Andrea De Pasquale

maggio 2005

Seduta del 27 maggio


Dedicata alla programmazione dei lavori per i prossimi mesi. Questi gli argomenti avanzati:

1 - Visita a Interporto (programmata per il 10 giugno)

2 - Lavori imminenti sulla tangenziale di Bologna (nuovi svincoli, barriere antirumore, tunnel ecologico…)

3 - PSC del Comune di Bologna: lo stato di avanzamento, la collaborazione con la provincia, l’integrazione con il PTCP)

4 - PSC delle varie associazioni comunali: lo stato di avanzamento, la collaborazione con la provincia, l’integrazione con il PTCP. Con acquisizione della documentazione sul lavoro sinora svolto.

5 - SFM: uscita della commissione a “sperimentare” il servizio su alcune linee (Bologna-Portomaggiore, Bologna-Porretta, Bologna-Vignola), in previsione di un ulteriore incontro con i Comitati degli utenti e le società di gestione

6 - Avanzamento lavori della Variante di Valico (con visita, nei limiti in cui questo non crea problemi di sicurezza ai cantieri)

7 - Avanzamento lavori dell’Alta Velocità Ferroviaria (con visita come sopra).

8 - Collegamento Aeroporto – Città (Stazione e fiera); le ipotesi sul campo, i costi, i tempi.

9 - Stato di attuazione di piste ciclabili e parcheggi per biciclette nel territorio provinciale

10 - Politica tariffaria e degli abbonamenti ATC

11 - Ricognizione delle aree in proprietà della Provincia: ubicazione, usi possibili, integrazione con le esigenze del territorio (in congiunta con la II Commissione)


Per saperne di più: Verbale IV comm 27052005.pdf

Seduta del 20 maggio


Dedicata alla verifica dello stato di attuazione dell'accordo sulla realizzazione del servizio ferroviario metropolitano, con la presenza dell'assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri.

Al quale rivolgo le ormai solite osservazioni sul SFM e sui rischi che si corrono non sapendo mettere avanti oggi opere infrastrutturali necessarie per il futuro (interramento della Bologna - Portomaggiore, previsione della fermata del S. Orsola), e sulla necessità di una regia unitaria del trasporto collettivo bolognese (integrando Ferrovia e Autolinee, per risolvere finalmente i problemi di integrazione tariffaria, orari e coincidenze, ecc.), visto che abbiamo la sensazione che la FER abbia trascurato Bologna, e in particolare la linea Bologna - Portomaggiore, nonostante essa costituisca da sola il 50% del traffico passeggeri di tutta la FER.

L'assessore Peri apre dichiarando che mentre le risorse sono ferme al 1998, in regione ci sono 1.400.000 chilometri-treno all'anno in più rispetto ad allora (da 13 milioni a oltre 14: si parla di chilometri complessivamente percorsi dai treni in un anno). Inoltre si è avuto un forte innalzamento dei costi primari, tra cui quelli energetici: "Per i progetti ferroviari ci vorrebbero 1 miliardo di Euro, campiamo stentatamente con poche decine", sintentizza Peri.

Che prosegue affermando come l'SFM resti al centro dell'attenzione regionale, per ragioni non solo politiche, ma anche tecnico-trasportistiche. Perchè se non funziona il nodo di Bologna non funziona nemmeno il sistema regionale.

"Mi assumo tutte le responsabilità delle linee gestite da società partecipate dalla Regione, e non sono soddisfatto nemmeno io della situazione della Bologna Portomaggiore", afferma. "Abbiamo messo in campo elettrificazione, interramento e rinnovo materiale rotabile. Ma è vero che finora la priorità è stata data a Ferrara: con questi investimenti si inverte la prospettiva, e Bologna torna al centro".

Quanto alla vicenda della regia autonoma e integrata, afferma che si tratta di una questione politica. "Nel bando di gara abbiamo voluto difendere l'unitarietà del sistema ferroviario regionale. Oggi avendo tanti diversi gestori, da cui compriamo il servizio, stiamo dando sempre più multe per i difetti e disservizi che riscontriamo. Perchè in questo campo non c'è lo stesso mercato che c'è in altri tipi di fornitura: i soggetti certificati sono pochi. Se noi avessimo messo a gara l'SFM da solo i possibili partecipanti sarebbero stati Trenitalia e altri soggetti estranei al territorio. Ben difficilmente FER avrebbe avuto la possibilità di presentare buone proposte di gestione".
L'assessore Peri si dice poi d'accordo con il dirigente tecnico della provincia, ing. Nigro, sull'opportunità di andare ad una trattativa che consideri l'SFM come un nodo unitario, sul piano dell'organizzazione gestionale e dello scambio intermodale (rapporti con la gomma, la bici, il pedonale), per la maggiore captazione dell'utenza. E questo indipendentemente dall'esito della gara regionale (che punta ad avere sul tavolo proposte di qualità).

L'assessore afferma che non ritiene possibile oggi infatti fare un passaggio esclusivo su Bologna, non avendo una società di appoggio. "Siamo per fare aumentare il peso di Bologna all'interno della FER. E per creare un soggetto emiliano romagnolo, che unisca le società di gestione di Reggio e Modena e FER, che abbia il 'fisico aziendale' per trattare con Trenitalia. Credo che la FER debba cedere i 'pezzi di gomma' che gestisce e specializzarsi nel ferroviario, cedendo le linee di autobus alle aziende che sui territorio gestiscono il trasporto su gomma".

Insomma, risposte "quasi" soddisfacenti, se si eccettua la vicenda della Stazione S, Orsola, non citata nelle risposte (perchè elemento troppo di dettaglio, senza che ciò significhi un abbandono del progetto, oppure proprio a significare una pericolosa distrazione?)
Per saperne di più: Verbale IV Comm 20-05-2005.pdf

Seduta del 19 maggio


Riunione straordinaria convocata per partecipare al Forum organizzato dal Comune di Bologna sui lavori preparatori al PSC (Piano Strutturale Comunale).

Seduta del 13 maggio


In trasferta a Castelmaggiore, per partecipare a un convegno nel quale alcuni studenti delle Serpieri presentano un lavoro sulla "restara" (o alzaia, il sentiero che corre lungo i canali) del Navile, che propongono di recuperare per farne un percorso ciclabile immerso nella natura e in grado di collegare Corticella a Malalbergo.

Molto interessante lo sforzo di documentazione (anche fotografica) sullo stato attuale del percorso, dei manufatti (edifici, ponti), e anche la proposta di recupero non solo di un percorso (che vide i muli trainare i barconi con le merci da e per Bologna), ma anche di un microcosmo di "civiltà dell'acqua", costituito da chiuse, isolette, edifici antichi legati all'economia del canale.

Seduta del 6 maggio


Seduta dedicata alla partecipazione al convegno "I Piani strategici, Bologna e i casi europei", presso il Centro Polifunzionale della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna a Riola di Vergato,

Purtroppo la mia assenza da Bologna mi ha impedito di partecipare.
Per contattarmi: scrivi@andreadepasquale.it - Per ricevere il mio rendiconto mensile: aggiornamenti@andreadepasquale.it
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