14 ottobre 2005
Cari amici,
riprendo l'opera di
aggiornamento sulle attività del Consiglio Provinciale di Bologna , sospese a luglio, e ne approfitto per un appello ad andare domenica prossima a
VOTARE ALLE PRIMARIE (con istruzioni e lista dei seggi in allegato). Vi elenco in sintesi le cose più rilevanti di questi due mesi, rinviando come sempre al sito
www.andreadepasquale.it per maggiori dettagli (sulle singole sedute di Consiglio e di Commissione). Ed aggiungo una inevitabile annotazione sul
caso SABIEM ...
IL CONSIGLIO: SOSTITUZIONI VARIE... Tra luglio e settembre i consiglieri provinciali
Paolo Nanni (Italia dei Valori), e
Gabriella Ercolini (DS), da aprile eletti consiglieri regionali, danno le dimissioni dalla provincia e vengono sostituiti rispettivamente da
Plinio Lenzi e
Raffaele Donini , giovane ex sindaco di Monteveglio.
Sulla vicenda del
Settore Pianificazione Territoriale , veniamo informati dalla presidente che il rapporto di lavoro con il dirigente architetto Piero Cavalcoli è stato interrotto consensualmente a partire dai primi di settembre. L'incarico di dirigente di settore viene per ora affidato all'ing. Alessandro Delpiano, allievo di Cavalcoli e finora responsabile dell'ufficio PTCP. La vicenda si chiude secondo me meglio di come si era aperta, rappresentando la figura di Delpiano una oggettiva garanzia di rigore rispetto al ruolo della Provincia nel controllo dell'attuazione degli indirizzi di pianificazione, e anche di continuità rispetto al grande lavoro sinora svolto da Cavalcoli.
In ottobre abbiamo approvato (col voto favorevole della maggioranza e l'astensione della minoranza) le
Linee Guida del Piano Provinciale per la Sicurezza Stradale . Un argomento importante visti i numeri, che sono (per la provincia di Bologna) di 5.300 incidenti con vittime nel 2004, con 121 morti e 7.000 feriti, e 10.000 veicoli coinvolti (su un parco circolante di 740.000). Maggiori dettagli sempre nel sito, in Attività di IV Commissione, seduta del 29 settembre).
LA COMMISSIONE: SFM, QUANTI DOLORI!
Veniamo cosi' all'attività della Commissione che presiedo, con la quale stiamo continuando il "
viaggio nel Servizio Ferroviario Metropolitano ", andando a verificare pregi e difetti della linea per Crevalcore (in settembre) e per Porretta (in ottobre). Nessuna raggiunge il livello di degrado di quella per Budrio-Portomaggiore, "sperimentata" a luglio e ampiamente in testa alla classifiche di lentezza e scomodita' (sui ritardi invece Porretta pare si avvicini...), ma i problemi non mancano anche altrove.
La raccolta che sto facendo di osservazioni, critiche e suggerimenti anche da parte degli utenti proseguira' ancora a novembre (dovremmo verificare il servizio sulla Bologna-Vignola), ma si profila molto interessante. Gia' da oggi posso anticipare che la
grande differenza la fanno le scelte infrastrutturali , oltre a quelle di gestione . In parole semplici, ci sono certamente dappertutto margini di miglioramento nella gestione (orari migliori, carrozze piu' moderne, motrici piu' rapide nell'accelerazione, ecc.), ma il salto di qualita' tra un servizio ferroviario frequente ed affidabile e un servizio rarefatto e a singhiozzo verra' soprattutto col raddoppio dei binari, l'elettrificazione completa delle linee e il superamento delle strozzature che costringono i treni a fermarsi per attendere il passaggio dei altri convogli (magari in ritardo). Scelte infrastrutturali appunto, che vanno fatte oggi per garantirsi
nei prossimi 20 o 30 anni una mobilita' sostenibile e veloce . Ma ci torneremo sopra.
VICENDA SABIEM ...
