Andrea De Pasquale

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gennaio 2008

Seduta del 29 gennaio


Tra le dichiarazioni di inizio seduta si segnala quella di esultanza per la caduta del governo Prodi fatta dal capogruppo di FI Finotti, che fa anche una domanda di attualità sul funzionamento della raccolta di rifiuti porta a porta, alla quale risponde l'assessore Burgin con una lunga e dettagliata relazione su modalità e frequenze (non in casa ma in contenitori condominiali o di vicinato, 2 volte alla settimana per l'umido e 2 volte al mese per carta e plastica, a settimane alternate). Altra domanda di attualità - del collega Castellari, PD - riguarda il passaggio delle scuole Aldini dal Comune allo Stato, alla quale risponde l'assessore Rebaudengo sottolienando che per perfezionare il passaggio c'è la necessità di una convenzione che la Provincia ha già sollecitato.

Tra gli ordini del giorno il primo, approvato all'unanimità (26 voti a favore), riguarda la scuola dell'Istituto Salesiani di Bologna, di cui si riconosce "la qualità della proposta educativa e della formazione, che vede assieme studenti provenienti dalle più diverse culture in un contesto di particolare efficienza ed efficacia", e chiede "un collegamento stabile con il Centro per l'Impiego della Provincia, e la divulgazoine delle occasioni di formazione per studenti extracomunitari o soggetti svantaggiati". L'assessore Rebaudengo apprezza ed afferma che quanto auspicato dal documento è già in atto.

Inizia a questo punto il dibattito sugli ordini del giorno (4!) riguardanti la legge 194 (sull'interruzione di gravidanza), che dura un paio d'ore. Si tratta stavolta di un dibattito abbastanza sobrio e pertinente, senza gli eccessi retorici spesso tipici in aula: lo trovate da pagina 28 a pagina 83 del verbale allegato, dove c'è anche il mio intervento. Questo l'esito finale dei 4 documenti: bocciati quelli presentati da AN e FI (sui quali io non partecipo al voto perché mi parevano equilibrati), bocciato anche quello della sinistra radicale (pure abbastanza buono, pensando alle posizioni di partenza, tranne un paio di passaggi sull'obiezione di coscienza e la "lungimiranza" della legge), promosso quello del PD, apprezzabile non solo per la capacità di sintesi tra valori talvolta conflittuali (la vita nascente e la donna), ma anche per l'approccio diretto e concreto al problema.

In coda viene approvato un ordine del giorno urgente di sostegno ai lavoratori dell'ARCOTRONICS.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 29-01-2008.pdf
Di seguito i testi dei 4 odg sulla legge 194 (non sono riuscito a caricare il documento di AN perché la scansione è quasi 2 MB, ma posso spedirlo in posta elettronica a chi me lo chiede).
Per saperne di più: odg194PD.pdf
Per saperne di più: odg194altrasinistra.pdf
Per saperne di più: odg194FI.pdf

Seduta del 22 gennaio


Apertura dedicata al cordoglio per la morte di Arrigo Boldrini, comandante partigiano al quale dedicano interventi Sergio Spina (RC), Anna Cocchi (PD) e Giovanni Venturi (PDCI).

Tra le domande di attualità segnalo quella di Finotti (FI) sui tempi di attuazione del pedaggio sulla tangenziale di Bologna. Nella risposta il vicepresidente Giacomo Venturi ribadisce che il disegno generale è quello di attivare il pedaggio come disincentivo all'attraversamento di Bologna, quindi in contemporanea con l'apertura del Passante Nord, ma che le decisioni andranno prese coinvolgendo molti soggetti e tenend conto di molte variabili, tra cui l'opportunità di finanziare il trasporto pubblico su ferro. Il fatto di muoversi da subito per preparare il terreno (dal punto di vista giuridico e burocratico) al pedaggio non significa aver deciso i tempi ma mettersi avanti coi lavori per non trovarsi poi indietro con gli atti necessari. 

Si apre il dibattito sull'argomento principale del giorno: la vicenda del Corno alle Scale, rimasto senza gestore alla vigilia delle vacanze di fine anno. La presidente Draghetti ripercorre la storia ricordando come l'attività sciistica si svolgeva su beni di proprietà del Parco del Corno alle Scale, che li aveva dati in concessione alla società "Corno alle Scale iniziative turistiche", la quale ha improvvisamente comunicato, il 6 dicembre, di non voler più gestire gli impianti. Il 13 il Comitato di gestione del Parco, alla luce dell'accordo di concessione, (che chiarisce come "... i beni vengono concessi per l'attività sciistica... e la concessione può essere revocata"), ha revocato la concessione: non si poteva fare diversamente. Il fatto di riuscire ad aprire parte degli impianti entro il 31 dicembre è stato un risultato prezioso e non scontato. Il gestore ha assunto un atteggiamento di boicottaggio (anche con azioni legali su cui ha poi avuto torto), al fine di non permettere l'utilizzo dei macchinari (es. gatti delle nevi) ad altri.

La presidente ricorda come fino al 2001 la gestione degli impianti fosse direttamente esercitata da una società partecipata dalla Provincia, e a fronte di risultati economici non positivi si decise di rivolgersi a specifiche professionalità e imprenditorialità privata, chiudendo la stagione di gestione pubblica di attività turistica. La situazione attuale è di emergenza e transitoria: abbiamo escluso nettamente di ritornare a gestioni dirette di parte pubblica, ma vogliamo puntare ad una "public company" territoriale, a cui partecipino gli operatori locali di Lizzano e dintorni.

