo Venturi ricorda i passaggi istituzionali già compiuti dal Piano (adottato nel 2006, sottoposto a conferenza di pianificazione e quindi soggetto ad osservazioni, in parte recepite, ed ora presentato per la definitiva approvazione).

Alla mia osservazione, che riprendeva alcune critiche del Comune di Bologna rispetto alla scelta della Provincia di limitarsi a definire gli ambiti (quindi i criteri di valutazione, lasciando ai comuni il compito di individuare i siti effettivi) dove porre gli impianti di emissione, Venturi risponde che il PLERT è un documento pianificatorio, e alla pari del PTCP non può individuare siti,
ma deve fermarsi all'indicazione delle regole generali a cui i comuni dovranno attenersi per definife i siti: in proposito cita anche un parere della Regione che conferma tale impostazione.

Anche questa delibera viene approvata a maggioranza.
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
Home Home