Sulla vicenda
Sabiem , dico i fatti dal mio osservatorio. Rispondendo l'11 scorso ad una domanda diretta di un consigliere, che chiedeva perche' il Comune di Bologna avesse (a mezzo stampa!) bocciato il progetto di riqualificazione dell'area SABIEM,
la presidente Draghetti prende posizione sia rispetto al percorso, sia rispetto al merito . Si tratta di un accordo per il trasferimento delle fonderie Sabiem dalla storica sede di via Emilia Ponente ad una zona industriale di Calderara di Reno, accordo al quale lavorano da mesi i sindacati (preoccupati di salvaguardare 120 posti di lavoro), la proprietà dell'azienda, i sindaci dei comuni ove la Sabiem ha proprietà immobiliari (Granarolo e Calderara), l'assessore all'urbanistica Merola in rappresentanza (?) del comune di Bologna, e la Provincia, che in luglio ha espresso parere favorevole all'accordo.
Sul percorso , la presidente sottolinea che il Comune di Bologna ha preso parte attiva alla definizione dell'accordo, senza mai opporre obiezioni.
Sul merito , chiarisce che sul progetto la provincia non si è mai espressa, perché tocca appunto al Comune, titolare delle politiche urbanistiche, giudicare se la proposta della proprietà (che la provincia nemmeno ha visto!) sia o meno conforme alle esigenze del territorio. Certo, fa capire la presidente,
la scelta di rovesciare il tavolo al quale si lavora da mesi, travolgendo insieme il progetto edificatorio e il percorso concertativo, e' stata una scelta di palazzo d'Accursio che non aiuta la collaborazione tra le istituzioni e tra i soggetti in campo. Questa dichiarazione provoca la
rabbiosa reazione del sindaco , che dirama il giorno dopo una nota dai toni inusuali per un uomo politico, dove da' dell'arrogante alla Draghetti (sic!) e la invita a non esprimersi su materie non sue, ergendosi a difensore - impavido e solitario - del territorio dai rischi della cementificazione.
Mio commento. Lo stop imposto al progetto, e quindi alla conclusione dell'accordo, viene giustificato dal sindaco con
principi totalmente condivisibili : non deve accadere che sia il consumo di territorio a pagare i costi di una ristrutturazione aziendale. In parole semplici:
i posti di lavoro vanno certamente difesi, ma non vanno però pagati elargendo diritti edificatori sulle proprietà aziendali .
Ma se è vero che da mesi l'assessore all'urbanistica del Comune partecipava, fino a intervenire sul testo, alla definizione dell'accordo , senza far parola ai presenti del progetto presentato al Comune,
questa uscita, per i tempi e per i modi, giunge un po' tardiva , a stroncare un lavoro avviato, e a creare un caso di
scontro istituzionale , nel quale gli altri vengono dipinti come
ingenui (i sindacati ingannati dalla proprietà...) o
cementificatori (la proprieta', la provincia, gli altri comuni...), mentre il comune fa la parte dello sceriffo che ristabilisce la giustizia.
Personalmente, mi pare che il Comune potesse (e forse dovesse)
fare invece un'altra parte , tenendo magari in sospeso l'accordo,&;ma lavorando sui dettagli urbanistici (indici edificatori, destinazioni d'uso, prescrizioni, standard...) in modo collaborativo, al fine di tradurre sul piano progettuale (mettendo tutti i paletti del caso) il senso di un accordo importante per il suo significato politico (il tentativo di comporre virtuosamente interessi diversi attorno allo stesso tavolo, in piena trasparenza di percorso). Insomma, si puo' dire NO in tanti modi, quello di farlo sui giornali e' solo uno, e spesso non il migliore... E invece
il Comune ha scelto un'altra strada , non so se per una volonta' precisa, o per un caso di mancato coordinamento (non sarebbe il primo...) all'interno della giunta comunale. Dove magari un assessore è stato "mandato avanti al buio", e ad un certo punto il sindaco ha avocato a sè la linea da tenere. Un
metodo che mi pare pericoloso, in quanto rischia di rallentare o bloccare molte decisioni , perchè trasmette il messaggio che le deleghe di palazzo d'Accursio agli assessori sono molto fragili, e qualunque ripensamento (o presa di coscienza) del sindaco può travolgere e vanificare tutto il lavoro svolto sino a quel momento. Quale assessore vorrà esporsi al rischio di trovarsi in questa imbarazzante situazione? Così non va, e bene ha fatto la Margherita a prendere una posizione critica (e unitaria !) sui modi con cui il sindaco si relaziona con l'intorno.