Naturalmente la minoranza, che ha chiesto questo consiglio (e ha invitato diversi cittadini che affollano il pubblico), accusa la Giunta di non avere fatto abbastanza. In particolare il consigliere Facci (AN) rimprovera la miopia della scelta della Provincia di non intervenire in aiuto di un privato che aveva sempre investito in opere di pubblico interesse i proventi della stazione sciistica, la quale non si sostiene da sola, ma grazie all'indotto generato sul territorio (non per nulla i soci erano albergatori ed esercenti locali, che non guadagnavano direttamente dall'attività sciistica, ma dalla ricaduta sul territorio). Il ragionamento "i privati non dividono gli utili con gli enti pubblici, quindi non chiedano nemmeno aiuti" denota o la non conoscenza del funzionamento di una stazione sciistica, o una inadeguatezza al ruolo di governo di un territorio. "Non avete capito che una stazione sciistica non produce utili ai gestori ma al territorio attraverso le attività collaterali: abbandonate l'ascia di guerra contro il gestore e arrivate a un armistizio, nell'interesse del territorio".

Mattioli (PD) ribalta la lettura confrontando le scelte imprenditoriali del comprensorio del Corno con quelle del Cimone, il quale - a differenza del primo - ha investito in un turismo su 12 mesi all'anno, l'unico in grado di reggere i costi che, con la sola stagione invernale, non può sostenersi.

Dopo un lungo dibattito (fino alle 18.40), si arriva all'unica delibera, approvata con 18 voti favorevoli e 8 astenuti (le minoranze), relativa alla realizzazione di una strada di accesso alle proprietà private in variante alla Trasversale di Pianura in comune di Budrio, allo scopo di eliminare due pericolosi incroci a raso. Per dettagli vedere la IV Commissione dell'11 gennaio.

Viene infine approvato (con 18 voti a favore e 6 astenuti) un ordine del giorno di indirizzo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 22-01-2008.pdf

Seduta del 15 gennaio


In apertura una dichiarazione della presidente Draghetti su modalità di smaltimento dei rifiuti provenienti dalla Campania (circa 3.000 tonnellate) sul nostro territorio (in particolare la discarica a sud di Imola).

A seguire, dopo alcune domande di attualità, protagonisti ancora i rifiuti, a cui viene dedicato un lungo dibattito, preparatorio a un ordine del giorno della maggioranza, che in sostanza dice che l'emergenza di Napoli e dintorni esige "un intervento concreto di solidarietà con le popolazioni colpite", ma anche "ricercare con sollecitudine cause e immediati rimedi, individuando precise responsabilità e condannando fermamente negligenze ed incapacità", oltre a condannare "gli atti di violenza, vandalismo, intimidazione camorrista" verificatisi nei giorni scorsi.

Nel dibattito il centrodestra insiste sulle colpe degli attuali governi locali (Bassolino per la regione Campania, Jervolino per il comune di Napoli), e sul fatto che non è corretto parlare di "emergenza", trattandosi di una situazione storica e strutturale; naturale l'accusa al testo della maggioranza, a cui si imputa un eccesso di "buonismo" ispirato dal "soccorso rosso" verso una amministrazione amica. Per contro diversi colleghi di maggioranza ricordano che Bologna ha in passato accolto rifiuti provenienti da Parma e dalla Lombardia, amministrate dal centrodestra.

L'ordine del giorno viene approvato con 23 voti a favore e 7 contrari. Esito opposto per l'ordine del giorno della minoranza, che esprimeva solidarietà al sindaco di Imola (oggetto di scritte minacciose a motivo della scelta di smaltire i rifiuti) "al di là delle scelte politiche sbagliate che le hanno impropriamente generate".

Viene infine votato (con 25 favorevoli e 3 astenuti: Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) un ordine del giorno redatto dal collega Finelli (PD) che sollecita il rinnovo del contratto nel pubblico impiego.

Seduta dell'8 gennaio


Molte le domande di attualità dopo la pausa natalizia: scontate (e dovute) quelle della minoranza (i capigruppo Finotti di FI e Guidotti di AN) sul sondaggio del Sole 24 ore che rileva un sensibile calo di consensi per la giunta provinciale (dal 63% al 55% di gradimento), interessante quella del consigliere Facci (AN) sulla situazione determinatasi al Corno alle Scale (che ha riaperto tardivamente e parzialmente le piste da sci, con grave danno economico del comprensorio: ma la presidente Draghetti risponde che la responsabilità è dell'azienda di gestione che pochi giorni prima dell'apertura delle piste ha voluto sottrarsi agli impegni presi, tanto che la Provincia sta valutando se procedere per danni contro di essa).

Non manca anche una domanda all'assessore Burgin sul rischio che i rifiuti di Napoli vengano spediti sul nostro territorio, alla quale l'interrogato risponde che in effetti siamo uno dei territori più capaci quanto allo smaltimento dei rifiuti, e che in ottica di solidarietà nazionale siamo a disposizione della Regione e delle decisioni che prenderà, pur sottolineando come non sia accettabile, in linea di principio, lo scaricabarile della Campania sul resto del paese.

Nessuna delibera in discussione, solo alcuni ordini del giorno: uno, proposto dalle minoranze e relativo alla visita del Dalai Lama nel nostro paese (avvenuta prima delle feste natalizie), viene bocciato con 9 voti a favore e 20 contrari. Rinviato in commissione invece un secondo ordine del giorno relativo al rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 08-01-2008.pdf
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