Andrea De Pasquale

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Aggiornamenti marzo 2007

sintesi attività gennaio - marzo 2007


Bologna, 15 marzo 2007

Cari amici,

eccomi al rendiconto periodico sull'attività svolta in Provincia negli ultimi 2 mesi (dal 9 gennaio a questi giorni). Rammento a vecchi e nuovi membri di questa mailing list che per essere eliminati basta farlo presente con una mail, mentre chiedo a quanti cambiano  indirizzo - e desiderano continuare a ricevere questi aggiornamenti - di segnalarmi il nuovo.

Come al solito, in questo messaggio citerò sommariamente i temi, rinviando al mio sito ( www.andreadepasquale.it ) per le argomentazioni e i dettagli.

Tre gli argomenti principali che hanno polarizzato questo inizio 2007:

1 - SAN BENEDETTO, DOPO LA TRAGEDIA;
2 - TRASPORTO FERROVIARIO, A CHE PUNTO SIAMO;
3 - ROMILIA: COMINCIAMO A GUARDARCI DENTRO;

Infine, un esempio (e un commento) su come non si dovrebbe - secondo me - fare politica in Provincia. 

1 - SAN BENEDETTO, DOPO LA TRAGEDIA.

L'attività consiliare di gennaio è segnata dalla recente strage di San Benedetto del Querceto (dove andiamo, ad un mese esatto dall'esplosione,  per un consiglio straordinario di solidarietà alle vittime e alla popolazione). Molto toccante il contatto diretto con le persone (parenti di vittime o essi stessi appena dimessi dall'ospedale), con i luoghi e con i segni, ancora freschi e violenti, della deflagrazione. Per una descrizione vedi sul mio sito la seduta del 23 gennaio. Segnalo anche il dibattito - sempre sul caso San Benedetto - sorto nella seduta del 9 e del 18 gennaio (nei quale emergono diverse sensibilità rispetto alle posizioni da prendere), che potete trovare nei verbali.

2 - TRASPORTO FERROVIARIO, A CHE PUNTO SIAMO

Due i passaggi principali riguardo questo tema, su cui non bisogna abbassare la guardia.

Il primo riguarda una esperienza svizzera di gestione delle piccole stazioni ferroviarie (progetto AVEC) per contrastarne l'abbandono e il degrado, presentata in un seminario a cui abbiamo partecipato come IV Commissione il 26 gennaio. In pratica, offrendo una serie di servizi centralizzati (di progettazione, di marketing, di logistica, ecc.) e spazi in franchising a esercenti privati, i nostri "vicini" sono riusciti a dotare 30 stazioni di una presenza commerciale bilanciata che: (A) offre occupazione al personale ferroviario in esubero a causa dell'automazione, (B) riporta un presidio che aumenta la sicurezza, e soprattutto (C) in 6 anni ha portato a triplicare (!) l'utenza ferroviaria. Vi invito a leggere sul sito gli ulteriori dettagli di una operazione che trovo particolarmente interessante per i problemi del nostro territorio (dove il cattivo stato delle stazioni, senza più personale ferroviario, è un ennesimo disincentivo all'uso del treno).

Il secondo passaggio, più importante, è certamente costituito dal Convegno "Traffico: la cura del ferro" che abbiamo tenuto il 12 febbraio, e che ha rappresentato il momento conclusivo del lavoro iniziato in IV Commissione 2 anni fa, quando decidemmo di mettere il Servizio Ferroviario Metropolitano al centro del nostro mandato, con momenti di studio del progetto, di incontro con utenti e sindaci, e anche di verifica diretta sul campo del funzionamento o meno del servizio. Organizzare il convegno è stata una enorme fatica (personalmente ci ho lavorato da ottobre, ma devo ringraziare molto il personale della Provincia che mi ha supportato e "sopportato" in 4 mesi di preparazione); una fatica non solo organizzativa, ma anche politica, vista anche la volontà mantenere l'iniziativa "bipartisan", con tutte le tensioni e i rischi di spaccatura fino alla vigilia dell'evento. Ma alla fine i risultati non sono mancati: 200 persone presenti (ed era un lunedì mattina), tra cui molti amministratori e tecnici, una ventina di interventi (concisi e pertinenti), una buona copertura stampa (soprattutto per i due servizi del TG regionale RAI), e - soprattutto - contenuti validi e interessanti.

