Andrea De Pasquale

marzo 2008

Seduta del 28 marzo


Seduta dedicata ancora al Servizio Ferroviario Metropolitano, e in particolare a fare il punto sullo stato del progetto di interramento del tratto urbano della linea Bologna - Portomaggiore, con relativa eliminazione dei passaggi a livello.

A farci il quadro della situazione è il dr. Danilo Ghetti, direttore commerciale di FER (Ferrovie Emilia Romagna), la società che ha in gestione la linea ferroviaria in questione. In premessa Ghetti comunica che FER ha avuto un contenzioso con la società di progettazione (facente capo alla Metropolitana Milanese), dovuto al fatto che secondo FER la progettazione sinora prodotta non era adeguata per superare determinati passaggi istituzionali. Quindi ci consegna un cronoprogramma dei lavori di interramento, che trascrivo:

- a luglio 2008 si fissa il mese 0 (zero, ovvero inizio) della progettazione definitiva; 
- a ottobre (mese 3) il completamento del progetto e la trasmissione agli enti preposti, con la convocazione della Conferenza dei Servizi;
- a febbraio 2009 (mese 7) chiusura della Conferenza dei Servizi e approvazione del progetto, con autorizzazione per le occupazioni temporanee (per il cantiere);
- a maggio 2009 (mese 10) completamento del progetto esecutivo e trasmissione agli enti per la sua approvazione;
- a luglio 2009 (mese 12) bando di gara d'appalto;
- a novembre 2009 (mese 16) aggiudicazione appalto e stipula contratto;
- a dicembre 2009 (mese 17) consegna lavori.

La durata prevista dei lavori è di 3 anni. Quindi a fine 2012 - inizio 2013 si dovrebbe inaugurare la nuova linea interrata, senza più passaggi a livello.

A una mia domanda sui finanziamenti, Ghetti risponde che la Regione ha già destinato qui i fondi strutturali europei del triennio 2006, ovvero 27 milioni per interramento, e 7 milioni per installazione sistema SCMT, per un totale di 34 milioni. Non è invece in grado di rispondermi sul dubbio se l'interramento comprenderà o meno il tratto di via Larga, e se provocherà o meno la chiusura di via Paolo Fabbri (occorre attendere il progetto definitivo).

A una osservazione del consigliere Finotti sulla lunghezza dei tempi, Ghetti fa osservare il fatto che il cantiere dovrà convivere con l'esercizio in contemporanea. Si prevede infatti di non interrompere le corse del treno, se non per periodi brevissimi legati a momenti particolari del cantiere.

Il vicepresidente Giacomo Venturi, dopo aver ricordato il ruolo da protagonista della Provincia nell'avere sostenuto alcune posizioni importanti per l'efficacia del servizio ferroviario su quella linea (come ad esempio la predisposizione, nel progetto di interramento, della fermata a servizio dell'ospedale Sant'Orsola), propone di rivederci per esaminare il progetto definitivo, quando ci sarà.

Infine apprendiamo che su quella linea verrà finalmente introdotto un primo convoglio elettrico a giugno 2008.

Seduta del 14 marzo


Seduta di trasferta, in visita al deposito ATC di via Ferrarese (dove ci accolgono il presidente ing. Francesco Sutti e l'ing. Mirco Armandi, dirigente della Ricerca e Sviluppo ATC) per valutare gli strumenti che l'azienda di trasporto pubblico ha in progetto di applicare ai bus allo scopo di combattere l'evasione del biglietto.

Si tratta di un sistema basato su tornelli collocati all'interno delle porte di accesso, in testa e in coda all'autobus, e su cancelletti collocati sui gradini delle porte di uscita, al centro del mezzo, apribili solo dall'interno mediante una maniglia a pressione tipo antipanico. I tornelli si aprono solo obliterando il biglietto oppure acquistandolo alla macchinetta, mentre i cancelletti impediscono l'accesso dalle porte di uscita, pratica oggi molto in voga soprattutto da parte dell'utenza giovanile. I tornelli sono invece liberi in senso contrario, per favorire l'evacuazione del mezzo in caso di emergenza.

Il sistema è attualmente all'esame della Motorizzazione Civile (piuttosto lenta anche a causa di problemi giudiziari che ne coinvolgono i vertici), la cui omologazione è necessaria per l'applicazione effettiva del sistema sui mezzi in esercizio, e che rispetto al primo prototipo presentato da ATC aveva espresso riserve rispetto alla difficoltà di discesa. ATC ha quindi presentato un secondo prototipo, con cancelletto più largo ed apertura più facile (per la quale è necessaria una minore spinta), che entro l'estate dovrebbe iniziare ad essere sperimentato su poche linee (meno affollate).

Molti consiglieri (tra i quali il sottoscritto) paventano che il cancelletto possa ostacolare la discesa di anziani o mamme con il passeggino, e che il tornello, pure posto ad una certa distanza (circa 2 metri) dalla porta di ingresso, rallenti i tempi di incarrozzamento, soprattutto nelle ore di punta. Il presidente e i dirigenti di ATC presenti replicano che certamente in condizioni critiche questo sistema può causare alcuni disagi, ma che nella generalità dei casi, in condizioni di utilizzo normali, basterà l'abitudine (a salire in autobus col biglietto in mano) per evitare rallentamenti.

ATC sottolinea inoltre come l'operazione miri ad una strategia più vasta, non solo di recupero dell'evasione, ma anche di aumento della sicurezza e del comfort a bordo (ad esempio nessun borseggiatore pagherà il biglietto per poter rubare), selezionando l'utenza e scoraggiando le presenze poco rassicuranti (in teoria sarà fisicamente possibile entrare dalle porte di uscita, ma chi lo farà resterà sui gradini, tra porta e cancelletto, e sarà sotto gli occhi di tutti: cosa sufficiente a scoraggiare furbi e male intenzionati).

