Andrea De Pasquale

aprile 2009

Seduta del 14 aprile


Dedicata all'Accordo territoriale per il nuovo Polo Funzionale "Multisala di Imola". Si tratta di un'area che complessivamente misura 160.000 mq di superficie territoriale (16 ettari), attualmente agricola ma posta tra il casello autostradale di Imola (a nord) e gli insediamenti produttivi (a sud), sulla quale attribuiti diritti edificatori per 48.000 mq di superficie utile totale.

Di questi, parte saranno utilizzati per realizzare una multisala cinematografica, parte (26.000 mq di superficie di vendita) per  un polo commerciale non alimentare, e parte per la realizzazione di un Palasport, che però resta una pura previsione, mentre la multisala e il polo commerciale hanno già dei soggetti che si propongono come attuatori.

Dal punto di vista del pubblico interesse, l'Accordo frutta (in aggiunta agli oneri di legge) ulteriori 5 milioni di Euro da utilizzare per il miglioramento della viabilità locale, e 1,6 milioni di Euro per la riqualificazione e la promozione del piccolo commercio nel centro storico di Imola. Inoltre verrà realizzato un tratto di pista ciclabile che a regime dovrebbe collegare il comparto con il centro città.

I dirigente dell'ufficio pianificazione, ing. Delpiano, sottolinea la coerenza di tale insediamento con i contenuti del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e con il Piano del Commercio recentemente approvato. Personalmente domando come stiano insieme la crisi del cinema Cristallo (ubicato a Imola) e la previsione di nuove sale (ma mi viene fatto notare che è proprio la formula del cinema unico e molto grande ad essere in crisi, mentre tengono le multisale proprio perché più piccole e capaci di una offerta varia), ma considero buona l'ubicazione del nuovo insediamento (in coincidenza con una uscita autostradale, e in continuità con l'area industriale di Imola).

Seduta del 9 aprile


Dedicata all'Accordo Territoriale per il Polo funzionale di Altedo - San Pietro in Casale (area dell'ex zuccherificio).

Si tratta di un'area adiacente all'autostrada Bologna-Padova, sul lato ovest, dalla parte opposta del casello di Altedo. Come stato di diritto sarebbe un'area produttiva (con indice edificatorio di 0,30), come stato di fatto risulta agricola.

La particolarità di questo comparto infatti è che si tratta di un'area industriale abbandonata (150.000 mq per l'ex stabilimento, e 700.000 mq per le vecchie vasche di decantazione) e rinaturalizzata spontaneamente, con l'insediamento di colonie di uccelli anche rari, tanto da avere meritato la classificazione di "Sito di interesse comunitario per la tutela della biodiversità".

L'accordo in esame riduce i volumi edificabili sull'area già fabbricata, preservando la destinazione naturalistica dell'area delle ex vasche, e proponendo, nell'area dell'ex stabilimento, la sostituzione della destinazione produttiva con quella commerciale, prevedendo la realizzazione di un polo da 20.000 mq di superficie di vendita non alimentare (tipo Outlet), più altrettanti metri per attività complementari (uffici, magazzini, un po' di ristorazione e terziario, ecc).
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