Lo stesso documento presentato dal Consiglio Provinciale sull'SFM, benché unitario, non è affatto annacquato e generico (come spesso accade quando occorre andare d'accordo avendo idee diverse), anzi contiene indicazioni molto nette e concrete, come potete verificare dal sito. Ricordo che appena ci arriveranno le deregistrazioni (che procedono un po' a rilento) pubblicheremo tutti gli atti (compresi i contributi che ci sono arrivati per iscritto) sul sito della Provincia.

3. ROMILIA, COMINCIAMO A GUARDARCI DENTRO.

Dopo la presentazione alla stampa di fine novembre, e al consiglio comunale di Medicina a metà dicembre, su Romilia era calato un silenzio poco promettente: davanti a ipotesi di tale impatto (urbanistico, sociale, ambientale) infatti occorre che il confronto tra le ragioni "pro" e "contro" sia pubblico e trasparente, e non si proceda per vie sotterranee.

Sono quindi felice che sia stato il mio partito, con il convegno pubblico "Romilia: Bologna ne parla" del 19 gennaio (relatori: il sottoscritto, Giuseppe Campos Venuti, William Brunelli), a rompere il silenzio e aprire finalmente il dibattito in città.

Su questo tema, mi limito qui a dichiarare la mia piena soddisfazione per l'atteggiamento sereno e solido che stanno mantenendo la presidente Draghetti e il vicepresidente con delega alla pianificazione Venturi, che nonostante i "colpi di vento" provenienti da una stampa poco obiettiva al riguardo, restano fermi nel chiedere ai proponenti la documentazione prescritta dalla normativa urbanistica (sulle funzioni previste nell'insediamento, sull'impatto rispetto alla viabilità e all'ambiente, ecc.), e nell'indicare nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale il punto di riferimento per esprimere un giudizio sulla proposta.

Per il merito della proposta rinvio al mio sito, dove a Romilia sono dedicate diverse pagine: le riflessioni e le reazioni emerse dal nostro convegno del 19 gennaio, la IV Commissione del 28 febbraio, e il dibattito consiliare del 6 marzo, davvero molto interessante per capire come si posizionano le diverse forze politiche (e anche le diverse sensibilità individuali dentro alcune forze) davanti a questa proposta. Segnalo infine il mio intervento nel consiglio del 6 marzo.

Chiudo facendo menzione anche di un esempio per me negativo di esercizio della funzione rappresentativa in Consiglio Provinciale: vi invito in proposito a guardarvi la mia sintesi (e se non ne avete abbastanza, il verbale) della seduta del 13 febbraio, dove abbiamo impiegato il nostro tempo (pagato dai contribuenti) a discutere sui seguenti argomenti: l'ampliamento della base americana di Vicenza; l'opportunità di celebrare il giorno del ricordo (delle stragi nelle foibe carsiche) con un momento di raccoglimento nelle scuole e con un gemellaggio tra la provincia di Bologna e quella di Trieste; i tragici avvenimenti di Catania (l'uccisione dell'ispettore di polizia Filippo Raciti ad opera di ultrà violenti).  Tutti temi sui quali non abbiamo nessuna competenza amministrativa ma che permettono facili esercizi di posizionamento politico ad uso dei media, senza nessuno studio, nessun ascolto, nessun incontro con problemi e situazioni concrete. Non che io neghi la possibilità di un amministratore locale di dire la sua su temi generali: sul caso Welby ad esempio abbiamo avuto un dibattito vero (ho anche fatto un intervento), ma ci vuole un equilibrio: commenti e dubbi in proposito li trovate sempre sul sito. 

Altre cose fatte meriterebbero una segnalazione (l'approvazione del Piano di Localizzazione dell'Emittenza RadioTelevisiva, l'incontro con il Collegio Costruttori sui prezzi delle abitazioni, il dibattito sulla nuova centrale eolica di Casoni di Romagna...) ma non posso farla troppo lunga.

Mi fermo qui, ed auguro buona primavera a tutti, e che sia sufficientemente piovosa (vista la crisi idrica incipiente...) 

Andrea De Pasquale
consigliere provinciale - Margherita Democrazia è Libertà
presidente IV Commissione consiliare
"Pianificazione - Trasporti - Viabilità"
Provincia di Bologna
www.andreadepasquale.it
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
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