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E concludiamo con le
PRIMARIE DELL'UNIONE PER LA SCELTA DEL CANDIDATO PREMIER DEL CENTROSINISTRA, che si terranno domenica prossima 16 ottobre.
Considero questa una giornata importante, ancora di piu'
alla luce della riforma proporzionale appena approvata alla Camera, che con le liste bloccate
da' ai partiti un potere esclusivo di definizione del Parlamento che non avevano ne' con l'attuale sistema Maggioritario Uninominale (ove almeno dei collegi incerti si faceva posto a personalita' di altra provenienza), ne' con il vecchio proporzionale (dove le preferenze permettevano all'elettore un margine di scelta entro la lista).
Il fatto di poter scegliere il candidato premier non e' quindi un vuoto esercizio di conta interna al centrosinistra, e' un primo tentativo, un precedente, un segnale nella direzione di ridare ai cittadini un maggior potere nella selezione della classe dirigente .
Per questo voterò,
per questo vi invito ad andare a votare,
per questo ho dato la disponibilita' a lavorare presso un seggio (sarò al 34, in via Scipione dal Ferro, al Villaggio del Fanciullo, in zona Cirenaica),
per questo vi mando in allegato la lista dei seggi di Bologna e della Provincia, invitando
ciascuno a fare, sabato e domenica stessa, la massima propaganda tra amici, parenti e conoscenti sull'importanza di questa giornata non solo per il centrosinistra, ma per la qualita' della democrazia italiana, che non vogliamo sia solo di delega, ma anche di partecipazione .
Io voterò per
ROMANO PRODI. Quando si vota
- Domenica 16 ottobre, dalle 8 alle 22.
Cosa serve per votare
- Carta di identità
- Certificato elettorale (la tessera non sarà richiesta per i minorenni aventi diritto di voto, ovvero che compiono i 18 anni entro il 13 maggio 2006)
- Sottoscrizione del "Progetto per l'Italia: i principi e le azioni dell'Unione"
- Versamento di almeno 1 euro a sostegno della campagna elettorale del centro sinistra
Dove si vota
- nel seggio corrispondente alla sezione elettorale a cui si e' iscritti (la trovate sulla tessera elettorale).
ATTENZIONE: MOLTI CITTADINI SI STUPISCONO DEL PERCHE' "QUESTA VOLTA NON SI VOTA NELLE SCUOLE". E' IMPORTANTE SPIEGARE CHE SI TRATTA DI CONSULTAZIONI VOLONTARIE, E CHE I SEGGI SONO IN LUOGHI DIVERSI DAL SOLITO . La corrispondenza tra sezioni elettorali "normali" e seggi "delle primarie" la trovate nei due allegati.
E' attivo il numero verde per le Primarie 800.90.80.28 per conoscere il seggio in cui andare a votare, informazione che puoi trovare anche sul sito dell'Unione www.unioneweb.it nella sezione "trova il tuo seggio".
Scusate la lunghezza, ribadisco che chi non vuole ricevere questi messaggi deve semplicemente mandarmi una mail, e lo cancello subito dalla lista.
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Andrea De Pasquale - a.depasquale@smart.it
Consigliere Provinciale, Gruppo Margherita - Democrazia è Libertà
Presidente IV Commissione "Urbanistica, Viabilità, Trasporti"
Provincia di Bologna
www.andreadepasquale.it