Il costo del sistema è di poche centinaia di Euro ogni mezzo. E' stata costituita anche una squadra di dieci operatori che dovranno monitorare l'utilizzo del sistema, annotando ogni disagio allo scopo di apportare le migliorie necessarie.

Con l'occasione ci è stato mostrato anche un prototipo di autobus dotato di telecamera, in grado di riprendere la cabina di guida e lo spazio viaggiatori accanto; la telecamera è attivabile con un pedale nascosto, in modo che l'autista possa chiedere aiuto senza dare nell'occhio. Insieme alle immagini la telecamera, appena attivata, invia in tempo reale alla centrale ATC anche l'audio della scena, e dalla centrale (dove grazie al sistema di telecontrollo sanno esattamente dove si trova ogni autobus) possono, in caso di pericolo, inviare la polizia direttamente sul luogo della violenza. Le telecamere, che a scopo di maggiore deterrenza sono segnalate anche all'esterno del mezzo, costano circa 400 Euro l'una, e sono previste su circa 500 mezzi (la metà dei 1.000 in circolazione), per un investimento di circa 200 mila euro.

In conclusione, un episodio illuminante rispetto al rapporto tra politica e informazione in città. Il giorno della commissione, venerdì 15 marzo, cadeva nel pieno delle polemiche sul Civis, cosa che ha spinto un nutrito gruppo di giornalisti e fotografi a partecipare alla visita in ATC (fatto abbastanza eccezionale, visto il normale disinteresse, talvolta meritato, per le attività di Commissione). Tanto spiegamento di forze mediatiche però ha avuto presto la sua spiegazione: dopo pochi minuti di illustrazione dei sistemi anti-evasione (vero scopo della mia commissione), la stampa presente ha circondato il presidente Sutti sottoponendolo ad una raffica di domande sul Civis. Quando a un certo punto ho cercato di reimpossessarmi del nostro "ospite", una giovane cronista mi ha zittito come farebbe una madre con un bambino molesto in chiesa. Non ho replicato, pensando alla probabile precarietà lavorativa della ragazza, che certamente obbediva a un diktat redazionale: "Portate in redazione qualche dichiarazione sul Civis!". Ma la lettura dei giornali dell'indomani, da cui poco o nulla emergeva rispetto al tema della Commissione, ma in cambio pareva che Sutti avesse tenuto una conferenza stampa sul Civis, mi è parsa esemplare di un certo modo della stampa di trattare (riferire è troppo...) le attività della politica. Vale la pena ricordarselo, ogni volta che si apre un giornale.

Seduta del 7 marzo


Dedicata all'esame di una proposta di ordine del giorno, presentato dal centrodestra, che chiede il prolungamento della linea n. 19 verso la Città dei Ragazzi (Opera Padre Marella), e anche verso il cimitero di San Lazzaro. Oggi la linea 19, che collega Bologna e San Lazzaro, si ferma in via Kennedy, circa 1 km prima della città dei ragazzi, e 1,5 km prima del cimitero di San Lazzaro.

l'ing. Nigro, dirigente del servizio trasporto pubblico della Provincia, elenca le altre linee di trasporto extraurbano (101 per Imola, 916 per Monghidoro, 918 per Loiano) e suburbano (90 per Ozzano, 94 per Castel San Pietro), per un totale di oltre 90 corse al giorno per ciascuna delle due direzioni (verso Bologna e viceversa).

I consiglieri Ballotta (PD) e Lenzi (IdV) sottolineano che davanti al servizio esistente non appare tanto un problema di allungamento della linea 19, ma piuttosto l'estensione verso gli orari serali e i giorni festivi delle linee esistenti. La Città dei ragazzi beneficia già oggi ogni giorno feriale di 83 corse della linea 101 (43 verso Imola e 40 verso Bologna), 67 corse della linea 94 (32 verso Castel San Pietro e 35 verso Bologna), 42 corse tra linee 916 e 918 (20 verso Bologna e 22 verso Loiano-Monghidoro).

Il consigliere Finotti fa un intervento politico a 360 gradi, ricordando la caduta di consenso del centrosinistra, le divisioni interne alla maggioranza, e chiede di votare l'ordine del giorno. Gli risponde Zaniboni (PD), dicendo che il testo del centrodestra è sbagliato, e il PD ne proporrà uno diverso. I consiglieri Venturi (PDCI) e Vigarani (Verdi) annunciano che aderiranno all'ordine del giorno del centrodestra, considerato in linea con quello presentato lo scorso consiglio (riguardo le corse notturne sulla linea Porrettana), in nome di una rappresentanza delle istanze dei cittadini.

Leporati (FI) punta sul fatto nella città dei Ragazzi è sepolto padre Marella, in odore di santità, e quando il processo di beatificazione sarà terminato il luogo potrebbe diventare oggetto di pellegrinaggio e grande afflusso di pubblico. I colleghi della sinistra arcobaleno dichiarano il loro appoggio al documento. Nota personale: colpisce vedere colleghi di specchiata laicità (per star leggeri) farsi paladini delle esigenze di trasporto legate ad una probabile futura proclamazione di santità: un piccolo prodigio, chissà se imputabile a Padre Marella...

Alla fine si valuta di comune accordo di non procedere al voto, ma di fermarsi dopo la Commissione per cercare un testo condiviso. Che viene trovato modificando il testo, per chiedere non più una soluzione tecnica (l'allungamento della linea 19), peraltro non rispondenti al vero bisogno, ma di "valutare la possibilità di istituire un servizio di trasporto pubblico serale e notturno, e di potenziarlo nelle giornate festive".
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
Home Home