Andrea De Pasquale

gennaio 2009

Seduta del 26 gennaio


Dedicata alla discussione di un ordine del giorno presentato da diversi colleghi (primo firmatario Finotti, FI, ma seguono firme di vari consiglieri, anche di maggioranza), sulla pericolosità di alcune fermate extraurbane, prive di piazzole di sosta che consentano la sicurezza dei passeggeri in attesa.

Il vicepresidente Venturi ricorda che la competenza in materia è della Società Reti e Mobilità (SRM), che interviene nella persona dell'ing. Tommaso Bonino, il quale fornisce alcuni numeri in gioco. La SRM ha avuto dalla provincia la delega per il trasporto pubblico, compresa la sicurezza e il comfort dei mezzi. Invece per le fermate, la competenza è dei soggetti proprietari delle strade, quindi ANAS per le due statali, la provincia e i comuni.

Nel territorio provinciale si contano 6.700 pali di fermata, corrispondenti quindi ad altrettante zone di attesa. Esistono diversi parametri di valutazione di tali zone: la comodità (intesa come accessibilità), il comfort (legato alla presenza di pensilina, panchina, display luminoso), che vengono rilevati intervistando periodicamente 2.000 utenti del servizio. Da marzo 2008 SRM ha ereditato la competenza in materia, e da allora abbiamo fatto 80 interventi (spostamento temporaneo di fermate, ecc.). Alcuni di questi interventi hanno proprio ad oggetto l'ottimizzazione delle fermate nelle direttive più critiche, tra cui la San Donato e la San Vitale, dove non esiste un'alternativa ferroviaria.

Il collega Ballotta (PD) propone una integrazione al dispositivo (la parte conclusiva del testo, laddove "invita" la giunta fare...), che precisa le competenze di Provincia e SRM. Il testo viene così votato all'unanimità.

Seduta del 23 gennaio


Seduta dedicata ancora alla convenzione per la realizzazione della nuova strada Bazzanese, immutata nel merito, ma accompagnata oggi dal parere positivo (e non più negativo) del Settore Bilancio, grazie al lavoro di approfondimento sui flussi di cassa fatto negli ultimi giorni.

Il tracciato della nuova strada, partendo dall'innesto sull'attuale asse attrezzato (incrocio con via Lunga) e procedendo da est verso ovest, attraverserà un'area delicata dal punto di vista archeologico, prevede un primo svincolo (con salto di montone) di collegamento con il nuovo casello autostradale, davanti al quale è stato inserita una nuova rotonda e un nuovo braccio di collegamento a nord, verso la via Emilia.

A questo punto il tracciato piega verso sud, aggirando l'area urbana di Crespellano con un'ampia curva, sulla quale si costruirà una rotonda su due livelli per gestire l'incrocio con la strada provinciale valle del Samoggia. Quindi il tracciato torna a procedere in orizzontale, aggirando sempre a nord l'abitato di Bazzano e innestandosi sulla strada pedemontana modenese, in fase di ultimazione.

In tutto si tratta di 11 km di tracciato principale, sul quale sono complessivamente previsti 4 svincoli (rotonda via Lunga, innesto per il casello autostradale e la via Emilia, rotonda su due livelli per l'incrocio con la Valle del Samoggia, svincolo di Bazzano), più 2 km di svincoli e rotonde, per un totale di 13 km di nuovo asfalto (al netto del nuovo casello, in carico a Società autostrade). Le rotonde su due livelli servono a garantire la continuità del flusso del traffico lungo l'asse principale.

L’opera verrà appaltata nell’estate 2011 e l’ultimazione avverrà dopo due anni e mezzo circa. L’attuale provinciale 569 “Di Vignola”, che passa nelle zone abitate, sarà declassata a strada comunale.

La delibera viene votata all'unanimità, con la sola non partecipazione dei gruppi di minoranza, che però manifestano una maggiore apertura rispetto a 2 settimane fa. Personalmente ritengo che si potessero cogliere da subito come giusti i rilievi portati alla prima delibera, non solo dalle opposizioni. Sono quindi soddisfatto che, dopo la forzatura del voto del 9 gennaio, si sia tornati ad un atteggiamento più ragionevole. Ritengo infatti che una maggioranza sicura di un proprio atto, il cui il merito è positivo, rafforzi la propria immagine e posizione accogliendo, e non respingendo a priori, richieste di approfondimento e rilievi formali giustificati come quelli mossi contro la prima delibera.

Seduta del 9 gennaio


Dedicata alla Convenzione tra Provincia, Regione, società Autostrade, comuni di Bazzano e di Crespellano, per la progettazione e la realizzazione della Nuova Bazzanese e del relativo collegamento con il casello autostradale di Crespellano.

Il tema della Nuova Bazzanese è molto sentito: parliamo del completamento dell'asse attrezzato che parte dallo svincolo della tangenziale di Casalecchio, affianca la via Bazzanese servendo zone industriali e commerciali importanti (aree produttive di Zola Predosa, Ikea, Carrefour, palasport), e oggi termina bruscamente in aperta campagna, a fianco della zona industriale di via Lunga (Crespellano). Il tratto mancante è quello che prolunga l'asse fino a Bazzano, dove arriva la nuova strada pedemontana in corso di ultimazione da parte della provincia di Modena, per un totale di 13 km. L'opera comprende anche il nuovo casello autostradale di Crespellano, e una serie di opere di fluidificazione del traffico locale (rotonde su due livelli).

Si tratta di una duplice buona notizia: la prima è che è stato raggiunto un accordo tra le amministrazioni comunali sul tracciato, oggetto in passato di molte divergenze tra i territori coinvolti; la seconda è che sono stati trovati i fondi, ben 52 milioni di Euro: 41,5 verranno finanziati da Autostrade, 10 dalla Regione, e la piccola parte restante da contributi di Provincia (circa 160 mila Euro) e dei due comuni (65 mila euro ciascuno).

Il dibattito in commissione si impunta su un aspetto formale, dovuto al parere negativo del settore Bilancio, un parere obbligatorio e non vincolante, consueguente all'indeterminatezza rispetto ai tempi di erogazione di tali finanziamenti, e quindi ai flussi di cassa: un parere che nel quadro fragile creato dal patto di stabilità e delle condizioni finanziarie dell'Ente appare quasi come un atto dovuto. Ma giustamente i consiglieri di minoranza fanno di questo aspetto un elemento pregiudiziale rispetto all'esame di merito, e quindi alla valutazione del tracciato della strada. Così arriviamo, dopo 2 ore di discussione sull'opportunità o meno di procedere o di rinviare la delibera, a mettere in votazione la convenzione senza nemmeno avere avuto modo di vedere la presentazione del tracciato preparata dal dirigente del settore Viabilità, ing. Biagetti.

Quando emerge che il testo di delibera inviato ai consiglieri via posta elettronica non era quello aggiornato, e mancava della parte in cui la giunta argomentava il superamento del parere negativo del settore Bilancio, propongo di prendere in esame l'ipotesi di rinvio dell'atto, per dar modo ai colleghi di valutare compiutamente l'atto. I colleghi del PD invece giudicano meglio procedere, valutando le richieste della minoranza come puramente dilatorie, e il rinvio come sconfitta della maggioranza.

La delibera viene così approvata con il voto dei consiglieri del PD, e la non partecipazione di tutti gli altri gruppi.


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